
In questo volume, una serrata indagine sulle tumultuose mutazioni delle società industriali mette in luce le ragioni profonde della crisi progressiva dell'Europa.
Dalla seconda metà degli anni Cinquanta ai primi anni Settanta, i due tomi di questo secondo volume tracciano l'identità dell'Italia liberata dall'eredità della guerra, avviata nel suo "miracolo economico", stabile nella sua direzione politica, ma ricca di fermenti sociali, civili e culturali. Il primo tomo, in particolare, analizza i problemi economici e sociali: dalla posizione dell'Italia nel sistema bipolare internazionale, e in specie nel Mediterraneo, ai problemi dello sviluppo industriale e tecnologico; dall'agricoltura ai servizi sociali; quindi i movimenti della popolazione, il mercato del lavoro, le trasformazioni territoriali e ambientali.
Una stagione di controversie e di realizzazioni segna il periodo che va dai primi anni Cinquanta alla fine degli anni Sessanta. Sono di questi anni il "miracolo economico", la ricollocazione strategica dell'Italia nell'alleanza occidentale, la nascita e il consolidamento di quel duraturo sistema politico imperniato sulla Democrazia Cristiana. Sono anche di questi anni, tuttavia, fenomeni di segno diverso e non di rado antagonistico: una lenta, ma forte ripresa dell'attività sindacale, la costituzione di un'opposizione che vedrà protagonista il più grande partito comunista dell'Occidente, uno straordinario fervore di attività culturali.
Gli anni Settanta si aprono all'insegna di una crisi che coinvolge l'intera società occidentale. Da un lato, si consolidano i movimenti collettivi radicali apparsi alla fine del decennio precedente, chiaro segno della fine delle forme di consenso sociale che avevano reso possibile la lunga stabilità del secondo dopoguerra. Dall'altro, termina la fase espansiva dell'economia, e la conseguente crescita generalizzata del benessere: inflazione, depressione, acutizzarsi di tensioni economiche e sociali rendono precaria la situazione internazionale. L'Italia partecipa alla crisi in modo ancor più drammatico, a causa della debolezza strutturale, della sua economia e dell'incapacità della classe politica di capire il cambiamento.
Da almeno vent'anni si parla di riformare la Costituzione dell Repubblica italiana, e oggi il dibattito sembra coinvolgere tutti i partiti. A cinquant'anni dalla sua promulgazione il volume offre un quadro sull'argomento, facendo il punto sul dibattito attuale. Costituzionalisti e giuristi, economisti, politici, filosofi, raccontano ognuno dal proprio punto di vista la "loro" Repubblica, ricostruendo il dibattito degli ultimi anni in una sorta di bilancio politico, economico e storico che offre una base per una descrizione meditata sull'esigenza di riformare lo Stato.
L'opera intende rispondere a una domanda vitale: che cosa vuole dire per noi, oggi la civiltà e la cultura greca? A quale nostro bisogno risponde? Se il primo volume si concentrava sul senso profondo che la Grecia ha avuto e ha per l'Occidente, questo nuovo capitolo ricostruisce, secondo un ordine cronologico, la nascita e il primo sviluppo di quella civiltà, definisce chi erano i Greci e quale immagine avevano di sé, indaga il mondo miceneo, gli eroi del mito, la guerra di Troia tra canto epico e realtà storica. Momento centrale della vicenda è la nascita e l'organizzazione delle città, il sistema della polis. Il volume si chiude con le figure esemplari della saggezza arcaica e con due miti politici: Licurgo e Solone.
Il volume intende tracciare un ritratto articolato del divenire dell'industria italiana nel suo complesso, degli attori e degli interlocutori del processo di industrializzazione. L'Annale intende mettere in luce peculiarità nazionali e tratti comuni all'esperienza di altri paesi, prestando attenzione a tutta una serie di tempi ancora poco esplorati sul piano della ricerca storica.
Il tomo centrale del secondo volume reinterpreta con abbondanza di indagini originali gli aspetti fondativi della classicità greca: il periodo aureo, quello della massima fioritura artistica e culturale, e dell'apogeo politico di Atene. Indice del volume: La storia e lo spazio greco; Le regole della convivenza; Le forme della comunicazione; Percorsi di un sapere; Gli eventi, la memoria, l'esempio.
Indagare il fenomeno della criminalità nella sua evoluzione storica, sociale e giuridica è di grande importanza per capire una società come quella italiana, da sempre portatrice di tensioni irrisolte tra Stato e cittadini. Dall'Unità alle inchieste di "Mani Pulite", i più tipici comportamenti deviati della nostra storia sono sempre legati, in qualche modo, ad un specifica matrice "politica", nel senso di una risposta vera o presunta assenza dello Stato. Naturalmente, il fenomeno criminale non è del tutto riconducibile a questa dimensione. Nel campo dei delitti comuni, sia in quelli contro il patrimonio che in quelli contro la persona, è possibile rintracciare una specificità italiana, una chiave di lettura dei mutamenti storico-sociali.
L'ultimo tomo del secondo volume vede il passaggio dalla Grecia delle poleis all'impero universale di Alessandro Magno, ai regni ellenistici dei diadochi, al dominio di Roma: la perdita dell'indipendenza è bilanciata dalla supremazia della cultura greca, che conquista il nuovo ordine mondiale imposto dai Romani. I 48 saggi, integrati dal ricco apparato iconografico, sviluppano inoltre molti altri temi di grande interesse storico e culturale: dall'"uomo divino" all'ambizione di conoscere e controllare il futuro; dai commentari che riscrivono le enciclopedie del passato agli oratori itineranti che influenzano l'opinione pubblica.
I saggi qui raccolti si propongono di esplorare il ruolo e le funzioni della moda nella società italiana tra Basso Medioevo e XX secolo: dal rapporto fra il corpo e la moda al legame tra abito e rappresentazione sociale; da un'analisi dei materiali al ruolo della confezione; dall'esame della stampa di moda ai luoghi di distribuzione. Il volume illustra così come, da almeno cinquecento anni, la moda sia una componente del vivere sociale e come il ruolo e la funzione che essa ricopre nell'attuale società italiana siano il frutto di un plurisecolare e cumulativo percorso di interazioni tra evoluzione del gusto, trasformazioni sociali, cambiamento economico e innovazioni tecnologiche.