
All'inizio dell'Età moderna, l'Impero ottomano si affaccia sul Mediterraneo con l'ambizione di dominare sull'Asia e sull'Europa. La "seconda Roma", Istanbul, disposta su due continenti, incarna il sogno universale dei cesari che i sultani ereditano per diritto di conquista. Ma dalle fredde pianure percorse dai grandi fiumi, tra il Baltico e il Mar Nero, si levò la voce di una "terza Roma": Mosca. E con essa, di una nuova potenza capace di incombere su Oriente e Occidente: l'Impero degli Zar. Aveva inizio una lunga lotta euroasiatica per il controllo dei grandi spazi: aveva inizio il "grande gioco". Questo libro ripercorre la storia dello scontro frontale tra il Sultano e lo Zar, tra un cristianesimo imperiale e un Islam sultaniale. Un confronto, quello tra Russia e Turchia, che continua ancora ed è la chiave per comprendere cosa sta avvenendo oggi tra il Vicino e il Medio Oriente.
I rapporti tra potere e società all'avvento dell'era cristiana. I divieti e le repressioni. Le persecuzioni e la libertà di culto. La cristianizzazione concepita come sistema fondato sui valori dell'amore e della libertà; il paganesimo inteso come libera convivenza tra i differenti culti: i ruoli del perseguitato e del persecutore chiaramente distinti. Franco Cardini indaga su questi e altri "equivoci" per restituirci un quadro storico limpido e chiaro, perché la luce del passato illumini un presente quanto mai oscurato da pretestuosi appelli a nuove crociate e pericolose guerre sante.
Il Mediterraneo è davvero un "continente liquido", un luogo di millenari scambi, o un mare che al contrarlo tiene reciprocamente lontane le genti che su di esso si affacciano? È il mare dei confronti o il mare degli scontri di civiltà? Partendo da un esame della letteratura specialistica recente, questo libro propone alcune risposte in una direzione destinata per sua natura a rimanere aperta, in un affresco esteso dalla più remota antichità ai nostri giorni.
Questo libro raccoglie al proprio interno le fonti d'epoca indispensabili per una conoscenza diretta del mondo storico e spirituale della crociata, scelte, tradotte e commentate da Franco Cardini. Al di là di ogni discussione sul senso e il valore dell'esperienza crociata, la conoscenza delle fonti dirette del tempo consente al vasto pubblico di accedere direttamente e in prima persona alle motivazioni che spinsero migliaia di europei verso un'avventura, spesso tragica, che ha cambiato la storia del Mediterraneo.
Questo saggio vuole ricondurre alla concretezza della storia il mito dei Templari, della loro genesi e del ruolo fondamentale e carismatico che ebbe nei confronti dell'Ordine del Tempio il santo, uomo di cultura e uomo politico che fu Bernardo di Chiaravalle. Per comprendere tutto questo in modo adeguato è necessario vedere e capire come è nata e in cosa all'inizio consistesse quella che noi, spesso genericamente, chiamiamo "cavalleria". Inoltre l'autore illustra il fenomeno del cosiddetto "templarismo", nato nel XVIII secolo che si è trascinato fino al giorno d'oggi sfociando nel Il Codice Da Vinci di Dan Brown.
Durante gli anni della Rivoluzione francese la città renana di Coblenza fu un luogo di incontro e punto di raccolta di fuorusciti: un luogo marginale, ma anche un osservatorio insolito. La “Coblenza” da cui l’Autore ci invia queste testimonianze si situa invece all’interno della nostra società: è il luogo di chi vuole sottrarsi agli ideologismi rigidi e manichei per affrontare liberamente temi di religione, storia e antropologia, evidenziando con passione e ironia i percorsi di pace-giustizia-ordine e di guerra-ingiustizia-disordine.
Rivisitando miti antichi e riti contemporanei, analizzando le origini della diversità e dei tabù, studiando le maschere della violenza e i falsi pacifismi, indagando sui modelli della cultura medievale e su quelli della civiltà tecnologica, Franco Cardini si rivela ancora una volta acuto e sorprendente storico delle idee e dei movimenti controcorrente, e spregiudicato osservatore e testimone di fatti e problemi del mondo d’oggi.