
Sorridere è un'azione tanto elementare quanto complessa, tanto piccola quanto inesauribile. Il sorriso è cifra di ogni persona, dal suo abitare il mondo e la vita e del suo incontrare altri volti che sorridono.
Sorridere è trasformare una relazione, aprire, chiudere, spostare, trasgredire.
Esplorare il sorridere significa imbattersi nelle sfumature dell'empatia, del linguaggio, del paradosso e del mistero i Dio che intreccia anche il sorriso.
Attraverso un itinerario scandito in sette giorni, questo testo ci fa compiere una vera e propria rinascita. Sette giorni come quelli della creazione primigenia, a dirci che la Parola del vangelo è per chi l'ascolta ri-creazione: dal caos al cosmo, dalle tenebre alla luce, dal sogno al risveglio. Noi esseri umani infatti siamo nati a metà, e la vita ci è data per compierci. Per questo abbiamo bisogno di uomini e donne che si facciano accanto al nostro impervio camminare. E Mario Zanotti con queste pagine si fa nostro compagno di viaggio. (dalla Prefazione di don Paolo Scquizzato).
Gli scritti contenuti in questo libro vorrebbero offrire un contributo per la comprensione della Parola di Dio nella civiltà contemporanea: ai credenti, a quanti si pongono in ricerca religiosa ea coloro che si considerano atei in modo onesto pensoso. Nati dalla predicazione nell'assemblea liturgica e ampiamente rimaneggiati, essi adottano un linguaggio laico, per nulla clericale e scevro da quelle astrattezze sacrali che risultano incomprensibili ai più, quando non anacronistiche desuete; tengono principalmente conto della vita della comunità cristiana nel cui grembo sono stati concepiti, ma senza chiusure all'attuale contesto socio-culturale. Soprattutto, sono imbastiti dal filo della speranza, questa virtù tenace in grado di rendere affidabile la fede credibile l'amore. E di liberare dalla Pasqua quella forza eversiva che intercetta e si innesta nelle ansie di liberazione degli individui e delle società umane rendendoci tutti, come Gesù, l'unico vero sovversivo, strenui partigiani dell' impossibile accaniti cultori dell'utopia evangelica. Vengono così a profilarsi in questo testo i tratti di una spiritualità secolare o dell'essere-aldiquà del cristianesimo, come direbbe Bonhoeffer, la sola in grado di persuadere nel profondo donne e uomini del nostro tempo.
La nascita, il lavoro, l'immigrazione, il carcere, la morte: quei momenti importanti e complessi della vita sono qui considerati in modo seriamente umano.
Riconoscere, riconoscersi ed essere riconosciuti sono riti del vivere e trama della nostra felicità. Solo lo sguardo capace di riconoscere dona esistenza ed esprime gratitudine. Il nostro volto e il nostro nome desiderano riconoscimento, là dove nascono fiducia e rispetto. Il Dio che cammina con noi, e ci riconosce come figli, apre il cielo e la vita a possibilità inaspettate. A noi la responsabilità e la bellezza di scoprire tale dono e diventare maestri di tale arte.
Fermarsi è un rito impegnativo ma necessario. Fermarsi significa portare davvero a compimento un’opera, un momento di vita, un’esperienza. Spesso prigionieri di tante illusioni di potere, siamo incapaci di gustare, di contemplare, resi saturi, anziché nutriti dalla realtà.
Il comando biblico del sabato è una custodia che Dio stesso chiede a ogni creatura perché viva il dono di esistere, la benedizione del limite. Fermarsi per custodire le relazioni, il tempo, i legami. Fermarsi è un dono e un compito per ogni persona, per abitare con responsabilità la terra, per costruire comunità.
Informazioni sugli autori
Giorgio Bozza, presbitero diocesano, insegna Teologia morale nell’ISSR di Padova, in quello di Treviso e nella Facoltà Teologica del Triveneto. Recentemente ha pubblicato Un autogrill per la politica. Dizionario minimo per un tempo di crisi (2020).
Mariachiara Vighesso, religiosa, è responsabile della formazione e del discernimento vocazionale dell’Istituto Discepole del Vangelo. Ha pubblicato, insieme ad Antonella Fraccaro, il volume Charles de Foucauld e la forza dei legami (2022).
"Battesimo, eucaristia, matrimoni misti, culto a Dio e ai santi: temi su cui riflettere per una fede che realizzi una vita davvero cristiana."
Il volume percorre con agilità le tematiche sempre attuali del corpo, della sessualità e dell'amore, cercando di rendere fruibile un Agostino per certi versi nuovo o almeno ripensato. Un uomo del suo tempo, che si pone come ricercatore del senso dell'amore, della sessualità e della vita, anche con significativi ripensamenti nel corso del suo cammino. Così, scorrendo le pagine di un antico autore che fonda tutta la nostra cultura, siamo indotti a porci in ricerca, a uscire dalla visione di un Agostino "preconfezionato" e offerto in versione standardizzata come nemico di ogni dimensione affettiva, cercando piuttosto nuove risposte per l'uomo di sempre e nuovi linguaggi colmi di senso e di interrogazione per l'uomo in cammino nella storia e nella cultura.
Un libretto per riflettere su come rendere accessibile, tra presente e futuro, l'esperienza della fede cristiana a bambini, adolescenti, giovani e adulti.
Trascorriamo metà della nostra esistenza circondati dal buio. La notte, citata più di centossessanta volte nella Bibbia, evoca aspetti diversi e contrapposti, ma tutti importanti per la nostra esistenza: riposo e inquietudine, abbandono e lotta, desolazione e speranza, solitudine e amore, sofferenza e fiducia in una vita piena. Il succedersi delle ore aiuta a cogliere il movimento della storia globale e personale.
Partendo da personaggi ed episodi biblici, questo libro propone un'originale lettura delle varie tematiche suggerite dalla notte, nella certezza che ogni notte non è che un passaggio verso la luce... fino alla meta a cui tutti aneliamo: il giorno senza tramonto!
Per troppo tempo, infatuato soprattutto dal pensiero utopico, l'uomo occidentale si è perso dietro a modelli costruttivisti che sono stati la negazione completa delle società aperte. Queste pagine ripercorrono un itinerario a lungo dimenticato, quello dei diritti, partendo da quella prima formulazione romana che, non a caso, sarà alla base di speculazioni come quelle di Montesquieu, Vico e altri, che hanno gettato le premesse di quei sistemi liberali nei quali, pur tra tanti problemi, abbiamo la fortuna di vivere. Il testo ripercorre il tormentato cammino delle società aperte che, tra mille difficoltà, sono alla fine riuscite ad affermarsi in alcuni paesi dell'Occidente mostrando quanto sia delicata la libertà e come sia necessario difenderla.
L'Autore offre una riflessione che vuole essere uno stimolo e un contributo alla ricerca personale di ciascuno attorno alla "questione" delle questioni: la fede e la speranza dell'uomo. Frutto di un percorso che si è nutrito nel corso di anni di letture, incontri e confronti con filosofi, storici, testimoni e intellettuali del nostro o di ogni tempo, il volume vuole essere un invito a guardare al Vangelo come fonte di una speranza nuova sul futuro. Una riflessione che lascia trasparire l'intensa e variegata attività intellettuale di Sergio Zavoli, espressione di un molteplice e instancabile impegno civile.