
Sant'Atanasio di Alessandria, vescovo e teologo, considerava il Salterio un «libro degli affetti», un testo che consente di riconoscere gli infiniti registri dell'anima. I salmi, infatti, sono lo specchio dei sentimenti: da un lato ci rivelano il nostro stato interiore, dall'altro i moti più negativi che richiedono risanamento e maturazione.«Il libro dei Salmi - secondo Atanasio - possiede una sua propria grazia meritevole di particolare attenzione; oltre a tutto quello in cui vi è comunione e relazione con gli altri libri, ha anche questo di meraviglioso, che riporta impressi e scritti in esso i moti di ciascuna anima e il modo con il quale essa cambia e si corregge».
L'autore propone una riflessione spirituale sulla misericordia divina, esplorando il percorso che va dalla colpa al perdono. Sottolinea il ruolo della Vergine Maria e l'importanza di perdonare in ambito familiare. Concludono il libro due appendici: la prima riproduce passi sulla Divina Misericordia di santa Faustina Kowalska e la seconda, passi di santa Teresa di Lisieux.
Questa antologia di scritti di padre Gioachino Maria Rossetto, che l'Istituto secolare San Raffaele rende pubblica in memoria del proprio fondatore, si articola come un pellegrinaggio tra le lettere dell'alfabeto, come una litania di parole che dischiudono un mondo spirituale. «L'architettura di ogni pagina - scrive Luigi De Candido nell'introduzione - conferma un'altra peculiarità stilistica: una parte è occupata dal suo parlare alle persone come guida e formatore, una parte è occupata dal suo parlare a Dio come figlio o come discepolo o come mendicante di grazia».
Come si sopravvive alla morte di una persona cara? Come si affrontano i giorni che seguono un funerale? E come si possono trovare motivi di speranza nel naufragio dell'assenza?Questo libro di rara delicatezza parla a coloro che hanno conosciuto un lutto e cercano di trovare in questa prova un modo per approfondire il senso dell'esistenza. A credenti convinti, praticanti regolari o occasionali, agnostici in ricerca, Philippe Baudassé offre la sua ventennale esperienza di lettura del Vangelo e di sostegno alle famiglie. Attento alle forme e alle fasi del dolore e orientato a offrire suggerimenti concreti, egli dipana i fili della fedeltà e della separazione, della colpa e del perdono, della preghiera e della pacificazione.L'autore non esita ad affrontare anche le peggiori tragedie: la morte di cui ci si sente responsabili, il suicidio che si sarebbe voluto impedire, la morte di un bambino, sempre scandalosamente incomprensibile.
La spiritualità, e di conseguenza il suo frutto maturo che è la santità, non può essere un aspetto separato dalla vita di tutti i giorni. Chi vuol essere discepolo di Gesù deve poter accogliere il reale come luogo di incontro e comunione con Dio e coltivare la vita interiore nella realtà quotidiana. Questo testo, che si propone di offrire alcune piste di riflessione e di azione per la vita feriale dei cristiani, è una meditazione spirituale sul tema dell’universale chiamata alla santità a partire dal quinto capitolo della «Lumen gentium». Il tema è di grande attualità per il rinnovamento spirituale personale ed ecclesiale. Una riforma della Chiesa - osserva l’autore - non dovrebbe infatti orientarsi verso un nuovo moralismo o solo su aspetti sociologici, ma sul risveglio della coscienza cristiana conferita dalla grazia battesimale.
Sommario
Prefazione (M. I. Rupnik). Introduzione. A ciascuno secondo la sua sete. I. Il profumo dello Sposo. II. Universale vocazione alla santità nella Chiesa. III. La santità è conformazione a Cristo. IV. Il mistero nascosto di Nazaret. V. Battesimo e incarnazione mistica. VI. Il kairós del quotidiano. VII. Quotidianità filiale. VIII.. Una spiritualità del quotidiano. IX. Santità feriale. X. Nella debolezza. XI. La rivoluzione di Dio. XII. La nudità necessaria. XIII. Partire dal limite. XIV. Follia e santità. XV. Il superuomo e il santo: la sfida del nichilismo. XVI. Desideri grandi. XVII. Caratteri trasformati trasformano il mondo. XVIII. A partire da se stessi, là dove ci si trova. Conclusione. Una santità di popolo.
note sull'autore
Loris Tomassini, monaco trappista, un baccellierato in Teologia, è maestro dei novizi nel Monastero delle Frattocchie (Roma).
Con Abramo, Dio riprende la storia della salvezza dopo la tragica dispersione di Babele. Il primo grande patriarca diviene così l'archetipo dell'uomo chiamato a ritrovare se stesso. Ciò richiede però un lungo cammino, che porta anzitutto alla scoperta di sé, della propria identità vocazionale, di chi ci è prossimo e, non da ultimo, di Dio, nel quale si scopre il senso dei giorni e delle opere.Abramo, per ritrovarsi, dovrà lasciare la sua terra, i suoi beni e i suoi legami familiari; dovrà lasciare - in una parola - ogni sicurezza. Ma questa rinuncia aprirà per lui un cammino di fecondità insperata. Egli diverrà infatti una «benedizione» per tutte le genti. L'esodo proposto al patriarca è perciò un invito a crescere verso il compimento di sé secondo il disegno di Dio. Il cammino di Abramo - paradigmatico per ogni credente - diviene così la sfida che Dio ripropone continuamente a ogni uomo affinché divenga soggetto responsabile della propria storia.
«La fede non è un possesso pacifico e acquisito una volta per tutte, ma un'umile ricerca, mai finita, della verità, nella quale sono coinvolti tutti gli esseri umani. Chi l'ha sperimentata sa che la fede è un'esperienza gioiosa e capace di donare un senso di pienezza esistenziale, che unifica la persona, ponendola in contatto con la sua verità più profonda, e la rende capace di trarre il meglio da se stessa. In un'autentica esperienza credente non c'è spazio per alcuna forma di fondamentalismo, così come per un falso spiritualismo, né per l'imposizione, la routine o la superficialità. Gli elementi più distintivi di questa esperienza sono la gratuità, la gratitudine, il rispetto dell'altro, l'amore e l'unificazione».
Un cardinale, un vescovo, un monaco, un religioso, una consacrata, una coppia di sposi, una suora di clausura, alcuni presbiteri propongono riflessioni ed esperienze che possono nutrire il coraggio nell’affrontare le complesse sfide della vita e della vocazione personale. Voci diverse e insieme complementari, talvolta venate di tratti autobiografici, offrono una testimonianza sull’importanza e la fruttuosità del riconoscere e valorizzare le stagioni della propria e altrui debolezza.
Sommario
Introduzione. Mi è stata messa una spina nella carne (R. Martinelli). I. La seconda chiamata (R. Voillaume). II. L’età adulta e la seconda chiamata (R. Corti). III. Portare luce nell’incredulità del nostro tempo (C.M. Martini). IV. La preghiera del presbitero (L. Manicardi). V. Beati quelli che soffrono? (R. Martinelli). VI. Dalla santità desiderata alla povertà offerta (S. Stevan). VII. La profezia di un prete di città (D. Caldirola). VIII. Si tratta della nostra fedeltà al Signore e alla sua chiamata (A. Deodato). IX. Chiamati come coppia a una fede adulta e plurale (M.G. e U. Bovani). Conclusione. Se uno non rinasce dall’alto…(C. Veronica).
Note sull'autore
René Voillaume, sacerdote, ha fondato la congregazione dei Piccoli Fratelli di Gesù e quella delle Piccole Sorelle del Vangelo, ispirandosi alla spiritualità di Charles de Foucauld.
Renato Corti, sacerdote dell’arcidiocesi di Milano, dal 1990 è vescovo della diocesi di Novara; ha ricoperto diversi incarichi nell’ambito della Conferenza episcopale italiana.
Carlo Maria Martini (1927-2012), gesuita, cardinale, è stato arcivescovo di Milano dal 1979 al 2002.
Luciano Manicardi è priore della comunità monastica di Bose.
Romano Martinelli, sacerdote dell’arcidiocesi di Milano, è direttore spirituale del Quadriennio teologico del Seminario arcivescovile di Milano a Venegono Inferiore.
Sergio Stevan, sacerdote dell’arcidiocesi di Milano, è parroco e formatore.
Davide Caldirola è parroco a Milano.
Anna Deodato, ausiliaria diocesana, è impegnata nella formazione e nel discernimento vocazionale.
Maria Grazia e Umberto Bovani è coppia di sposi del Centro di spiritualità domestica, Santuario di S. Antonio in Boves.
Chiara Veronica è sorella povera del Monastero Santa Chiara di Milano.
È ormai appurato che esistano molteplici tipi di intelligenza. All’inizio era solo quella logico-matematica – misurata dal tanto discusso "QI" – poi ne sono sopraggiunte altre, almeno una decina, tra cui anche quella spirituale. Questo fatto è al contempo rassicurante e delimitante: se scopri di possedere un basso quoziente d’intelligenza logica o emotiva o, nel caso specifico, spirituale, non vuol dire che non sei intelligente globalmente, ma solo che la tua intelligenza trabocca in altri ambiti di esperienza. Di converso, possedere un alto quoziente in una determinata intelligenza non deve illudere oltremodo, perché le aree sono molteplici e risultare campione in una di essa non ci consegna automaticamente la felicità o il successo nella vita.
Sommario
Premessa. Test. 1. Il curioso Marshmallow Test. 2. Dal QI al QS. 3. Cosa è l’intelligenza spirituale/1. Danah Zohar. 4. Le sette dimensioni dell’intelligenza spirituale. 5. Oltre il principio 10/90. 6. La filosofia non serve a niente. 7. Cosa è l’intelligenza spirituale/2. David King. 8. SISRI, SIS, MEQ e altri test. 9. La lettera di Capriolo Zoppo. 10. Test di intelligenza etica. 11. False euristiche. 12. Cosa è l’intelligenza spirituale/3. Francesco Torralba. 13. L’intelligenza delle Scritture. 14. Vangelo di Giovanni 11,51. 15. Il comandamento ermeneutico. 16. Cariclea e Teagene. 17. Le dieci grazie. 18 La sposa novella e gli eccitatori spirituali. 19. Cosa è l’intelligenza spirituale/4. Definizioni a cascata. 20. Es gibt allerdings das Mystische. 21. Amore platonico. 22. La favola di Huai Nan Zi. 23. Intelligenza spirituale in vendita. 24. Educazione spirituale. 25. Intelligenza spirituale artificiale. 26. La mente bicamerale. 27. Neuroateismo. 28. Dizionario della stupidità. 29. Dall’empatia all’inter-essere. 30. Humor artificiale. Valutazione dei risultati del libro. Risultati del test, finalmente. Punteggi.
Note sull'autore
Andrea Vaccaro, titoli accademici in Filosofia, Psicopedagogia e Teologia, è docente all’Istituto di Scienze Religiose Galantini di Firenze e vicedirettore della Scuola di Teologia della diocesi di Pistoia. È collaboratore di Avvenire, Rassegna di teologia, Vita e pensiero e Quaderni di semantica. Con EDB ha pubblicato Perché rinunziare all’anima? La questione dell’anima nella filosofia della mente e nella teologia (22002) e La Linea obliqua. Il ruolo della tecnologia nella riflessione teologica (2015). Con Giordano Frosini ha curato La Bibbia in breve (2017).
Una casa: quante emozioni condensa, quanti ricordi. Ma anche quanti colori... Non solo quelli delle pareti, degli armadi e dei nostri oggetti sparsi. Ci sono anche i colori delle emozioni, che sembrano quasi cambiare le tinte alle nostre stanze. Declinando attraverso i colori il tema degli stati emotivi che attraversano ogni esistenza umana, il fascicoletto è indirizzato a ogni casa, in qualsiasi stato di vita si trovi il gruppo o il singolo che la abita, per testimoniare la prossimità di Dio, il quale, avendo conosciuto speranza, tristezza, gioia, fatica e amore, è sempre nostro compagno di cammino.
Il testo costituisce la seconda uscita della collana di formazione per giovani universitari, dedicata alla "spiritualità dello studio". Essa mira a non separare lo studio dalla spiritualità e a rimotivare lo studio accademico.
Originate da un'occasione festosa, quale un incontro internazionale di studenti vincitori di una borsa di studio, le riflessioni dell'autore sono suggestive, ricche di intuizioni, capaci di suscitare emozioni e curiosità. Esse invitano lo studente, il ricercatore, il docente, che sinceramente si incamminano per la via di un'autentica spiritualità, a lavorare duro, a iniziare dal basso con umiltà, a valutarsi con spirito critico e anche con l'impegno costante di una vera ascesi.
Salmann entra in dialogo con il lettore proponendo anche alcuni esercizi concreti sul modo di leggere, studiare, insegnare, fare autocritica sui propri scritti.
L'appendice su La magia della lettura offre una riflessione che parte dalla Bibbia - lettura e tradizione - per giungere a considerazioni sulla lettura come processo creativo, sulle modalità con cui affrontare un testo e sui segreti del leggere.
Descrizione dell'opera
L'autore si propone di offrire uno sguardo intorno alla crisi di fede, oggi al centro delle preoccupazioni di molti, e indicare dei punti di luce in quella che a prima vista potrebbe sembrare la scena di un disastro: «in particolare spero di evocare la permanente novità di Cristo quale luce per il mondo di oggi e di suggerire strade attraverso le quali comunicare questa luce, aiutare la gente a raggiungere l'asciutto, sana e salva».
Accanto alla necessità di un nuovo linguaggio per comunicare la fede al mondo contemporaneo, si pone per il credente la sfida di immaginare una differente qualità dell'impegno cristiano, un modo meno 'addomesticato' di dar ragione del Vangelo.
Il testo prosegue la collana di formazione per giovani universitari, avviata con A. Matteo, Onora la tua intelligenza. Lettera a un giovane studente, E. Salmann, Scienza e spiritualità. Affinità elettive e R. Repole, Il gusto del pensiero. Lettera a un giovane studente.
Sommario
Presentazione (M. Crociata). Introduzione. Un complesso contesto culturale. Un oceano feriale. Con correnti pericolose. Dal pre-moderno al moderno. La scena postmoderna. Vulnerabilità e speranza. Quale secolarizzazione? Una parabola per il nostro tempo. Il triangolo delle tre "d". Sbloccare uno spirito di apertura. Centralità della decisione. Coraggio di essere differenti. Il dramma dell'immaginazione. "Praticare" la religione. Paralisi sulla soglia. Una vitalità a caro prezzo. Verso una catechesi cristiana. Conclusione: verso un linguaggio degno (di Dio). Breve bibliografia. Ringraziamenti.
Note sull'autore
Michael Paul Gallagher, gesuita irlandese, ordinato nel 1972, è stato docente di letteratura moderna all'Università Nazionale di Irlanda a Dublino fino al 1990, aiutante di studio presso il Pontificio Consiglio per la Cultura dal 1990 al 1995. Professore di teologia fondamentale alla Pontificia Università Gregoriana dal 1995 al 2005, dal 2005 è decano della facoltà di teologia presso la medesima università. Tra le sue pubblicazioni in italiano: Parlare di Dio all'uomo postmoderno. Linee di discussione, Pouppard, Roma 1994; Una diagnosi del nostro tempo, Queriniana, Brescia 1998; Fede e cultura: un rapporto cruciale e conflittuale, S. Paolo, Roma 1999; La poesia umana della fede, Paoline, Milano 2004.

