
Il libro
Venticinque anni dopo la sua morte, e all'inizio di un nuovo millennio, la parola di Monsignor Romero non ha perso di attualità. Le sue omelie continuano a interrogarci e a prospettarci esigenze, a offrirci incoraggiamento e speranza. Leggendole o ascoltandole, difficilmente si resterà indifferenti: la parola di Monsignor Romero, come la parola del Vangelo, rimane in vigore, perché è una parola profetica, « il "risuonare di Dio»... Il presente volume contiene una scelta di frammenti tratti dalle omelie dell'ex arcivescovo di San Salvador. Sono trecentosessantacinque testi, uno per ogni giorno dell'anno, perché l'opera intende essere una fonte di meditazione quotidiana, facendo di Monsignor Romero un compagno per tutto l'anno. Egli stesso, una volta, aveva proposto di recarci nella «cella intima» della nostra coscienza per incontrare noi stessi e Dio, e poi andare incontro al popolo povero. Se Romero è stato capace di pronunciare parole così chiare, di amare i poveri e offrire la sua stessa vita, ciò è avvenuto perché egli ha sempre, nonostante i suoi numerosi impegni, riservato del tempo alla meditazione e alla preghiera personale. Perché non fare lo stesso anche noi? E come farlo, se non guidati dalla sua stessa parola?
«Fratelli, custodite questo tesoro. Non è la mia povera parola a seminare speranza e fede; io non sono altro che l'umile risuonare di Dio fra questo popolo».
«"Non sia turbato il vostro cuore...", sono parole d'incoraggiamento, di sostegno, di amichevole conforto che Gesù nelle ore difficili rivolge agli apostoli per sollevare dalla tristezza il loro animo... ma continua a suggerirle ad ogni uomo, le dice anche a noi... "Il dolore e la gioia (la tristezza e la serenità) appartengono alla polifonia di una vita vissuta pienamente e sussistono l'una accanto all'altra" (Bonhoeffer). Siamo chiamati ad affrontare con la stessa serenità le gioie e i dolori della vita.
Per le gioie naturalmente non c'è problema, per le sofferenze, invece, sorgono difficoltà, è richiesto coraggio. L'unica cosa che ci fa realmente paura è proprio la sofferenza disseminata nella storia dell'uomo, dei popoli. Essa bussa alla nostra porta con le disgrazie, le malattie, le ingiustizie, le violenze, gli egoismi, gli abbandoni, le incomprensioni, l'isolamento, le ingratitudini e chissà quanti altri problemi rendono amaro e faticoso il nostro cammino.
Gesù, diversamente da altri maestri, ci insegna ad affrontare la sofferenza, persino a renderla preziosa, a scoprirne, pur nella sua ripugnanza, il ruolo provvidenziale nella nostra vita. Ci garantisce il suo aiuto, la sua presenza: "Ecco io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo" (Mt 28,20)»
Dovunque dentro si offre come ricerca della Verità in questi tempi di inappetenza, per tornare a bere alle sorgenti che zampillano dentro di noi, per non dimenticare Storie che tessono visioni, esempi, testimonianze; creazioni nell'evoluzione di narrazioni, per non smarrire quel dentro di coscienze che sono i "pozzi profondi" (Etty Hillesum) degli eventi di grazia che attraversano transumananze, incarnano il dovunque della giustizia in quella responsabilità che ci dà la gioia dell'esserci in amore impastato di inventiva, immaginazione (Annalena Tonelli), energie che creano e danno vita ad avventure, spazi, respiri, possibilità, comunità, dovunque ci si spezza in "pane di vita" (Sorella Maria di Campello).
Dovunque dentro. Sintesi e percorsi che dal personale autobiografico sfociano in risposte le più convincenti al problema del male, all'urgenza di una cultura nuova, all'avventura, compresa quella cristiana, dello Spirito sempre in opera, nel rischio dell'attraversarsi.
Pagine scorrevoli, parole che svelano sguardi inediti, soluzioni percorribili, indifese Verità che portano Beatitudini, perché "salvare Dio" è urgente, per continuare a credere nell'uomo, in quel dovunque dentro la cui sete è già sorgente: dentro ognuno, per lasciarsi dovunque bere.
Lettura coinvolgente e appassionante; passaggi drammatici di vicende ed esistenze che hanno scalato la profondità della Bellezza nel quotidiano dono gratuito.
Tracce ormai indelebili di primavere vicine.
PIETRO GULLO, ha compiuto gli studi teologici e la specializzazione in Sacra Teologia Morale alla Pontificia Università Gregoriana in Roma. Sacerdote dal 1985, dopo un'esperienza missionaria in Uruguay si è dedicato alla fondazione e animazione della Comunità Trinità della Pace in Sicilia. Poeta, scrittore e saggista, è autore di numerosi scritti dalle tematiche varie. Attualmente è impegnato nell'edificazione dell'eremo blu della pace.
Negli ultimi giorni della malattia, quando era ricoverato presso il Memorial Sloan Kettering Center di New York, Francis Kline scrisse un libro sulle quattro vie di santità per la chiesa universale tratte dalla tradizione monastica. In queste pagine l'Abate Francis scrive che la prima lettura alla Messa, normalmente tratta dall'Antico Testamento, spesso pone la lettura del vangelo nella piena luce del piano di salvezza di Dio.
Un testo sul sacerdozio - Sacrificio nella Bibbia. Piano generale dell'opera: - Gesù, Sommo Sacerdote, ha offerto la vita in sacrificio per noi (S.A. Panimolle); - Sacrificio e sacerdozio nell'Antico Testamento e negli scritti giudaici (G. Deiana); - Sacerdozio e sacrificio nel Nuovo Testamento (C. Marcheselli-Casale).
In queste pagine dal carattere profetico, che risalgono all'epoca in cui Jorge Mario Bergoglio era un sacerdote gesuita, scopriamo il Papa Francesco che noi tutti abbiamo imparato a conoscere. Sono meditazioni sulla vita religiosa che l'allora padre provinciale ha dedicato ai suoi confratelli e che oggi illuminano i concetti fondamentali della sua spiritualità e del suo modo di intendere la fede, la comunità e il sacerdozio: famiglia, fratellanza, amore, fiducia, misericordia, pace, paternità. "Fin dalla Chiesa primitiva" spiega "la paternità esprimeva una dimensione essenziale della fede: la necessità della mediazione degli strumenti umani per la sua nascita". Il sacerdote, infatti, è soprattutto un padre: "Il senso primitivo del nome 'padre' riporta alla paternità di Dio, al mistero di Dio che ci genera eternamente, sia che si tratti della paternità della predicazione che suscita la fede, o del Battesimo che introduce in una vita nuova, o della direzione spirituale che conduce alla santità". Ma questo non è l'unico aspetto importante della paternità: nelle parabole evangeliche i padri di famiglia sono coloro che nel germoglio di grano vedono sempre la speranza della crescita, nonostante la zizzania, che scendono in strada a correre incontro al figlio prodigo, che sono capaci di sviluppare una sintesi di nuovo e di vecchio. Memoria del passato e slancio verso il futuro sono due atteggiamenti, apparentemente opposti, che riflettono tuttavia la maniera di essere dei gesuiti e di Papa Francesco.
Quattrocento anni fa un frate agostiniano, venuto dalle Marche in Maremma, terminava la sua vita nei pressi di un paesino a pochi chilometri da Grosseto, di fronte alla collina dell'antica città etrusca di Roselle...
«Questo libro è nato così. Scompaginato come il suo padrone, ma infinitamente terapeutico. Non so se in questo modo mi sono spiegato. Da trentacinque anni a questa parte, mi diverto a sintetizzare tutte le mie "chiacchierate" con i ragazzi e gli educatori nel modo strano che voi leggerete. Li ho chiamati "Cantici", perché, quando parlo con i miei (ragazzi e educatori), non faccio conferenze, lezioni, formazione. Mi esprimo con parole-simbolo, emozioni, urla, decaloghi, canti. E magicamente, inaspettatamente, si crea ogni volta un'atmosfera indescrivibile e tutto quello che dico non si può esaurire nel verbo "parlare". Le parole non sono niente rispetto a ciò che accade dentro ciascuno di loro. È per questo che, quando ho deciso di lasciare qualcosa di scritto, l'unico modo è stato tradurre in "Cantico" quello che abbiamo vissuto insieme. Voglio che accada qualcosa di simile anche a voi che leggerete. Non dovete capire, dovete emozionarvi.» Impegnato, appassionato, sempre schierato in difesa degli ultimi e spesso controcorrente, don Mazzi spiega così il senso di questo libro. Il pensiero forte, cristiano, di un sacerdote, che in questo ruolo si è lanciato in mille dibattiti, manifestando dissenso o sintonia, ma ricordando ogni volta lo spazio e il rispetto da riservare alle idee altrui. Un invito a voltare le spalle all'aggressività dei nostri tempi, allo spettacolo della prepotenza e allo schema della prevaricazione e ad abbracciare il «dialogo del sorriso», il confronto aperto, lo scambio nel quale è meraviglioso ascoltare e dal quale si può anche imparare. Perché, ci ripete con forza, urlare le proprie certezze è una sconfitta della capacità umana di comunicare.
Don Mazzi ha spesso diviso l’opinione pubblica e i molti suoi interventi hanno fatto storcere il naso ai “benpensanti”. Il 30 novembre Don Antonio compie 90 anni, e queste pagine sono il bilancio di una vita “contro”. Meglio dunque lasciare a lui la presentazione del libro: «Da più di 50 anni vivo con i ragazzi problematici che ho accolto. Nel libro ho raccolto tante storie (ogni storia sarebbe molto più avvincente dei gialli in commercio): sono tutte autentiche, molte scritte proprio da chi le ha compiute. Non solo storie di “cattivi”, ma anche storie “esemplari” e affascinanti. E vi sfido a capire quali sono le prime e quali le seconde, perché, quando un cattivo cambia, non sa accontentarsi di diventare buono, ma vuole compensare i suoi errori, e diventa ottimo. Come al solito, direte che il don se l’è detta e cantata alla sua maniera, a cominciare dal titolo. Invece è vero, non è provocatorio, e tanto meno ecclesiastico. E arrivo a dirvi che non ho voluto mettermi al posto di teologi, psicologi ed educatori – personaggi ben più bravi e credibili di me – ma che questa volta, in queste storie, è il Padreterno a darmi ragione».
Osho (1931-1990) è un Buddha contemporaneo la cui saggezza, che unisce chiarezza di visione a un forte senso dell'umorismo, ha toccato la vita di milioni di persone in ogni parte del mondo. Con i suoi discorsi e il suo lavoro di rinnovamento della meditazione, Osho ha messo le basi per la nascita di ciò che egli definisce l"'Uomo Nuovo": un essere umano che, prese le distanze dalla follia del passato, fonda la propria esistenza sulla consapevolezza, l'affermazione della vita e la libertà. Proprio al risveglio e all'espansione della consapevolezza, Osho ha dedicato tutta la sua vita, ed è nella scienza della trasformazione interiore che ha dato il suo miglior contributo, rendendo accessibile l'anima all'uomo moderno e insegnando l'arte dell'equilibrio.
Dalle lacrime della Madonna di Siracusa al sangue di San Gennaro, dal Titolo della croce di Gesù all'ostia e al vino di San Lanciano, dal volto santo di Manoppello alle apparizioni di Medjugorje, dalle stimate di padre Pio alla spina di Andria, dal mantello della Vergine di Guadalupe ala santa Casa di Loreto: sono innumerevoli i fenomeni misteriosi che attraversano la storia del cristianesimo e che i fedeli considerano eventi miracolosi intorno ai quali sono nate pratiche devozioni.
In questo libro le opinioni sono poche. La parte del leone la fanno i dati scientifici, messi nero su bianco dalle sofisticate strumentazioni che la tecnologia di oggi è in grado di offrire e poi interpretati da esperti che sottoscrivono con autorevolezza accademica la resa della scienza dinanzi al mistero.
Nelle questioni legate all'ambito della devozione, il "dogma della fede" deve farsi da parte. Dinanzi alle obiezioni degli scettici, giustamente preoccupati per gli abusi della credulità popolare che talvolta vengono perpetrati, non ci si può limitare a una scrollatina di spalle. E di importanza capitle osservare la realtà, cercare indizi e prove e lasciarsi interpellare dalla loro soggettività.
"Contro i fatti non valgono le argomentazioni" dicevano già i saggi del passato. Per questo motivo il vaticanista Saverio Gaeta ha raccolto il guanto di sfida, proponendo un approfondito studio su dici fra i più intriganti oggetti ed eventi religiosi che fanno parte dell'immaginario collettivo in maniera il più possibile divulgativa, ma tutelando la serietà delle affermazioni scientifiche. E dando conto delle diverse ipotesi avanzate nel corso dei secoli, l'autore ha cercato di mostrare la ragionevolezza della fede la' dove questa viene provocata. Quindi, per obiettare alla documentazione qui presentata, non basterà il sarcasmo di chi non crede in nulla, ma occorreranno valide confutazioni.