
Raccolta delle catechesi del Papa su Salmi e Cantici. Il cofanetto contiene 4 volumi.
Un percorso di esercizi spirituali secondo il modello di Sant'Ignazio di Loyola. L'approccio degli Esercizi Spirituali ignaziani è un cammino di liberazione dalle pulsioni nevrotiche" per far emergere la propria personalità. Questa troverà la via per la sua realizzazione nella figura di Cristo, che la ispira e la coinvolge fino a portarla ad autotrascendersi in una comunione con sé che la divinizza. "
Una raccolta di lettere semplici e sincere che testimoniano i frutti prodotti dalla Parola annunziata, ascoltata e meditata dai detenuti.
...il titolo del volumetto: "In carcere ma liberi!" è una certezza e una speranza, liberi nel cuore perché l’ascolto della Parola rende tali e liberi nell'attesa di tornare nella comunità civile per essere uomini nuovi.
Ho potuto constatare personalmente il desiderio dei detenuti di ascoltare la Parola di Dio, difatti ogni qualvolta che ho visitato le carceri mi è sempre rimasto nel cuore il grido dei fratelli: “Dacci di quest’acqua”.
Nelle visite in carcere ho sperimentato la forza della Parola che seminata generosamente è destinata a portare frutti abbondanti.
Queste lettere semplici e sincere vogliono testimoniare i frutti prodotti dalla Parola annunziata, ascoltata e meditata.
Una meditazione teologica scritta con un linguaggio leggero" come quello di un quotidiano. " Non conformatevi! Non è una dichiarazione di guerra, né una citazione biblica estrapolata dal contesto ad uso di un cristianesimo intransigente che poco abbia a che spartire con la mitezza di Cristo. E' piuttosto una supplica affinché i cristiani riscoprano la propria fede.
Uno sguardo sulla situazione della Chiesa cattolica e della fede. Senza evitare gli aspetti più controversi e tenendo conto dell’orizzonte dei nostri giorni, segnato dalla vicenda del Covid. Un diario di viaggio in una realtà caratterizzata da profonde divisioni, ma con la volontà di costruire, non di distruggere. E sapendo che il processo di conversione riguarda tutti, a partire da se stessi. Questo è La trave e la pagliuzza. Essere cattolici “hic et nunc” (Chorabooks), il nuovo libro di Aldo Maria Valli.
Il volume, che raccoglie molti degli interventi di Valli nell’omonima rubrica tenuta in Radio Roma Libera, prende in esame questioni disparate (dal Concilio Vaticano II al pontificato di Francesco, dalla vita spirituale in regime di lockdown alle vicende vaticane, dal great reset alle questioni bioetiche) ma con un filo conduttore: l’amore per la Chiesa e la Tradizione, unita a una denuncia chiara sia delle derive moderniste sia delle nuove forme di dispotismo che limitano o negano le libertà fondamentali.
“Perché guardi la pagliuzza che è nell'occhio del tuo fratello e non ti accorgi della trave che è nel tuo occhio?”. Gesù (Lc 6, 41) è piuttosto chiaro e giustamente dà dell’ipocrita a chi accusa l’altro minimizzando il proprio peccato.
Aldo Maria Valli, giornalista e scrittore, dopo essere stato vaticanista Rai (al Tg3 e al Tg1) per quasi venticinque anni, cura il blog Duc in altum. Per Chorabooks ha già scritto Ai tempi di Gesù non c’era il registratore (Uomini giusti ai posti giusti), Non avrai altro Dio. Riflettendo sulla dichiarazione di Abu Dhabi, Le due Chiese. Il sinodo sull’Amazzonia e i cattolici in conflitto, Claustrofobia. La vita contemplativa e le sue (d)istruzioni, Uno sguardo nella notte. Ripensando Benedetto XVI. Con Aurelio Porfiri ha scritto Sradicati. Dialoghi sulla Chiesa liquida e Decadenza. Le parole d’ordine della Chiesa postconciliare. Ha curato inoltre i volumi collettanei L’altro Vaticano II. Voci attorno a un Concilio che non vuole finire e Non abbandonarci alla tentazione? Riflessioni sulla nuova traduzione del “Padre nostro”.
La vita di preghiera, nella contemplazione del mistero divino e per la riparazione dei peccati del mondo, è un tesoro grande, conservato in monasteri dalla vita millenaria, ma ora questo tesoro è in pericolo, e non per un attacco dall’esterno, ma per iniziativa della stessa gerarchia cattolica. L’attacco arriva dalla costituzione apostolica Vultum Dei quaerere e dall’istruzione applicativa Cor orans, un apparato normativo che minaccia l’autonomia dei monasteri, indebolisce la loro indipendenza e, con la scusa dell’aggiornamento e della formazione, mette in discussione l’idea stessa di isolamento e di vita di clausura. Ma perché questa “claustrofobia” da parte della Chiesa? Perché mortificare la scelta di chi consacra la propria vita alla preghiera nel nascondimento? Dietro s’intravvede un’idea di spiritualità tutta orizzontale, tutta giocata nel sociale, incapace di scorgere la bellezza e la grandezza di una relazione esclusiva con Dio. Una situazione grave che in Claustrofobia. La vita contemplativa e le sue (d)istruzioni Aldo Maria Valli descrive mettendone in luce i contenuti più letali per la fede e la Chiesa stessa.Aldo Maria Valli, giornalista e scrittore, è da anni affermato vaticanista. Nel suo blog Duc in altum (tra i più frequentati e autorevoli) è impegnato da tempo a difesa della tradizione cattolica, della retta dottrina e della corretta liturgia, contro le ambiguità di un magistero segnato dal neo-modernismo e da cedimenti alla mentalità del mondo. Tra i suoi libri più diffusi 266. Jorge Mario Bergoglio Franciscus PP, Come la Chiesa finì e Il caso Viganò. Per Chorabooks ha già pubblicato Uno sguardo nella notte. Ripensando Benedetto XVI e Sradicati (con Aurelio Porfiri).
Una proposta alternativa alla stanca spiritualità dei nostri tempi, una proposta che riprende la saggezza della tradizione. Padre Serafino Tognetti dice tra l'altro nella prefazione: "L’ideale di vita proposto in questo libro di Aurelio Porfiri non è un nostalgico ritorno al passato, ma una valorizzazione del presente rivisto e rivisitato con quello spirito, che poi è l’unico cattolico, cristiano: essere figli di Dio umili e combattivi, semplici e convinti, nell’accettazione serena della figliolanza divina in Cristo, avendo presente l’ordine voluto da sempre. La vita non l’inventiamo noi, anche se siamo capaci di andare sulla luna (ma cos’è mai poi la luna, nei confronti dell’universo e delle stelle fisse?): quando nasciamo ci troviamo inseriti in un ordine di natura che si dà da sè, che siamo chiamati a contemplare e in qualche modo ad obbedire. Dio ci dà la libertà e ci insegna ad usarla per il bene.... Quale figura di cristiano propone il nostro autore? La figura del cristiano come monaco-cavaliere. Non con la bardatura, cavallo bianco e spada sguainata, ma in giacca e cravatta negli uffici, con vesti usuali negli uffici, nelle case, nelle scuole, nelle parrocchie, ovunque. Persone che rimettono tutto in equilibrio: Dio prima di tutto, poi l’ascolto della sua divina Parola, la contemplazione della vita e dell’ordine delle cose, quindi di conseguenza l’amore vero per il prossimo, lo spirito di sacrificio, la preghiera, il servizio". Insomma, tornare indietro per riprendere il futuro.
C’è una Chiesa cattolica che di cattolico ormai ha solo la ragione sociale, perché in realtà ha sposato il pensiero dominante nel mondo e ha come unico obiettivo piacere alla gente che piace. Aldo Maria Valli, uno dei più noti vaticanisti italiani, nel suo popolare blog Duc in altum si è divertito per mesi a prendere di mira questa Chiesa in una rubrica satirica di grande successo, intitolata Uomini giusti ai posti giusti, ora riunita nel libro “Ai tempi di Gesù non c’era il registratore”. Uomini giusti ai posti giusti (Edizioni Chorabooks). Un graffiante pamphlet con cui l’autore, usando l’arma dell’ironia, smaschera la pochezza di una Chiesa che, a suo giudizio, volendo essere à la page risulta solo grottesca.
San Paolo della Croce è l'uomo della Passione di Gesù. Per lui, tuttavia, la Passione non è un evento della vita del Figlio chiuso dentro limiti di tempo e di spazio. È l'oceano della carità di Dio Padre che si riversa nell'oceano di dolore del Figlio e nell'effondersi dello Spirito. L'itinerario di santità di san Paolo della Croce è una vera immersione nella vita intima della Trinità, attraverso l'immersione battesimale nella morte e nella sepoltura di Gesù, per riemergere nella nuova nascita e nella risurrezione. È un'esperienza che si può vivere oggi come al suo tempo, semplice, profondissima e, soprattutto, efficace.
Sei mesi di diario, negli ultimi mesi della sua vita (2011), ci aprono l'anima di Cecilia Giannini in pagine di rara intensità e bellezza. Pagine che rivelano la finezza spirituale e la profondità di fede di una donna, laica consacrata nella Comunità di Gesù (Firenze), davanti al manifestarsi della malattia da lei affrontata in intima unione con Dio e nel compimento di un ricchissimo itinerario interiore, umano e di fede. Un piccolo gioiello di testimonianza del suo colloquio con il Signore Gesù, mai interrotto e che in quest'ultimo diario sfiora la soglia della mistica.
Santina Scribano scrisse questa autobiografia su ordine del suo direttore spirituale: ci è arrivata così una testimonianza di una vera avventura spirituale che conferma ancora una volta che nella vita religiosa cristiana (e specialmente nella vita consacrata) la vita attiva caritativa e la vita contemplativa mistica sono indispensabili l'una all'altra.