
Tema del dossier è il rapporto conflittuale tra cristiani e musulmani, a partire dal primo confronto nel VII-VIII secolo fino alle crociate del XII secolo, rapporto segnato da una generale ignoranza reciproca e da un totale disprezzo gli uni per gli altri, in cui l'elemento religioso sembra essere stato all'inizio abbastanza marginale.
Il dossier è dedicato a due aree geografiche intimamente connesse alla storia antica del cristianesimo. Cipro, a partire dall'epoca di san Paolo, ebbe un ruolo determinante nella diffusione della nuova religione, mentre in Cappadocia, terra contrassegnata dal misticismo già nell'antichità, operarono i tre famosi "Padri" Basilio di Cesarea, Gregorio di Nissa e Gregorio di Nazianzo.
Una panoramica delle controversie, delle eresie, delle separazioni in seno alla Chiesa derivate dalle discussioni sulla natura di Cristo in anni cruciali nella storia del cristianesimo.
Due anni fa una scoperta archeologica pretendeva di rinnovare le nostre conoscenze sulla famiglia umana di Gesù: un ossuario trovato a Gerusalemme menzionava Giacomo, "figlio di Giuseppe, fratello di Gesù". Questa iscrizione è poi stata riconosciuta come un falso, ma ha riaperto un dibattito antico quanto la cristianità stessa: chi erano i parenti di Gesù? E, al di là di questo, Maria com'è diventata, nel corso dei primi secoli, una figura essenziale del cristianesimo? Il dossier ripercorre la storia di Maria e della parentela di Gesù negli scritti dei primi autori cristiani.
La caduta di Gerusalemme, con il conseguente saccheggio e distruzione del Secondo Tempio da parte delle truppe romane di Tito nel 70 d.C., è un evento traumatico nella storia del giudaismo. Il dossier analizza il convulso periodo punteggiato dalle due guerre giudaiche contro il dominio romano, contrassegnato dall'emergere del nuovo giudaismo rabbinico, dalla scomparsa di quello alessandrino, dal successo prima e dalla progressiva marginalizzazione poi del giudeo-cristianesimo.
Il dossier illustra la sfaccettata civiltà fiorita nella parte settentrionale dell'Africa, corrispondente agli attuali stati di Libia, Tunisia e Algeria, tra il I e il VII secolo, presentandone le vicende storiche, politiche, religiose e artistiche.
Il dossier analizza i contatti tra la Mesopotamia e la Bibbia. Contatti letterari e storici: a tre riprese Nabucodonosor deportò gli abitanti del regno di Giuda sulle rive dell'Eufrate. Al ritorno da Babilonia tutta una tradizione si riorganizzò nella Legge, la pratica religiosa e i testi. La Bibbia sarebbe allora nata al ritorno da Babilonia? A questa domanda si cerca di rispondere facendo il punto sui dibattiti che animano la comunità dei ricercatori a proposito della redazione e della composizione della Bibbia nel contesto post-esilico.
Il legame tra i due argomenti trattati dal dossier è palese: Mosè, figura principale dell'ebraismo, legislatore e mediatore tra Dio e il suo popolo, ha condotto Israele fuori dall'Egitto verso la terra promessa. La Pasqua ebraica, festeggiata secondo diverse modalità tra i giudei e i samaritani, ricorda proprio questo avvenimento cruciale.

