Raccoglie le lettere che Maria Valtorta e P. Migliorini si scambiarono dal 29 ottobre 1942 al 6 ottobre 1952.
Priore dei Servi di Maria nel Convento Sant’Andrea di Viareggio, P. Migliorini fu per quattro anni confessore e guida spirituale della scrittrice.
In precedenza era stato missionario in Canada e in Sud-Africa.
Anche va ricordato che Maria Valtorta, già inferma da nove anni, non avrebbe mai scritto la propria biografia se non glielo avesse chiesto P. Romualdo Migliorini nel 1943.
Il libro raccoglie gli scritti sulla Chiesa e sulla vita consacrata, in specie sui sacerdoti e sui religiosi, estratti in varia misura da tutte le opere di Maria Valtorta.
L’opera maggiore, che illustra il Vangelo, fa emergere la Chiesa come la volle il suo divino Fondatore, nel cui spirito si fortificò fino ad affrontare il martirio.
Le altre opere, che comprendono insegnamenti e moniti per la nostra epoca, denunciano le corruzioni intellettuali e morali che indeboliscono la Chiesa e sono la maggiore causa dei mali nel mondo.
È un libro di impressionante attualità.
Così Gesù a Maria Valtorta il 25 aprile 1948:
“In verità molta parte di popolazione è simile a zona selvaggia. Cattiva, ma non sempre per tendenza d’animo. Odiatrice, ma non sempre per tendenza d’animo. Nemica, ma non sempre per tendenza d’animo. Novanta volte su cento lo è per ignoranza. Cattiva perché non conosce la Verità. Odiatrice perché non conosce la Carità. Nemica perché non conosce la Chiesa. E non dico “Chiesa” per dire ciò che essa appare, nei suoi ministri, a troppi e in troppi casi. Sarebbe meglio allora che molte volte non la conoscesse. Dico che non conosce la Chiesa così come Io l’ho fondata, animata dal mio spirito: l’amore, la fratellanza, la paternità.”
È un libro di impressionante attualità.
Meditazioni sul rosario.
Pittore e scultore con studio in Roma, Lorenzo Ferri (1902-1975) produceva opere soprattutto d'arte sacra ed era studioso della Sindone. Grazie al P. Corrado M. Berti, dell'Ordine dei Servi di Maria, conobbe Maria Valtorta nel 1949 e insieme decisero di realizzare le illustrazioni per l'Opera. Alcune di queste furono eseguite dall'artista a Viareggio, accanto al letto della scrittrice e seguendo le sue istruzioni, altre a Roma, attraverso contatti epistolari. Furono così eseguiti ritratti di personaggi e varie scene di cronaca evangelica. Non è sicuro che Maria Valtorta abbia visto e approvato tutti i lavori di Lorenzo Ferri che illustrano l'opera scritta da lei. Per questo motivo essi vengono ora presentati in una pubblicazione a se stante, dopo vari tentativi di inserirli nell'Opera.
"Ricòrdati che non sarai grande per le contemplazioni e le rivelazioni, ma per il tuo sacrificio. Le prime te le concede Iddio non per tuo merito ma per sua infinita bontà. Il secondo è fiore del tuo spirito ed è quello che ha merito agli occhi miei". (Gesù a Maria Valtorta il 26 dicembre 1943)
"Quando un artista si appresta a fare un'opera, si limita alle operazioni di sbozzatura se scultore, di schizzo se pittore, di innalzamento di muri se architetto? No. Dopo il grosso lavoro scende ai particolari. Sono questi molto più lunghi a compiersi che non lo sia il grosso lavoro. Ma sono quelli che creano il capolavoro... E così dovete fare voi con il capolavoro della vostra vita spirituale... E se nel grande insegnamento evangelico vi è di che dare salvezza alla vostra anima, nei tocchi più minuti vi è di che darvi la perfezione. I primi sono i comandi. Disubbidire a quelli vuol dire morire alla Vita. I secondi sono i consigli. Ubbidire a questi vuol dire avere sempre più sollecita santità e accostarsi sempre più alla Perfezione del Padre".