
Una donna su quattro ha subito nell'infanzia gravi forme di abbandono o di abuso, e questi eventi raddoppiano il rischio di depressione nell'età adulta. Con le parole delle donne intervistate nel corso di una ricerca ventennale, le autrici delineano un quadro vivo degli effetti a lungo termine di esperienze infantili traumatiche. Al testo è accluso il questionario CECA, un test autosomministrabile validato scientificamente, che misura l'incidenza dell'esperienza traumatica all'interno della storia familiare.
Partendo dal presupposto che la scuola si possa definire ""buona"" quando diviene luogo di esperienze significative, il volume prende in esame le principali linee di tendenza internazionali che sono alla base delle più recenti riforme scolastiche e si interroga sulle implicazioni che ne derivano nel contesto del mondo scuola a livello applicativo. La tesi di fondo è che solo una scuola che sia insieme comunità professionale ed educativa possa affrontare le nuove sfide del cambiamento, evidenziando e valorizzando il filo rosso dell'innovazione.
Una introduzione essenziale e coerente alla pedagogia sociale articolata in tre sezioni. Il percorso storico individua i testimoni privilegiati, distribuiti nel corso dei secoli, che hanno interpretato il rapporto tra educazione e politica in modo profondo e innovativo, dall'Antico Testamento alla "pedagogia degli oppressi" di Freire e l'attenzione agli ultimi di don Milani. Alla complessa definizione di un quadro epistemologico di una disciplina ancora "giovane" è dedicata la seconda sezione, che presenta anche un'analisi dei principali metodi di intervento e di ricerca. Chiude il volume un percorso tematico, ordinato attorno al configurarsi della pedagogia sociale come scienza pratica rivolta alle condizioni che possono permettere una buona vita sociale (libertà, democrazia, legalità, cooperazione...). Un testo pensato per gli studenti dei Corsi di Laurea in Scienze dell'educazione ma destinato anche ad accompagnare l'attività lavorativa.
Gli aspetti essenziali, le complessità e le prospettive educative del libro, della lettura e della letteratura giovanile, affrontati in un'ottica psico-pedagogica e in continuo riferimento alla realtà dei mass media. Il volume propone un articolato e organico itinerario critico e informativo, ricco di suggestioni e di motivi di riflessione per lo studioso come per l'educatore. Una trattazione ampia e rigorosa, una sintesi che evidenzia prospettive e scenari dell'educazione alla lettura e del rapporto tra infanzia e mass media, legge criticamente generi e linguaggi narrativi, propone una rivisitazione pedagogica dei grandi classici e delinea i nodi fondamentali della letteratura giovanile dal dopoguerra a oggi, considerando anche l'attuale produzione editoriale destinata ai ragazzi. Uno strumento di riflessione e di puntuale e aggiornata informazione per insegnanti, studenti dei corsi di laurea in Scienze dell'educazione e della formazione primaria (nonché di tutti i corsi di laurea a indirizzo umanistico), bibliotecari, scrittori, illustratori, genitori più avvertiti.
I Centri per bambini e genitori sono qualcosa di più di semplici luoghi di aggregazione, ma, come ha dimostrato l'esperienza pluriennale acquisita in paesi all'avanguardia nei servizi per i piccini, costituiscono un efficace sostegno all'infanzia, riuscendo a offrire ai piccoli opportunità di crescita e stimoli cognitivi appropriati, e offrendo agli adulti gli strumenti per essere dei genitori migliori. Milena Manini è ordinario di Didattica generale presso la facoltà di Scienze della formazione di Bologna. Vanna Gherardi è professore associato di Didattica generale presso la facoltà di Scienze della formazione di Bologna. Lucia Balduzzi è ricercatrice presso la facoltà di Scienze della formazione di Bologna.
Il libro si interroga sul ruolo dell'educazione in un mondo sempre più molteplice e sempre più interdipendente e "globale". Di qui l'attualità degli antichi: dell'idea aristotelica di "cittadinanza", ma soprattutto della "critica" socratica e dell'ideale stoico del "cosmopolitismo". Tale, dunque, l'educazione liberale a cui si pensa: un'educazione che è volta a liberare la mente e lo sguardo da ogni pregiudizio che impedisca di "coltivare l'umanità" in tutte le sue forme. Questo libro mostra come questi ideali possano oggi vivere nella cura per la storia delle minoranze, nell'interesse per le culture non occidentali, negli studi sulla sessualità e le differenze di genere.
Il volume espone a studiosi, studenti e operatori i concetti fondamentali dell'organizzazione e del cambiamento nelle aziende e nelle pubbliche amministrazioni, attraversando percorsi di ricerca classici e di frontiera proposti dalla più accreditata letteratura nazionale e internazionale. Le riflessioni sull'analisi e la gestione del cambiamento organizzativo includono le principali dimensioni strutturali e contestuali dell'azienda pubblica, quali la formalizzazione, la gerarchla, la specializzazione, la tecnologia, l'ambiente e la cultura. L'autore si propone di "leggere" le condizioni di efficienza ed efficacia di tali dimensioni e, quindi, di evidenziare spazi e modalità per una loro evoluzione.
Dal "mostro" del mondo greco-romano alla teratologia ottocentesca, dalle pedagogie speciali sviluppatesi a partire dal Seicento agli stermini della Germania nazista, la disabilità fa parte da sempre della storia del genere umano. Nel libro se ne ricostruisce l'articolato percorso storico fino a segnalare il rischio che la crisi dello Stato sociale ci riporti oggi a un "welfare caritatevole" noncurante dei diritti e si registra, al contempo, l'attuale protagonismo di persone e associazioni.
Agli argomenti trattati in questo quarto volume, organizzazioni complesse, disagio, stress, burnout, mobbing, si affiancano: storia, evoluzione e prospettive del settore, selezione, intervista, colloquio, test, assessment center, codice deontologico (volume primo); management e lavoro, cultura d'impresa, ergonomia, computer e comunicazione, formazione diffusa, apprendimento collettivo, learning organization (volume secondo); soddisfazione e incentivi, organizzazione del lavoro, gestione delle risorse umane, etica professionale (volume terzo).
Lo sviluppo e la promozione del territorio è il tema centrale di questo volume, mirato all'analisi dei processi di cambiamento in atto nel nostro paese e che vedono il momento relazionale e comunicativo a carattere istituzionale, come momento di modernizzazione, sviluppo e promozione socio-economica delle diverse realtà locali. Un modello che si è andato già evidenziando nell'ultimo decennio e trova la propria legittimazione nelle acquisite capacità delle istituzioni di definire e gestire il processo di coordinamento dei diversi soggetti operanti sul territorio. In tale ambito l'autore analizza il nuovo volto assunto dalle amministrazioni attraverso l'apporto di innovative normative nel campo della comunicazione istituzionale.

