
Il volume si propone da un lato come guida alle principali teorie organizzative elaborate nell'ambito della sociologia dell'organizzazione, con lo scopo di trarne considerazioni utili per i contesti specifici in cui lavorano i "professionisti del sociale"; da un altro lato, come contributo ad un orientamento di servizio sociale trasformativo, cioè capace di orientare al cambiamento anche le organizzazioni attraverso cui si realizzano servizi e interventi per i cittadini. Il libro si presta ad essere utilizzato come manuale per gli studenti dei corsi di studi universitari in Servizio sociale e come strumento di ulteriore competenza per i professionisti impegnati nei servizi sociali, per l'adozione di pratiche organizzative congruenti ed efficaci.
Come lavorano gli assistenti sociali? Quali percorsi e processi caratterizzano le loro pratiche? Questo testo introduce le varie fasi del processo metodologico di servizio sociale e identifica gli aspetti distintivi di questa professione nel lavoro con le persone e con i loro contesti di vita, in una logica di promozione dell'inclusione e della solidarietà sociale. La contemporanea attenzione alle dimensioni personali, istituzionali e sociali degli interventi, la professionalità riflessiva, la dimensione di ricerca e quella etica e valoriale fanno da sfondo a una rivisitazione dei passaggi cruciali dell'intervento. Il lavoro sociale è caratterizzato dalle contemporanee e a volte contraddittorie esigenze di rigorosa metodologia e di valorizzazione della dimensione umana del processo. Il testo propone nuove strade per coniugare queste due rilevanti istanze. Coerentemente con un approccio riflessivo alla metodologia del servizio sociale, ne presenta le varie fasi, attraverso l'analisi di casi e di incidenti critici e il riferimento ai principali risultati della ricerca scientifica. Prefazione di Walter Lorenz
La documentazione di servizio sociale, obbligatoria per legge e soggetta al diritto d’accesso, è elemento costitutivo delle prassi professionali e richiede particolare attenzione per la sua funzione comunicativa e identitaria. Il volume analizza i principi normativi, deontologici e della comunicazione al fine di fornire indicazioni operative anche mediante esemplificazioni delle varie tipologie di documentazione che compongono la cartella sociale, come il diario del caso e la raccolta delle storie di vita. La nuova edizione evidenzia l’impatto crescente dell’informatica nella documentazione scritta dei servizi sociali e sanitari. Il passaggio dal fascicolo cartaceo a quello informatizzato e l’organizzazione di un sistema informativo del servizio sociale, partecipato e generatore di valore pubblico, sono operazioni necessarie ma per nulla facili. Il testo si propone quindi come guida utile agli assistenti sociali e agli studenti per svolgere consapevolmente questa importante funzione professionale.
"Revolutionary road" è uno dei più acclamati classici della letteratura americana del Novecento. Nella commovente storia d'amore di Frank e April Wheeler - giovane coppia anticonformista e romantica, caparbiamente attaccata al suo sogno di una vita felice fuori dagli schemi, malgrado le convenzioni sociali e gli eventi sembrino congiurare contro di loro - i lettori di tutto il mondo continuano a riconoscere se stessi e le proprie aspirazioni alla felicità. Dal 2008 "Revolutionary road" è anche un film di successo, diretto da Sam Mendes e interpretato dalla straordinaria coppia Leonardo Di Caprio Kate Winslet.
Letteratura e cinema, in ambito accademico, sono due mondi sostanzialmente separati. Questo libro si propone di gettare un ponte. Non solo perché, nella pratica, sono moltissimi i film che sono stati tratti da romanzi, o perché spesso chi scrive romanzi scrive anche film, ma soprattutto in ragione della natura intrinseca di queste due forme d'arte, che sono essenzialmente due forme di espressione narrativa. Entrambe lavorano infatti su storie, personaggi, ambienti, conflitti e risoluzioni. Una riflessione teorica, dunque, ma anche un pratico libro-guida sia per chi vuole comprendere e studiare il fenomeno da un punto di vista concettuale che per giovani sceneggiatori che desiderano lavorare a progetti di adattamento da romanzi a film. In questo primo volume si esamina l'adattamento non solo da classici o grandi successi letterari, ma anche da "piccoli" romanzi (come il caso di Forrest Gump), da fumetti (il mondo Marvel e DC Comics) o da opere teatrali (Neverland, Il discorso del re). Si guarda inoltre alla trasformazione di romanzi in serie televisive, esaminando classici come Guerra e pace sia testi più contemporanei.
Il linguaggio giovanile è una varietà di lingua impiegata, in maniera più o meno costante, da adolescenti e postadolescenti in situazioni di comunicazione (orale, scritta, mediata dal computer) tra coetanei. Ma i giovani impiegano anche la lingua comune, spesso in via di formazione, nel contatto con i famigliari, con gli adulti, con gli estranei al gruppo dei pari. Non sempre, quindi, la "lingua dei giovani" si esaurisce nell'uso di "linguaggi giovanili", cui va peraltro stretta la definizione di gergo propriamente detto (nonostante la presenza di elementi gergali) perché l'intento di segretezza è minoritario rispetto a quello ludico e identitario, e anche di crescita e consolidamento linguistico. Alla definizione e allo studio dei diversi aspetti dei linguaggi giovanili e al loro apporto alla lingua quotidiana si sono dedicati, dai primi anni Ottanta, sociolinguisti, storici della lingua italiana, sociologi e pedagogisti. In questo volume l'autore raccoglie i suoi scritti, spesso pionieristici, pubblicati sull'argomento nell'arco di un trentennio, aggiungendovi tre saggi sulla formazione linguistica di giovani in ambiente scolastico. Alcuni, e specialmente i più lontani nel tempo, sono studi di carattere definitorio, con particolare attenzione alla collocazione di LG tra le varietà del repertorio linguistico italiano; altri riguardano ricerche dirette sul campo con questionario.
Quali sono le attuali tendenze del giornalismo scritto e parlato? E in che misura queste tendenze mettono in crisi i codici etici della professione? In una fase di crisi e di passaggio come quella attuale, questo libro intende verificare la tenuta dei tre pilastri su cui si regge il codice del giornalismo classico: ricerca della verità, rispetto delle persone e indipendenza del giudizio. Se l'informazione è un bene pubblico regolato da un'etica pubblica, la "morale dei giornalisti" ne dipende strettamente. La riflessione etico-filosofica è accompagnata dall'analisi di casi specifici che hanno fatto storia (come il caso Clinton-Lewinsky) e dall'osservazione minuta degli ultimi cambiamenti del mercato (Internet, il giornale breve, la stampa gratuita). Per questo, Morresi si avvale di una grande quantità di materiali teorici ma anche di un vastissimo repertorio di esempi tratti dalla stampa internazionale. Il suo libro si presenta perciò sia come un repertorio ricchissimo di documenti anche poco conosciuti, sia come un manuale per le giovani generazioni che vogliano avvicinarsi a una professione sempre più ambita e sempre più complessa.
Nel libro vengono confrontati e analizzati nella loro dinamica i valori, gli atteggiamenti, le motivazioni (soprattutto quella verso il "successo"), le aspettative e aspirazioni a breve e lungo termine di adulti e ragazzi, in un'indagine "multicriterio-multitecnica", che integra metodiche diverse, dall'analisi qualitativa alle statistiche multidimensionali esplorative. Ne emerge un quadro complesso, in cui aspirazioni ed aspettative di figli e genitori si sviluppano indipendentemente dalle effettive capacità dei ragazzi, senza sostanziali differenze per tipo di studi.
Se la rivoluzione dei big data ha un genio che la presiede, questi è certamente Alex Pentland. In anni di esperimenti innovativi ha distillato scoperte che oggi spalancano le porte di un campo scientifico completamente nuovo: la fisica sociale. La fisica sociale si occupa del flusso delle idee e di come le reti sociali le diffondano e le trasformino in comportamenti. Finora le ricerche dei sociologi sono dipese da set di dati limitati e da indagini che ci dicono ciò che le persone dichiarano circa i propri pensieri e comportamenti, piuttosto che ciò che veramente pensano e fanno. Siamo rimasti ancorati all'uso di categorie quali le classi sociali o il mercato. In realtà, gli esseri umani rispondono in modo molto più potente a stimoli sociali che implichino la gratificazione degli altri e rafforzino i legami, invece che a stimoli che implichino solo il loro proprio interesse economico. Pentland conduce i lettori oltre la soglia della più importante rivoluzione nello studio del comportamento sociale, verso un modo completamente nuovo di guardare alla vita stessa. Prefazione di Filippo Barbera, postfazione di Cosimo Accoto.
La Classificazione Diagnostica 0-3 ha introdotto e sistematizzato una metodologia di approccio alla diagnosi che fosse funzionale alla formulazione dei progetti terapeutici e al monitoraggio dell'evoluzione clinica dei disturbi. L'organizzazione pluriassiale del sistema di classificazione ha consentito la compilazione di profili funzionali che, a partire dalla definizione dei disturbi clinici (ASSE I), considerano la fluttuazione dei livelli di funzionamento emotivo (ASSE V), le vulnerabilità organiche (ASSE III), la qualità delle relazioni (ASSE II), e gli eventi che possono temporaneamente o in modo cronico indebolire l'ambiente di crescita (ASSE IV). Tali profili funzionali, rispetto alla semplice diagnosi in Asse I, arricchiscono le possibilità di comprensione dei disturbi. Nella nuova CD:03R vengono introdotte nuove rating scale e checklist che permettono al clinico una maggiore precisione nella valutazione dei vari assi e in particolare del profilo funzionale che è una caratteristica specifica della classificazione.
Il libro raccoglie la testimonianza di un gruppo di insegnanti di una scuola statale Montessori riguardo a: organizzazione degli spazi e delle attività educative, ruolo dell'insegnante, lavoro dei bambini, verifica e valutazione.
Il libro illustra la vita educativa in un nido Montessori con particolare attenzione allo sviluppo del bambino (conquista dell'indipendenza, relazioni, ecc.), all'organizzazione dell'ambiente e delle attività educative (gioco euristico, cestino dei tesori, materiali sensoriali Montessori), al ruolo dell'educatore.