
L'opera contiene tutte le principali norme di diritto ecclesiastico. Fra gli argomenti affrontati si segnalano: Adozione e infanzia, Anagrafe, Assistenza religiosa negli istituti di prevenzione e pena, Beni culturali, Beni demaniali, Delitti contro e le confessioni religiose, Ministri di culto, Obiezione di coscienza, Ospedali, Previdenza per il clero e i religiosi. Aggiornato con tutte le ultime novità normative.
Era la metà degli anni sessanta quando due psicologi, Mary Ainsworth e John Bowlby, incominciarono a lavorare sulle interazioni sociali tra madre e bambino, abbozzando per la prima volta quella che sarebbe diventata la "teoria dell'attaccamento". Dopo quasi mezzo secolo, questa teoria è oggi il fulcro di molti approcci psicoterapeutici e ha colto un obiettivo rimasto per parecchi anni utopistico: quello di conciliare scuole e indirizzi in partenza molto differenti. Il libro curato da Luigi Onnis muove da una prospettiva innovativa e offre un aggiornamento completo e all'avanguardia, consentendo al lettore di osservare le diverse psicoterapie proprio dal punto di vista unificante dell'attaccamento. Il volume mette in luce i complessi rapporti che legano psiche e soma, mondo interno e mondo esterno, relazioni rappresentate e relazioni reali, individuo e sistema interpersonale di appartenenza. Luigi Onnis fornisce uno strumento indispensabile a studenti e studiosi interessati ad approfondire i punti di contatto tra questi diversi aspetti, specifici ma interagenti, autonomi ma complementari, della nostra realtà umana.
Il volume analizza argomenti di diritto romano.
Il progetto di questo manuale è di offrire, in un unico volume, gli elementi fondamentali del diritto pubblico italiano e le nozioni specialistiche relative al sistema dei servizi alla persona. Il lettore potrà ricavare una conoscenza sia del contesto istituzionale e amministrativo generale, sia dell'ordinamento di settore in un percorso unitario che si pone in linea con la struttura di molti corsi universitari (e di tante prove concorsuali) che, pur non essendo specificamente dedicati ai profili giuridici, richiedono una buona conoscenza anche di questi elementi. Il testo è stato concepito assumendo il punto di vista di chi, per motivi di studio o professionali, voglia arrivare non solo a comprendere l'impianto normativo e giurisprudenziale della materia nella sua declinazione teorica, ma anche interpretare in modo concreto le regole e i limiti che, quotidianamente, danno forma al lavoro in questi ambiti. La parte generale sfrutta l'impianto dell'ormai collaudato Diritto pubblico, di R. Bin e G. Pitruzzella, giunto già alla XII edizione, di cui utilizza l'impostazione e i lineamenti fondamentali, ma alleggerendone le parti più strettamente tecnico-giuridiche ed è integrata con una ricostruzione del tutto originale dei tratti fondamentali della legislazione in materia socio-sanitaria e dei principi costituzionali che la ispirano, approfondendo, sia per la sanità che per il sistema di welfare, i modelli, le strutture, le prestazioni e le responsabilità degli operatori.
L'opera, in quattro volumi, coniuga la ricostruzione del sistema del processo civile, nei vari modelli di tutela giurisdizionale in cui si articola, con le applicazioni concrete dei principi per la soluzione delle problematiche che la vita del diritto e del processo propone.
Tutto ciò che è possibile oggi, in seguito al progresso inarrestabile della scienza e della tecnologia, è anche eticamente lecito? Non è semplice rispondere a questa domanda, fondamentale per la bioetica. Il volume ricostruisce la storia della bioetica e della sua interazione con il biodiritto e la biopolitica, delinea in modo critico gli orizzonti teorici e le categorie concettuali per interpretare i principali problemi bioetici, articolandoli alla luce delle più recenti acquisizioni tecno-scientifiche. Sono affrontate anche le dimensioni della bioetica sociale, interculturale, non umana e post-umana. L'antologia raccoglie i principali riferimenti normativi sul piano della legislazione e giurisprudenza, nazionale ed internazionale.
Nell'affrontare la deontologia della professione di psicologo occorre prima di tutto ricordare che in questa professione, come in nessun'altra, la deontologia è costitutiva della competenza: in psicologia il principale strumento di intervento è la qualità della relazione con i soggetti assistiti, e dunque anche una semplice trascuratezza degli aspetti deontologici della relazione produce per definizione un intervento incompetente. Per questa ragione la deontologia della professione di psicologo si presenta come un sistema a più dimensioni, nel quale convergono elementi di etica, di diritto e di teoria della tecnica; e addentrandosi ancora più in profondità in queste aree tematiche, ci si trova confrontati con elementi di antropologia simbolica (come si forma un criterio diffuso nella comunità professionale, che diventa una prassi corrente prima ancora di essere codificato?); di semiotica (come un criterio, sia esso imposto dall'alto o spontaneamente condiviso, diventa regola scritta?); di psicologia del senso comune (come viene recepita dai professionisti la regola nelle applicazioni concrete?). Certamente la deontologia risponde a una epistemologia della complessità, e sarebbe ingenuo e fuorviante affrontarla secondo modelli lineari. Per questo l'Atlante è stato immaginato secondo una modalità espositiva che integra alla scrittura testuale anche schemi grafici, mappe concettuali e immagini iconiche: queste ultime quale aiuto alla comprensione e supporto alla memorizzazione.
Il volume è strutturato in sei parti: la prima analizza le caratteristiche della professione, i requisiti per il suo esercizio, le aree di intervento, il Codice deontologico; la parte seconda si occupa della relazione d'aiuto, delle caratteristiche e delle fasi del processo d'aiuto, delle competenze specialistiche della professione; la parte terza analizza le tipologie di welfare state, i diversi aspetti della legislazione sociale, l'evoluzione dei sistemi sanitari in Italia, gli strumenti della pianificazione sanitaria, il sistema dell'assistenza sociale, gli enti del Terzo settore; la parte quarta riguarda le misure di contrasto alla povertà, le politiche sociali a favore dei disabili, delle famiglie e dei minori, degli immigrati, degli anziani, delle persone affette da disagio psichico, delle persone con problemi di dipendenza; la parte quinta è dedicata ad argomenti di Psicologia e Sociologia; la parte sesta propone l'analisi di cinquanta casi pratici raggruppati per tipologia di utenza.
La riflessione sulla tecnica caratterizza diversi orientamenti filosofici contemporanei. Alcuni denunciano l'approdo a un esito negativo segnato dal fatto che i bisogni umani sono stati subordinati alla razionalità strumentale. Altri cercano di avviare una riflessione critica sulla tecnica che individui i confini entro cui il suo funzionamento dovrebbe essere collocato e ponderi il significato da assegnarle nell'esperienza individuale e nelle relazioni. Dato che le tecnologie presentano potenzialità e rischi, esse richiedono, oltre alla messa in campo di una fenomenologia problematizzante, un impegno di comprensione tale da cogliere e valutare il ruolo che esse hanno nella definizione di un'umanità in cui la tecnica viene percepita come sua dimensione costitutiva. Gli studi qui ospitati provano a suggerire una efficace criteriologia in grado di orientare il giudizio sulle tecniche, in modo che la loro valorizzazione vada di pari passo con il rispetto della dignità di essere e di agire dell'umano. Presentazione di Francesco Totaro
Annuario di filosofia e teologia fondato da Italo Mancini nel 1981.