
Il volume nasce da un'esperienza ventennale nei corsi universitari di Italiano per la comunicazione e affianca alla teoria vari esempi ed esercizi tratti da contesti lavorativi reali. La prima sezione affina le capacità di base: appunti, lettura veloce, riassunto, rielaborazione, riscrittura, correzione di bozze e stesura di liste. La seconda illustra i testi più comuni in ambito lavorativo: corrispondenza e altri testi brevi (lettera, curriculum vitae, e-mail); prosa divulgativa (dépliant e opuscolo), funzionale (abstract, report, relazione e verbale), giornalistica (giornali, radio, tv e Internet) e scientifica (saggio, tesina e tesi); materiali di un ufficio stampa (comunicato e cartella stampa); comunicazione per il web (ipertesto, sito istituzionale, newsletter, blog e principali social network). Corredato di prontuari pratici e di una ricca bibliografia, si rivolge a studenti universitari e professionisti desiderosi di migliorare la propria scrittura.
La notizia, come concetto, non cambia nel tempo. Cambia la modalità della sua raccolta e diffusione. Il medium siamo noi indica che il medium non è più il messaggio, o, meglio, non è più solo il messaggio. Medium è chiunque abbia un cellulare e sia iscritto a una rete sociale, con cui può essere diffusore della notizia. Novità devastante per i mediatori di massa, scalzati dal loro posto chiave nel villaggio globale. Più democrazia per tutti, ma anche enorme pericolo. Per chi vuole essere giornalista questo significa che non è possibile improvvisare, più che mai è necessario studiare, combinando curiosità e rigore. Bisogna imparare un metodo ed essere capaci di apprendere da chi ha fatto più strada, affinando le tecniche e districandosi tra generi e norme, tra regole antiche e strumenti nuovi. Il libro è scritto in collaborazione con Francesco Monti e Tommaso Romanin.
L'enorme ricchezza del Novecento spagnolo viene proposta in questo volume attraverso un quadro articolato dei movimenti estetici, delle opere e degli autori, con rimandi ai principali eventi storici. Il testo riscostruisce e illustra i gruppi generazionali che hanno scandito la vita letteraria della Spagna.
La ricerca sul campo in educazione è oggetto di discussione metodologica ed epistemologica. Quali sono le possibilità e i limiti della ricerca empirico-sperimentale nell'affrontare la descrizione e la classificazione di eventi educativi nella scuola e in altre situazioni di vita quotidiana significative dal punto di vista psicopedagogico? Quali rapporti esistono tra l'analisi di tali situazioni e la definizione e il controllo dell'intervento educativo? Il volume dà conto del dibattito in corso e analizza i metodi qualitativi di indagine e di intervento: l'intervista, l'osservazione, le procedure di ricerca-azione. Un testo che si rivolge a docenti e studenti, unendo alla trattazione teorica dell'argomento un'ampia rassegna degli strumenti e dei metodi sperimentali di questo nuovo campo di ricerca della pedagogia.
Tutti hanno necessità di ricevere cura e di avere cura. L'essere umano ha bisogno di essere oggetto di pratiche di cura - piano della passività - perché è il ricevere cura a partire dalla nascita la condizione necessaria affinché si dischiudano le stesse possibilità di vita. E allo stesso tempo ha bisogno di essere soggetto di pratiche di cura - piano, dell'attività - ovvero di avere cura di sé, degli altri e del mondo per costruire significato nella sua esistenza. Caratteristica di questo libro è di connettere le radici filosofiche del concetto di cura con i problemi delle pratiche di cura. Particolare attenzione è rivolta alla cura nell'ambito della pratica educativa.
La storia del giornalismo è la storia di una professione: la storia di uomini e donne che hanno dato vita a un nuovo mestiere, lo hanno reso autonomo da altre figure lavorative, lo hanno fatto crescere in complessità e potere sociale. Da molto tempo gli effetti di questo processo plurisecolare sono davanti agli occhi di tutti: il potere incarnato dal sistema dell'informazione è oggetto di una costante discussione civile che lo esalta o lo demonizza a seconda delle circostanze. Il panorama tracciato da Gozzini restituisce l'identità complessa e plurale della stampa che è, nello stesso tempo, libertà e diritto, industria culturale e monopolio privato, tecnologia complessa e strumento per creare consenso. Le vicende dei diversi giornalismi nazionali dalle prime gazzette degli imperatori cinesi a Internet - vengono raffrontate tra loro per mettere in evidenza analogie e differenze, ritardi e anticipazioni, modelli e imitazioni. Questa nuova edizione è arricchita dal quadro delle più recenti trasformazioni del mondo della notizia, tra la crisi della carta stampata e le rivoluzionarie modalità di informazione condivisa del web 2.0, che hanno portato alla nascita di nuove prospettive e professionalità.
Mai come oggi la psicoanalisi ha avvertito l'esigenza di una riflessione sulla propria identità e il proprio futuro. A oltre cent'anni dai Saggi sull'isteria di Freud (1895), che si possono considerare l'atto di fondazione di questa disciplina, enorme è la distanza che la separa dalla sua origine, sia sul piano della teoria, dove l'iniziale paradigma unitario si è frammentato in una pluralità di prospettive, sia sul piano della pratica terapeutica.
Di fronte a questa situazione di incertezza Silvia Vegetti Finzi si è proposta di ricostruire da un punto di vista storico e critico i molteplici percorsi della psicoanalisi e i problemi terapeutici, culturali e sociali che essa ha affrontato e diversamente risolto, restituendo respiro critico e prospettiva unitaria al dibattito intorno a questa disciplina.
Silvia Vegetti Finzi ha insegnato psicologia dinamica all'Università di Pavia e svolto attività psicoterapeutica per problemi della famiglia e del bambino. Collabora al Corriere della Sera e alle maggiori riviste femminili

