
I disturbi di lettura e scrittura in età evolutiva rappresentano una notevole fonte di problemi in ambito scolastico e richiedono l'intervento di diverse figure professionali (psicologi, logopedisti, insegnanti). La valutazione dei disturbi è una fase cruciale per orientare tutti gli interventi successivi. Il volume intende presentare gli strumenti per la valutazione disponibili oggi in Italia, collocandoli nella cornice teorica in cui sono stati sviluppati e accompagnandone la presentazione con alcuni casi esemplificativi. L'obiettivo è quello di fornire una visione unitaria che aiuti gli operatori a trovare lo strumento che risulta più mirato per i propri obiettivi di valutazione.
Partendo da riflessioni sul ruolo della manualità e dell'espressività nella vita dell'uomo, ci si interroga su quanto la scuola sappia accogliere questo aspetto essenziale della cultura dell'umanità, per formare persone che sappiano gioire, crescere e apprendere attraverso l'esperienza delle loro mani. In appendice, si trova una proposta di trenta attività "da laboratorio" con coefficiente di difficoltà diverso, ma adeguate per bambini di 7, 8 anni. Tutte quante richiedono materiali ed attrezzature alla portata di un laboratorio scolastico e possono essere eseguite e completate in un'unica seduta così da consentire al bambino di veder concluso il suo oggetto alla fine di ciascun laboratorio.
Il libro, rivolto a tutti gli operatori sociali ed in particolare agli educatori, è diviso in una parte teorica e una pratica. Nella prima parte oltre ad analizzare il significato del lavorare per progetti sarà proposto un modello di costruzione di un progetto, prendendone in esame tutte le fasi. Nella seconda parte gli autori analizzeranno alcuni progetti scritti da educatori per esemplificare, con la pratica operativa, quanto teorizzato nella parte teorica. Il libro è rivolto sia a studenti del corso di laurea per educatori e di scienze della formazione, sia a operatori in servizio.
Nel lavoro sociale il colloquio è uno strumento semplice e ad ampio raggio di azione. Rischia però di essere dato eccessivamente per scontato, ignorandone i vincoli e le potenzialità. Da qui la scelta per questo volume di un taglio essenzialmente operativo che, sebbene fondato sul rigore teorico-metodologico, cerca di non sfuggire alla questione chiave: "come si fa un colloquio?". Il testo si rivolge a chi è interessato ad approfondire il colloquio nelle sue differenti prospettive teoriche, metodologiche e applicative. Il diffuso collegamento con la casistica consente infatti di osservare lo strumento-colloquio al lavoro e di apprendere le coordinate teorico-metodologiche a partire dalle esperienze sul campo.
Troppo spesso la formazione scientifica viene limitata ad una dimensione teorica, facendo riferimento a nozioni e definizioni astratte, e rischiando di privare i ragazzi dell'attività stessa nella quale si può mobilitare tutto il loro potenziale intellettivo e creativo. Il libro propone delle concrete attività sperimentali (manuali, costruttive, di ricerca) per aiutare i ragazzi a forgiare le proprie conoscenze scientifiche, a partire da processi di cui essi sono il motore, proprio perché la comprensione dei fenomeni scientifici passa anche attraverso l'esperienza e la progettualità.

