
A venticinque anni dall'uscita di un testo che forniva per la prima volta uno sguardo complessivo sull'italiano contemporaneo e le sue varietà secondo una prospettiva sociolinguistica, ne viene ora presentata una revisione aggiornata che tiene conto del notevole incremento delle conoscenze accumulatesi sul tema durante un quarto di secolo. La nuova edizione mantiene l'articolazione complessiva e tutto il testo dell'edizione originale, eliminandovi alcuni errori e dettagli marginali e migliorandone singole formulazioni. A ogni capitolo è stato aggiunto un nuovo sotto capitolo dedicato a un aggiornamento contenutistico e bibliografico degli snodi principali dei temi toccati.
Che cosa distingue l'italiano sciolto e spregiudicato della tv di oggi dall'italiano sobrio e garbato della tv delle origini? Quali strumenti ha lo spettatore per riconoscere nella selva di programmi televisivi un linguaggio da far proprio? La televisione "fu" buona ed "è" cattiva maestra di lingua? Questo libro intende offrire un contributo alla conoscenza descrittiva dell'italiano trasmesso per televisione e delle sue differenti varietà di parlato
L'argomento di questo libro è la scenografia e più in generale il "luogo teatrale" ovvero, con le parole di Jean Jacquot, quello spazio, talora edificio specializzato, in cui "dei testi letterari, il dramma, diventano composizione di gesti e movimenti su una scena, acquisendo un significato, divenendo fonte di giudizi e di emozioni". Il testo delinea una storia delle forme e delle teorie dello spazio scenico nello spettacolo attraverso gli snodi essenziali, con una metodologia che si avvale, oltre che dei tradizionali riferimenti bibliografici e iconografici, del continuo ausilio di documenti, testimonianze e trattati imprescindibili e di rimandi a siti internet che suggeriscono un'integrazione fra libro e web. La nuova edizione, più estesa e completa, include i teatri d'Asia e due ampi capitoli sulla storia dell'arte scenografica italiana nell'ultimo secolo.
Dal "mostro" del mondo greco-romano alla teratologia ottocentesca, dalle pedagogie speciali sviluppatesi a partire dal Seicento agli stermini della Germania nazista, la disabilità fa parte da sempre della storia del genere umano. Nel libro se ne ricostruisce l'articolato percorso storico fino a segnalare il rischio che la crisi dello Stato sociale ci riporti oggi a un "welfare caritatevole" noncurante dei diritti e si registra, al contempo, l'attuale protagonismo di persone e associazioni.
A cosa serve la comunicazione organizzativa? È fondamentale per l'organizzazione? Che cosa comunica? Come l'hanno cambiata le innovazioni tecnologiche? Si può essere contro la comunicazione organizzativa? Nel rispondere a questi interrogativi, il testo illustra con ricerche empiriche, film e romanzi come non si possa lavorare senza comunicare e invita a una comprensione critica dei suoi innumerevoli volti.
La pubblicità ha una storia affascinante. Una storia che ha contrassegnato gli Stati Uniti del Novecento, dall'età dei commessi viaggiatori e degli imbonitori da fiera a quella del consumo diffuso, dei mass media, delle agenzie pubblicitarie. Il libro ripercorre questa storia e il lavoro di uomini e donne impegnati a persuadere i loro simili a consumare. Mostra come il commercio abbia avuto e abbia più "anime". E come la pubblicità sia stata e sia una sfida continua, materiale e simbolica, tra imprese, pubblicitari, media e consumatori.
Il manuale costituisce la prima trattazione organica della psicologia giuridica minorile, un'area di particolare rilievo negli studi di psicologia giuridica, cui corrispondono una consolidata tradizione di confronto fra diritto e psicologia e lo sviluppo di competenze professionali orientate in chiave interdisciplinare. Tali aspetti informano i diversi argomenti che vengono affrontati sotto il profilo scientifico, dell'evoluzione normativa, delle implicazioni per l'intervento. Il volume è articolato in cinque parti: lineamenti teorici e aree di ricerca, norme di indirizzo, famiglie in difficoltà e contesti di accoglienza, maltrattamento e abuso sessuale, devianze giovanili. Il quadro delineato evidenzia i risultati della cooperazione fra diritto e psicologia, fra ricerca scientifica, contesti istituzionali e pratiche professionali nei diversi ambiti in cui la norma interviene a regolare situazioni e rapporti che coinvolgono persone minorenni.
Vale la pena insegnare la filosofia a scuola? Sulla base di quali ragioni? Spesso si ritiene che non sia necessario rispondere a queste domande, dando per scontato che la filosofia vada insegnata agli studenti che frequentano gli ultimi tre anni dei licei. Nel momento in cui la didattica della filosofia è chiamata a rinnovarsi, viene qui proposto agli insegnanti, ai formatori e agli studenti un itinerario per ripensare la presenza della filosofia nei piani di studio secondari e, allo stesso tempo, per impostare una innovativa pratica di insegnamento.
Nato in Germania, sviluppatosi per gemmazione dalla oscura biografia di un personaggio storico alla quale si sono sovrapposte saghe popolari e leggende, dalla Riforma luterana alla Seconda guerra mondiale, fino all'epoca della multimedialità, il mito di Faust attraversa la storia della cultura occidentale. La disperata ricerca del piacere, della conoscenza assoluta, di ciò che per l'uomo è inattingibile mediante un patto con le potenze oscure ha trovato nelle diverse discipline artistiche forme e modi di espressione peculiari della modernità e della postmodernità. Il volume ne ripercorre le tappe fondamentali sulla base dei temi chiave del mito faustiano e della rappresentazione che ne hanno dato grandi scrittori, musicisti e registi da Goethe a Thomas Mann, a Gounod, Murnau e Sokurov.
Che cosa si intende esattamente con il termine "intertestualità", da tempo al centro del dibattito degli studi di teoria della letteratura e delle letterature comparate? Come avviene il richiamo da un testo all'altro? Perché e in che modo gli autori si citano, più o meno esplicitamente? Può da una singola opera nascere un genere letterario? Attraverso una serie di esemplificazioni testuali, il libro chiarisce tale concetto e alcuni dei suoi principali sviluppi e delle sue elaborazioni teoriche.
Negli ultimi decenni, la psicologia dell'educazione ha visto un interessante sviluppo sia a livello teorico, sia sul piano applicativo. Il volume, partendo da una rivisitazione di temi e approcci tradizionali, offre un resoconto ampio e sistematizzato delle più recenti concettualizzazioni e delle varie interconnessioni con discipline attigue, delineando così anche possibili sviluppi della ricerca nel settore. L'articolazione del testo in tre parti una teorica, una metodologica e una relativa agli sviluppi futuri della disciplina - lo rende adatto sia per corsi di laurea di base e specialistici, sia per chiunque si occupi di processi di apprendimento/insegnamento in contesti scolastici, formativi, professionali ed informali.
Chi ascolta la radio? Come è cambiato il suo pubblico? Perché tutte le emittenti trasmettono Adele? Che cosa significa fare la radio ai tempi di Facebook? Nel rispondere a queste domande, il volume disegna una mappa del paesaggio radiofonico italiano nell'epoca della società in rete, avvalendosi di 1146 ore di radio analizzate nel dettaglio, dai formati dell'informazione a quelli dell'intrattenimento musicale pop e classico. Viene così offerta una panoramica del presente e del futuro prossimo della radiofonia italiana che prende in esame i generi attuali, lo stato di salute del mercato pubblico e privato, la radiofonia comunitaria e quella delle università, il cambiamento del valore dell'audience, l'incrocio con i social media, le nuove tecnologie digitali all'orizzonte, il futuro degli archivi sonori storici, i nuovi servizi di distribuzione della musica che stanno scalzando il primato della radio come medium musicale. Gli autori, studiosi e professionisti della radio, ci restituiscono l'immagine di un mezzo nel guado tra l'epoca del broadcasting e quella del networking.

