
L'edificazione di un unico Stato liberale nazionale italiano, l'importante contributo del pensiero cattolico liberale.
L'uomo della strada è disorientato di fronte al problema dei cambiamenti climatici. I mass media, infatti, lo bersagliano con messaggi contrastanti da "la fine del mondo è vicina" a "in realtà non sta succedendo niente". Per fare chiarezza, proponiamo un testo divulgativo e rigoroso nello stesso tempo. Per introdurre anche il lettore non familiare con le scienze alla comprensione delle complesse relazioni che legano i vari elementi del "Sistema Terra" e per permettere di farsi un'idea della scienza, dei suoi limiti e dei suoi successi.
La Terra è la nostra casa e dobbiamo tenercela stretta: non abbiamo un pianeta B. Questo libro è una guida - un po' seria e un po' spiritosa, ma sempre rigorosa e aggiornata - per orientarsi tra la crisi ambientale e le sue cause.
Un manuale per diventare buoni compagni di viaggio di chi cresce. A partire dalla saga di Harry Potter il libro presenta spunti di riflessione per genitori, insegnanti e tutti gli educatori che, attraverso idee e comportamenti, possono incidere sulla vita dei più piccoli. Se "La più grande delle magie. Dalla saga di Harry Potter un aiuto per realizzare chi siamo veramente" rappresenta un itinerario di crescita per aiutare i ragazzi (e non solo) a comprendere come dar forma alla propria identità, con questo Manuale viene offerto agli educatori uno strumento per accompagnare quel percorso, attraverso una lettura in chiave psico-pedagogica di alcuni personaggi, così come sono narrati nel corso dei 7 libri usciti dalla penna di J.K. Rowling.
Il rapporto tra Stato e Chiesa, tra politica e mondo cattolico attraversa come un fil rouge la storia dell'Italia dall'unità (1861) ad oggi. Una storia ora di netta separazione, ora di avvicinamento e di impegno diretto. Un percorso storico che va dal "Non expedit" di Pio IX (1868) - con il quale la Chiesa invitava i cattolici all'astensione dalla vita politica italiana alla Rerum novarum di Leone XIII attenta ai problemi sociali e politici. Il volume porge un contributo importante al dibattito in corso attraverso l'esame del pensiero di Antonio Rosmini, Giuseppe Toniolo, Romolo Murri, Don Luigi Sturzo e la nascita del Partito Popolare: interclassista, non conservatore, democratico, cristiano, ma non confessionale per arrivare a De Gasperi con la DC e l'apporto fondamentale al processo di unificazione europea.
Una nuova traduzione italiana del testo che segna l'apice e l'origine del pensiero sociale della Chiesa. L'opera affronta le questioni del giusto salario, dell'ingordigia della borghesia, dell'erosione della morale causata dal trionfo dell'egoismo rapace, con straordinarie capacità di analisi. In essa non si ferma sul terreno morale ma polemizza con il pensiero liberale e con quello socialista, misurando le insufficienze e le ingiustizie propugnate dai loro programmi politici. La stessa "Rerum novarum", l'enciclica che inaugura la dottrina sociale della Chiesa, attingerà molte delle sue argomentazioni da tale scritto. Tradotto nelle principali lingue, pubblicato in italiano nel 1870, è ora edito in una nuova traduzione, emendata da fraintendimenti linguistici, più disinvolta nei riferimenti ideologici.
Il pensiero politico inglese del diciannovesimo secolo funge da caleidoscopio delle sfide storiche, delle dottrine politiche, delle idee filosofiche che contrassegnano la modernità. Negli autori rivisitati nel volume si riconoscono le trame principali dell'evoluzione del concetto di libertà nell'ordine politico. Affiorano con nitidezza i suoi pilastri teorici e storici: il senso del limite, la critica al costruttivismo politico, l'indipendenza e l'autonomia in relazione alla statolatria e al dispotismo. Il libro svela la singolarità del caso inglese nella complessa relazione esistente fra l'appartenenza ecclesiale e la visione politica. Le tensioni che attraversano le figure citate, da Edmund Burke a Daniel O'Connell, da John Henry Newman a Lord Acton, indicano la necessità di attivare quel meccanismo di comprensione profonda dei processi politici che non eludano la questione religiosa.
Una scuola italiana è un viaggio di scoperte e di positive sorprese all'interno di una scuola romana, la Carlo Pisacane, diventata nel 2010 'scuola-scandalo' perché la percentuale di bambini di origine straniera, nelle sue classi, supera l'80%. Nei mesi in cui il ministro dell'Istruzione proponeva di istituire il 'tetto massimo' del 30% per la presenza di scolari non italiani, animando i fantasmi della paura, dell'inquinamento delle tradizioni, del necessario 'contenimento' culturale dello straniero, i registi Giulio Cederna e Angelo Loy hanno voluto vedere e mostrare che cosa veramente accade alla Pisacane. Questo film restituisce con stile pulito e coinvolgente l'esito della loro ricerca: la scoperta di un ambiente percorso da una vivace riflessione pedagogica, e vivificato dagli sguardi, dall'amicizia, dal calore dei bambini che la frequentano. Cederna e Loy raccontano una scuola che è da anni simbolo d'integrazione tra le varie comunità e agente importante di conoscenza reciproca: valori fondamentali per l'equilibrio e lo sviluppo civile di un paese, che solo una politica stravolta ha trasformato in sintomi di pericolo, da sorvegliare e reprimere. Contiene quattro interviste (a una dirigente scolastica, una maestra, una coordinatrice e un genitore) sui temi della politica, della scuola, della convivenza.
Il volume raccoglie i materiali del corso di Tecniche espressive ed educazione all’immagine tenuto presso la Lumsa di Roma nel 2020-2021.
Attraverso un esame iconografico dettagliato delle fonti testuali e delle immagini concernenti le tematiche della Misericordia divina e della protezione dei fedeli (dalla Vergine della Misericordia alla Vergine del Soccorso sino a quella del Rosario; da san Martino e sant’Orsola al Cristo medico e farmacista; dal Figliol prodigo accolto dal padre misericordioso a Gesù come Divina Misericordia, ecc.) si ripercorrono le tappe della formazione di un ricco tessuto devozionale che ha accompagnato e confortato il mondo cristiano per molti secoli fino ad oggi. Lo studio termina con larghi excursus che recano al recupero degli imprevedibili sviluppi e delle ricadute che queste tematiche hanno assunto nel mondo contemporaneo (quali le iconografie dei fumetti superomistici).
Magris scopre Trieste, la sua città natia, solo durante gli anni di studio a Torino; è stata proprio quell'assenza dei luoghi che avevano marcato la sua infanzia, a generare in lui un vago senso di nostalgia che ha proiettato il suo sguardo verso un altrove imprecisabile. Come afferma lo stesso autore in "Utopia e disincanto", senza l'esperienza della frontiera non sarebbero nati molti dei suoi libri. Questo studio si propone di analizzare non solo il concetto di frontiera in uno dei maggiori esponenti della letteratura triestina contemporanea, ma anche le modalità con cui si manifesta e i costituenti sistemici che l'esperienza della frontiera irrora ed irraggia nel testo. A questa concreta realtà di frontiera si ricollegano un più generale senso di mancanza di confini e il conseguente desiderio di circoscrizioni chiare. "Danubio" è retto proprio dalla tensione tra l'urgenza dell'autocircoscrizione, dell'individualità, da un lato, e il desiderio di trascendere i limiti del proprio Io dall'altro. Alla "frontiera" di Magris la critica ha già dato ampio rilievo, soffermandosi soprattutto sull'esperienza delle frontiere triestine nel corso dei decenni; questo studio vuole invece riflettere particolarmente sulle implicazioni semantiche che ne derivano.