
Strumento fondamentale per lo psicologo, spesso i test psicologici sono utilizzati in modo inadeguato dal punto di vista sia teorico sia tecnico-pratico. Se la scelta del test adatto all'ambito di intervento è il primo passo per ottenere un risultato professionalmente valido, la sua corretta applicazione pratica è cruciale al fine di non inficiarne la validità e l'attendibilità dei risultati. Le esercitazioni pratiche proposte in questo volume introducono il lettore all'uso efficace dei test in psicologia: a partire da una serie di esercizi tratti dalla vita reale e di casi di studio vengono così chiarite le modalità di somministrazione, l'attribuzione dei punteggi, l'interpretazione dei risultati.
Invece di proporre la storia del pensiero organizzativo secondo una ricostruzione cronologica, necessariamente lunga e laboriosa, Bonazzi individua cinque aree tematiche o filoni di pensiero che nel loro insieme formano un quadro essenziale ma completo di quanto è stato detto in questo campo di studi. Oltre che informare, il volume riesce pienamente nell'intento di suggerire confronti, interpretazioni, connessioni con altre discipline, spunti per ragionare a tutto campo.
Il manuale è rivolto a quanti desiderino approfondire i più importanti e attuali argomenti in questo campo disciplinare. Ogni capitolo presenta l'interconnessione fra aspetti biologici e aspetti psicologici, fra ciò che comunemente si intende come neurologia dello sviluppo e componenti psichiche e ambientali, in modo da guidare il lettore dal momento della diagnosi a quello della terapia di ciascun disturbo con esordio in età evolutiva.
Questo volume fornisce una panoramica dei testi utilizzati nella valutazione psicologica attingendo non solo alla tradizione anglosassone ma anche, e sopratutto, ponendo attenzione agli strumenti prodotti in ambito italiano ed europeo. Accanto a una prima presentazione dei parametri fondamentali attraverso cui valutare la qualità degli strumenti, vengono poi descritte le diverse batterie di test, le loro caratteristiche metriche e gli ambiti di intervento in cui applicarle.
Il volume ricostruisce il lungo processo attraverso il quale si è costituita e affermata la lingua letteraria in Italia, dall'età di Dante, Petrarca e Boccaccio agli anni tra fine Ottocento e inizio Novecento. Nell'illustrare i momenti chiave di questa vicenda, l'autore insiste sulle forze culturali che hanno consentito alla lingua e alla letteratura di vivere e di contribuire a determinare un'identità che è tutt'ora libera dalle ipoteche etniche e localistiche risorgenti in vari paesi del mondo. Questa nuova edizione contiene miglioramenti consigliati dall'esperiernza dell'uso didattico e ritocchi dettati dall'esigenza di aggiornare l'informazione.
Nell'odierno "villaggio globale", fatto di parola, immagine, suono, evoluzione tecnologica, che ne è dell'italiano? Quali sono le strategie linguistiche che la comunicazione multimediale adotta nel parlato e nello scritto? Il volume si sofferma sugli usi dell'italiano che nel periodo recente hanno conosciuto la loro prima diffusione (attraverso Internet e la telefonia cellulare) o un significativo rinnovamento (come la lingua dei politici nella cosiddetta seconda Repubblica). Ma gli spunti sono molteplici: dal "cybertesto" dei videogiochi alla "lingua ipermedia" della nuova narrativa, dal gergo giovanile a quello aziendale, dalla lingua della pubblicità a quella dei fumetti e della fiction televisiva. Un frastagliato panorama dell'italiano contemporaneo, che l'autore delinea senza trascurare il confronto tra i fenomeni attuali e la storia (anche remota) della nostra lingua.
La ricerca in psicobiologia, in neuropsicologia e in neurofisiologia ha assistito in questi ultimi anni a un fiorire di nuove scoperte e alla nascita di nuovi modelli interpretativi delle basi fisiologiche dei processi psichici. La stessa materia è divenuta via via centrale in ogni insegnamento di Psicologia tanto che una approfondita conoscenza del comportamento e dei processi cognitivi e affettivi non può prescindere ora come ora dalle componenti biologiche, dalle strutture neuroanatomiche e dai meccanismi funzionali del cervello. Alla luce delle notevoli innovazioni, questo volume viene pertanto proposto in una nuova edizione aggiornata alle nuove scoperte in questo campo pur mantenendo le caratteristiche di completezza.
Tra il 1993 e il 2005 si è compiuta in Italia un'imponente riforma delle amministrazioni pubbliche statali. Nel tracciarne un bilancio questo volume adotta un approccio innovativo: non sono considerate solo le strategie di cambiamento enunciate negli atti normativi, ma sopratutto la misura in cui esse hanno trovato concreta realizzazione. L'indagine si concentra sul modo con cui le riforme sono state attuate, evidenzia la rilevanza di questo elemento sugli esiti del processo ed esamina le trasformazioni subite dalle riforme stesse nel periodo considerato (ripensamento degli obiettivi, cambiamento delle modalità d'azione). Questo tipo di analisi consente da un lato di valutare una fase già chiusa, dall'altro di riflettere sui fattori decisivi che, in prospettiva, possono rendere efficaci le riforme approvate sulla carta. Un libro destinato tanto agli osservatori quanto ai protagonisti del cambiamento all'interno della pubblica amministrazione.
L'Italia è un paese di eccezionale varietà linguistica, cui contribuiscono l'italiano standard (con le sue diverse colorazioni regionali), i dialetti e le minoranze linguistiche. Completano il quadro i dialetti parlati fuori della penisola, in aree prossime o, talvolta, in terre assai lontane. Questo libro descrive, secondo varie prospettive, la situazione del dialetto - con le sue qualificazioni più correnti: arcaico, schietto, locale, rustico, urbano -, ciò che si pensa del (proprio) dialetto, il rapporto con l'italiano e le sue varietà, le diverse forme di documentazione (vocabolari, grammatiche, atlanti linguistici), i gruppi dialettali. La nuova edizione è stata rivista sulla scorta dell'esperienza dell'uso didattico e contiene i necessari aggiornamenti bibliografici, così come aggiornato risulta anche l'apparato cartografico.
Questo volume offre una introduzione completa e aggiornata allo studio delle conoscenze psicologiche di base. La materia viene ripartita in cinque grandi aree tematiche (percezione e azione; memoria e apprendimento; linguaggio; emozione e motivazione; pensiero e intelligenza) e i diversi capitoli sono strutturati secondo uno schema comune, che assicura l'uniformità dell'esposizione e la coerenza dei contenuti: presentazione del tema, illustrazione delle ricerche fondamentali, indicazione dei problemi aperti e delle discussioni teoriche in corso, considerazioni conclusive. La trattazione integra gli sviluppi più recenti della ricerca psicologica nel più vasto panorama delle neuroscienze e delle scienze cognitive.
Come comunicano le persone sorde? Come acquisiscono una lingua dei segni? In che modo riescono ad imparare una lingua parlata a cui sono esposti in modo parziale? Questo volume fornisce gli strumenti per comprendere basi e meccanismi della comunicazione nell'ambito della sordità. Un testo che costituirà un ausilio prezioso sia per chi è coinvolto nell'insegnamento della Lingua dei Segni Italiana (LIS), sia per chi, a diverso titolo (operatori, insegnanti, responsabili di servizi sociali ecc.), si occupa dei temi relativi all'apprendimento e all'uso del linguaggio in rapporto alla sordità.
Costrutto tra i più importanti e utilizzati in psicologia, la motivazione ricorre in diversi ambiti di intervento: si parla ad esempio di motivazione alla psicoterapia, al cambiamento personale, all'apprendimento, al lavoro. Ma che cosa è la motivazione? Di quante e quali motivazioni si può parlare? Chi o che cosa può dare motivazione? Esistono deficit motivazionali specifici, diagnosticabili e su cui è possibile intervenire? Si può misurare la motivazione? In che modo possono essere colti gli stimoli o i bisogni che motivano il nostro agire? Il volume illustra gli strumenti con cui valutare la motivazione partendo dalla prospettiva secondo cui motivazione e calo di motivazione possono essere collocati a diversi livelli: dalla mancanza di interesse per l'attività alla convinzione di non farcela, dalla ridotta perseveranza all'idea che la situazione non possa essere modificata dal proprio comportamento. L'autore propone una serie di metodi e di scale di misura e, attraverso esempi pratici e studi di casi, ne illustra l'applicazione.

