
«L’utopia di oggi sarà la politica di domani»: con queste parole Emilio Sereni, allora ministro dell’Assistenza Post-bellica, interveniva al «Convegno per studi di assistenza sociale», tenutosi a Tremezzo nell’autunno del 1946, ben sintetizzandone lo spirito.
Nel fervido clima dell’immediato dopoguerra, un nutrito gruppo di politici, studiosi ed esperti italiani e stranieri, riunito sulle rive del lago di Como, discusse a lungo i problemi del welfare e la necessità di riorganizzare l’assistenza, come elemento necessario per la rinascita democratica del paese. Come sostenne nella sua relazione Maria Comandini – che insieme al marito Guido Calogero fu una delle animatrici del Convegno – «l’assistenza sociale è una diversa forma di esercizio e di creazione della democrazia, cioè dell’attitudine degli uomini a risolvere da sé i propri problemi e a conquistare, in un’armonia collettiva, più larghe libertà di vita e migliori opportunità d’azione». In quel quadro veniva a delinearsi il ruolo dell’assistente sociale come figura professionale in grado di contribuire all’affermazione di una maggiore giustizia sociale.
In questo volume sono raccolti saggi di storici, sociologi e assistenti sociali, che rievocano quel periodo e i contenuti del dibattito. Inoltre vengono ristampate le relazioni tenute al Convegno da Maria Comandini Calogero, Paolina Tarugi e Odile Vallin, le “pioniere” del servizio sociale italiano, di cui vengono ricostruite le vicende biografiche, attraverso documenti di archivio anche inediti e ricordi di familiari e collaboratori.
Oltre 20.000 voci e 60.000 significati; La lingua italiana contemporanea; Esempi, modi di dire, indicazioni d'uso; Dizionario Visuale per il viaggiatore; Ebook compreso nel prezzo; Particolarità e irregolarità grammaticali; Indicazioni del registro espressivo; Neologismi, termini tecnici, scientifici e letterari; Grammatica completa: morfologia, fonetica, sillabazione, ortografia, interpunzione; analisi del periodo e sintassi; Tavole dei verbi irregolari.
La ricerca psicopedagogica di matrice cognitivista di questi ultimi decenni ha concettualizzato l'apprendimento scolastico come processo in cui l'allievo elabora attivamente la conoscenza. Questa concezione appare tuttora valida, ma studi recenti mostrano l'esigenza di ampliarla e integrarla. Da un lato, si sottolinea la dimensione affettivo-motivazionale dell'attività cognitiva, non abbastanza considerata dall'approccio di information processing; dall'altro, la prospettiva socioculturale, influenzata dalle ricerche interculturali e dal pensiero di Vygotskij, afferma polemicamente che l'attività cognitiva non si svolge solo "nella testa" dell'individuo, ma nei contesti di interazione sociale.
Un testo essenziale per comprendere il linguaggio cinematografico in tutte le sue componenti: dalla sceneggiatura al racconto, dal punto di vista della macchina da presa a quello dei personaggi, dal fuori campo ai movimenti di macchina, dal montaggio al rapporto fra suono e immagine, con ampie analisi di scene e sequenze tratte da film che appartengono a diversi momenti della storia del cinema, a differenti generi, stili e autori. Questo volume risponde efficacemente alla richiesta di una fruizione più consapevole dell'immagine, prendendo in esame gli elementi costitutivi del cinema, che è alla base di quella più generale comunicazione audiovisiva dominante la società contemporanea.
La lingua è un elemento fondamentale della cultura e della società. Cinquantanni di ricerche sociolinguistiche hanno permesso di conoscere, in modo sempre più approfondito, le interazioni tra lingua e società: attraverso l'analisi del linguaggio è, infatti, possibile addentrarsi nella complessità della struttura sociale, nelle sue dinamiche e nei suoi conflitti. Una sociolinguistica orientata in senso antropologico, come quella proposta in questo libro fondamentale da Giorgio Cardona, ci permette di comprendere appieno gli aspetti sociali, culturali e ideologici dell'uso del linguaggio, di scoprire come, operando sottili azioni di rielaborazione del linguaggio, diventi addirittura possibile intervenire sui rapporti tra individui, e come ogni cambiamento culturale si rifletta direttamente sul linguaggio e lo trasformi. Introduzione alla sociolinguistica è, quindi, il punto di partenza necessario per comprendere come la lingua, specchio della società che la crea, agisca a sua volta tanto prepotentemente su di essa da arrivare ad essere la sua spina dorsale.
La ricerca psicoanalitica non solo ha definitivamente evidenziato il ruolo centrale dei fattori emotivo-affettivi nella determinazione delle varie forme del comportamento umano, individuale e sociale, ma ha anche mostrato quali sono le problematiche profonde presenti nei rapporti interpersonali e di conseguenza nei vari lavori di aiuto. In che cosa consista questo specifico angolo visuale, come contribuisca a costruire un modo di osservare e pensare di tipo psicodinamico e, soprattutto, quale contributo la conoscenza psicoanalitica possa fornire alla formazione e allo sviluppo di capacità relazionali nello psicologo e nei lavori ad alto tasso di relazionalità sono gli interrogativi ai quali questo libro risponde in maniera chiara ed esaustiva. Per farlo Giorgio Blandino mostra, attraverso la illustrazione di vari paradigmi psicoanalitici (tra quelli più importanti e interessanti per la descrizione delle dinamiche profonde che intervengono nel lavoro psicologico) cosa significa e quali implicazioni operative comporta ragionare in termini di psicologia come funzione della mente. Un'opera destinata, dunque, non solo ai professionisti dell'aiuto e agli studenti di psicologia ma anche a tutti coloro che sono interessati a riflettere sulle possibilità applicative, sociali e politiche, della psicologia.

