
Un caleidoscopio di "maschere", di personaggi straordinari, cupi e tragicomici, irregolari e paradossali, sempre ferocemente ostinati ad andare oltre la barriera invisibile che separa l'essere umano dai suoi simili. Un'opera che vale da atlante dell'animo umano, il tentativo titanico di fare una mappatura di tutto ciò che appartiene all'uomo, del nobile e dell'ignobile, del misero e del sublime, della crisi e di quel "ridere piangendo" che lo scrittore siciliano si impegnò per tutta la vita a studiare e a raccontare.
È difficile, nella produzione di Jean-Jacques Rousseau, separare le opere di narrativa da quelle di saggistica, la riflessione politica da quella pedagogica, la filosofia dall'autobiografia. Tutte sono percorse dagli stessi temi, in ognuna di esse Rousseau è insieme autore, personaggio, pensatore, narratore. In bilico tra romanzo di formazione e trattato di pedagogia, "Emilio o dell'educazione" si colloca esattamente in questa zona di intersezione. A una trama complessa e seducente si sovrappone una teoria dell'educazione altrettanto affascinante, e i due livelli rinviano continuamente l'uno all'altro, in un'armonia capace di coinvolgere il lettore anche sugli argomenti più complessi. Trattato sull'educazione suddiviso in quattro parti, ognuna corrispondente a una diversa fase della crescita del fanciullo, Emilio resta ancora oggi una pietra miliare nella riflessione relativa a che cosa vuoi dire occuparsi della formazione di un giovane.
"La verità vuole la maschera", diceva Nietzsche. E una maschera appunto indossò monsignor Giovanni Della Casa, quando decise di porre alcune sue riflessioni circa la convivenza civile sulle labbra di un vecchio che si proclama ripetutamente alquanto ignorante. È la sua voce che ci accompagna durante tutta la lettura del Galateo: ed è una voce che mette alla berlina maleducazione e bizzarria inanellando esempi spassosi, che propone norme di comportamento e di conversazione ma confessa anche di non averle sempre rispettate, che si spinge con dissimulata malizia fino a criticare il linguaggio dantesco con il tono di chi si affida, nel giudicare, quasi soltanto all'esperienza vissuta. Una prosa classicamente misurata, una voce confidente: un "trattatello" intessuto di raffinata sapienza umanistica e insieme un'opera che è stata subito accolta con straordinario favore, fin dal suo primo apparire, da un ampio pubblico nell'Europa intera.
GLI SCENARI CHE DETERMINERANNO LE VICENDE DEL NOSTRO PIANETA
Quali sono le variabili dalle quali dipendono gli scenari mondiali? In che misura le fonti energetiche, la demografia, le materie prime, le nuove tecnologie, l’ambiente e l’evoluzione del clima influenzeranno la storia che ci attende? Nel suo nuovo saggio, Giancarlo Elia Valori analizza uno per uno, nella loro realtà fattuale e nelle loro future implicazioni, gli elementi essenziali attorno ai quali ruotano i destini dell’umanità. Il petrolio è destinato a esaurirsi? La crescita demografica dei Paesi in via di sviluppo compenserà, e a quale prezzo, l’invecchiamento della popolazione del mondo occidentale? Il riscaldamento globale è un pericolo concreto? Le attività finanziarie sopravviveranno alla crisi in corso e alle conseguenze dell’aumento dell’età media? Come cambierà la comunicazione? Nell’esaminare queste e altre variabili, Valori non tiene solo conto di costanti macroeconomiche, come vuole la tradizione in questo campo, ma le affronta, anche e soprattutto, dal punto di vista geopolitico, senza trascurare gli aspetti ideologici, culturali e religiosi, a cui riconosce un ruolo fondamentale: dalla minaccia del fondamentalismo islamico alle ambizioni della Russia all’inevitabile ascesa di giganti come la Cina e l’India. Profondo conoscitore di questi fenomeni e Paesi, Valori guida il lettore in un affascinante viaggio nel futuro. Non dimenticando il ruolo dell’Italia, in Europa e nel bacino del Mediterraneo.
Il "Protagora" è uno dei capolavori drammatici di Platone e una brillante introduzione alla sua filosofia. In quest'opera viene esaminata la possibilità di insegnare ai giovani la virtù, termine che indicava presso i Greci la capacità di realizzarsi pienamente come uomini 'kaloi kai agathoi', virtuosi ed eccellenti da tutti i punti di vista. Ambientato nella casa del ricco e dissoluto Callia, il dialogo assume i tratti di un'opera teatrale, sul cui scenario si misurano due grandiose e opposte personalità, l'affascinante Protagora, padre di tutti i sofisti e portavoce di una visione relativa dei valori politici e morali, e Socrate, il grande maestro di Platone; intorno, tra i curiosi spettatori, partecipano alla discussione i due sofisti Prodico e Ippia, e il celebre Alcibiade. Nell'introduzione Maria Lorenza Chiesara analizza puntualmente il dialogo e ne traccia le principali linee interpretative.
L'importanza di uno sviluppo ecosostenibile si sta facendo sempre più evidente. Abbattere le emissioni, utilizzare le energie rinnovabili, acquisire abitudini a basso impatto sono priorità ormai entrate nell'agenda politica mondiale e nella coscienza comune. Tuttavia l'acquisto "verde" rimane, in molti casi, un miraggio: è più dannoso per l'ambiente stappare una bottiglia di vino arrivata dalla Francia via terra o dalla Spagna via mare? Su ogni oggetto che compriamo è nascosto un prezzo aggiuntivo: quello che pagano il pianeta e la nostra salute. Costi che ci è impossibile valutare correttamente, perché manca un'informazione trasparente e ancor più una nuova abitudine all'acquisto. Abbiamo bisogno di programmare la nostra mente per reagire ai problemi ambientali come davanti a un pericolo. Daniel Goleman, massimo esperto di intelligenza e delle sue varietà, ci spiega come svilupparla verso il suo prossimo gradino evolutivo: la cura per l'ambiente. Il pensiero ecologico, da affinare come specie, è indispensabile per affrontare sfide troppo complesse per i singoli. Perché l'uomo è un animale con una nicchia ecologica particolare da salvaguardare: la Terra.
L’Italia come ideale a cui sacrificare la libertà e la gioventù: il bestseller europeo che costò all’Austria “più di una guerra perduta”.
1858 A Parigi fallisce l’attentato del mazziniano Felice Orsini contro Napoleone III – Il Minnesota entra nella confederazione degli Stati Uniti – L’Inghilterra scioglie la Compagnia delle Indie orientali – Nel mese di agosto Nievo ultima la stesura delle Confessioni d’un italiano, che saranno pubblicate postume, nel 1867, dall’editore Le Monnier di Firenze con il titolo Le confessioni di un ottuagenario – Muore a Torino Ferrante Aporti, ideatore degli asili d’infanzia – A Plombières si incontrano segretamente Cavour e Napoleone III – Marie-Bernardes Soubirous, detta Bernadette, afferma di aver avuto in una grotta di Lourdes diciotto apparizioni della Madonna
Scritto da un trentenne che decide di vestire i panni di un ottantenne, le Confessioni sono un’opera anomala. In apparenza ci sarebbero tutti gli ingredienti del romanzo storico: un castello, una guerra, le vicende confuse della nascita di una nazione, un giovane affamato di avventura, una storia d’amore. Ma ciascuno di questi elementi porta in sé un’incrinatura, il segno di un’incertezza, di un’inquietudine. Attraverso la riduzione comica di tutto ciò che è eroico, la parodia della letteratura di genere, la distorsione umoristica del feuilleton, Nievo percorre l’Italia in lungo e in largo, realizzando un romanzo profondamente europeo, ricco, libero, divertente.
L'Autore propone una antologia di lettere, nelle quali l'esperienza del dolore, vissuto in prima persona, partecipato o condiviso, fa da filo conduttore del libro.
I più noti "style book", i manuali di linguaggio giornalistico, sono quelli di stampo anglosassone di Bbc, Economist, Associateci Press, New York Times. Sergio Lepri, maestro di giornalismo con oltre mezzo secolo di esperienza, offre in questo libro una guida italiana di stile per scrivere e parlare correttamente. II testo introduce al contesto culturale, tecnologico, sociale e mediatico in accelerata trasformazione e fornisce consigli indispensabili per chiunque voglia stare al passo con la lingua in continua evoluzione, informando i cittadini in modo chiaro e corretto. Con consigli per migliorare il proprio linguaggio scritto e parlato e per la grafia e la pronuncia dei nomi stranieri, e con due "dizionari" - dei nomi propri di persona e toponimi e dei nomi comuni - per evitare stereotipi ed errori. Un manuale per un giornalismo preciso, serio e responsabile, che contribuisce alla crescita civile della società.
L'informazione televisiva nel nostro Paese sembra non riuscire ad affrancarsi, anche nel linguaggio, da una forte influenza della cultura della carta stampata (la prima pagina, l'editoriale...), lontano dai modelli che all'estero soprattutto nel mondo anglosassone valorizzano correttamente le modalità espressive tipiche del mezzo: immagini e suoni. Un limite che ha influito negativamente sul giornalismo italiano alla svolta della rivoluzione digitale, con l'affermarsi anche nelle agenzie di stampa e nei giornali della nuova figura di reporter multimediale e multiruolo munito di telecamera. In questo contesto, a partire da un quadro teorico solido, aggiornato e attento al panorama internazionale, e forte dell'esperienza diretta dell'autore conduttore e inviato del Tg2 -, il libro analizza i principi fondamentali e le tecniche del linguaggio audiovisivo applicato all'informazione, quel "linguaggio da video" che in un tempo contenuto deve raccontare e coinvolgere, far comprendere e memorizzare, servendosi di tutti gli strumenti a disposizione di un giornalismo corretto ed efficace: dal reperimento delle fonti alla stesura della notizia, dall'uso delle inquadrature al suono, dal montaggio del pezzo alla struttura complessiva dei servizi. Un manuale operativo per tutti gli aspiranti videogiornalisti e per chiunque debba produrre informazioni audiovisive.

