
Il manuale "Diritto della sicurezza sociale" oltre all'esposizione dei principi generali del sistema previdenziale e assistenziale ispirati all'idea della sicurezza sociale e della tendenza alla completa attuazione di quest'ultima, riferisce la disciplina legislativa delle varie forme di tutela previdenziale e la relativa problematica tenendo conto delle soluzioni date dalla giurisprudenza costituzionale e ordinaria. Il manuale, dunque, tiene conto, da un lato, della tendenza alla universalizzazione della tutela destinata a realizzare, in attuazione del principio costituzionale di solidarietà (secondo comma dell'art. 3 Cost.), la liberazione dal bisogno anche per chi non è lavoratore al fine di garantire lo sviluppo della persona umana e l'effettivo godimento dei diritti civili e politici. D'altro lato, il manuale si caratterizza per essere opera destinata agli studenti, utile però anche agli operatori del diritto, ma non si limita a rendere conto della disciplina legislativa nella sua costante evoluzione e della giurisprudenza. Ed infatti, propone anche una ricostruzione concettuale dei singoli istituti nel tentativo di superare la farraginosa complessità della legislazione per fornire quelli che potrebbero essere strumenti utili alla sua interpretazione. A ciò si aggiunga che il manuale è arricchito da riferimenti bibliografici utili non solo agli studenti che hanno interesse ad un approfondimento critico di istituti particolari, ma anche per quanti sono impegnati nella redazione di tesi e di tesine.
Il volume, destinato agli studenti dei primi anni di Giurisprudenza, viene aggiornato ogni anno per seguire le vicende che sono sempre attuali e costituiscono sempre una fonte di riflessione sull'adattamento del Diritto costituzionale alla realtà. È un testo ben collaudato (arrivato alla XXI edizione), che descrive il funzionamento delle istituzioni costituzionali italiane, con frequenti riferimenti storici e comparatistici agli altri ordinamenti e, in particolare, all'ordinamento europeo. È scritto in un linguaggio volutamente semplice, attento a definire sempre i termini tecnici che sono indispensabili: esamina le istituzioni centrali e periferiche della Repubblica, i rapporti con l'Unione europea, il sistema delle fonti del diritto, l'organizzazione della giustizia e della Corte costituzionale, i diritti e le libertà fondamentali. Il testo è supportato da un sito in cui lo studente può trovare tutto il materiale necessario allo studio.
Il testo è aggiornato ai più importanti avvenimenti istituzionali degli ultimi mesi, e in particolare: gli sconvolgimenti provocati dalla pandemia da Covid19 nella produzione normativa, nella finanza pubblica e nella limitazione delle libertà individuali; le vicende della transizione dal Governo Conte I al Governo Conte Il; alle novità preannunciate dalle misure per la semplificazione amministrativa.
I diritti fondamentali sono uno dei contenuti principali del costituzionalismo dei moderni fin dalla sua origine. La protezione costituzionale dei diritti - nonché la loro tutela internazionale e sovranazionale - è uno dei principali temi del dibattito pubblico nello Stato contemporaneo, che tende a manifestarsi quasi ogni giorno con sfide nuove. Questo manuale si propone di analizzare i diritti fondamentali con un approccio sistematico, che talora tende a smarrirsi di fronte alle istanze di tutela di diritti sempre nuovi, che il potere giudiziario riconosce in maniera generosa, ma disorganica e non sempre in modo idoneo ad arricchire di un patrimonio definito con certezza la sfera giuridica delle persone e delle formazioni sociali. Dopo una prima parte dedicata all'esame dei profili generali della tutela dei diritti fondamentali nell'ordinamento italiano, queste lezioni studiano più dettagliatamente le libertà classiche, che dei diritti fondamentali costituiscono l'architettura portante. Gli altri diritti fondamentali (i diritti economici, sociali e culturali, ma anche quelli in materia di inizio e fine vita e quelli relativi alla famiglia) completano il quadro delle situazioni soggettive di vantaggio che caratterizzano lo Stato italiano come democrazia costituzionale. Il volume si conclude con la presentazione dei principali problemi posti dai diritti politici e dai doveri inderogabili di solidarietà.
Il volume trova origine in una precedente opera dei due autori, i Lineamenti di diritto dell'Unione europea, avviata nel 2008 e destinata a proseguire il suo autonomo percorso, sempre per i tipi della Giappichelli Editore.
Se i Lineamenti conservano l'originario intento di fornire uno strumento, a fini essenzialmente didattici, per lo studio dei principali profili del sistema giuridico-istituzionale dell'Unione europea (istituzioni, fonti, tutela giurisdizionale dei diritti), il presente e ben più corposo volume ha l'ambizione di rappresentare un'opera manualistica più ampia, destinata a consentire una lettura di quei profili anche alla luce delle competenze materiali dell'Unione e delle concrete realizzazioni in cui esse si sono tradotte. Nelle sei Parti in cui essa è suddivisa, vengono infatti illustrati tanto i diversi aspetti in cui si articola l'assetto istituzionale, normativo e giurisdizionale dell'Unione, quanto gli specifici ambiti di attività nei quali le sue istituzioni sono chiamate ad esercitare le loro competenze.
La ragione di questa ben più impegnativa impresa risiede essenzialmente nella convinzione dell'assoluta utilità di integrare l'offerta editoriale italiana, al pari di quanto avviene da tempo in altri Paesi, con una trattazione della dimensione giuridica del processo d'integrazione europea tendenzialmente completa, ma al tempo stesso omogenea perché condensata all'interno di un unico volume degli stessi autori. Scelta, questa, che ha ovviamente costretto gli autori a uno sforzo supplementare per contenere quanto più possibile le dimensioni dell'opera senza tuttavia compromettere la qualità e la completezza della trattazione e la comprensione del senso e della portata delle concrete realizzazioni del processo d'integrazione.
L'opera è ovviamente aggiornata fino ai più recenti sviluppi di questo processo, dando conto anche di quelli dovuti alla Brexit e al dilagare della pandemia del COVID-19.
Roberto Adam, già professore ordinario di Diritto dell'Unione europea presso l'Università di Roma "Tor Vergata" e Capo del Dipartimento per le politiche europee della Presidenza del Consiglio dei Ministri, è attualmente docente della Scuola Nazionale dell'Amministrazione.
Antonio Tizzano, già vicepresidente della Corte di giustizia dell'Unione europea, è professore emerito di Diritto dell'Unione europea presso l'Università "La Sapienza" di Roma.
Il Codice sistematico offre al lettore uno strumento unico di approfondimento del processo penale: grazie ad un metodo innovativo, i commenti alle previsioni codicistiche aiutano a cogliere l'unitarietà e la complessità del sistema processuale. Ispirato alle esigenze didattiche e di studio degli studenti universitari e degli specializzandi, il Codice si presta a rispondere anche alle richieste di chi affronti la materia per ragioni concorsuali o professionali. La Quinta edizione è aggiornata alla riforma delle intercettazioni. Inoltre, una maggiore attenzione viene riservata alle pronunce delle Sezioni unite e delle Corti europee.
L’opera "Lezioni di diritto vaticano" trae vita dalla attività didattica svolta presso i corsi della Scuola di Alta Specializzazione in Diritto canonico, Ecclesiastico e Vaticano dell’Università LUMSA e viene a coprire una oggettiva lacuna, permettendo una prima conoscenza dell’ordinamento giuridico dello Stato della Città del Vaticano, che per intuibili ragioni dovute alla globalizzazione è sempre più correlato con gli altri ordinamenti: statali, europeo ed internazionale. Dopo una introduzione storica sulle origini dello Stato, vengono affrontati i rapporti tra questo e la Santa Sede, gli elementi costitutivi e costituzionali, la soggettività internazionale, le fonti del diritto e la funzione legislativa, il governo e l’attività amministrativa, l’ordinamento giudiziario e la giurisdizione, alcuni elementi di diritto privato e di diritto penale, il regime giuridico delle zone cosiddette “extraterritoriali”. Seguono due Appendici di carattere storico-giuridico.
Il libro"Lezioni di diritto amministrativo" tratta dei principali profili del diritto amministrativo sostanziale: i principi, l’organizzazione, il personale, i beni, l’attività delle pubbliche amministrazioni. Segue una parte sulle disfunzioni. Si considera il contesto storico e comparativo.
Nella quinta edizione si dà conto delle maggiori novità intervenute negli ultimi due anni, anzitutto a seguito della pandemia da Covid-19: in particolare, in materia di contratti pubblici, di ulteriori semplificazioni procedimentali, di responsabilità erariale e di abuso d’ufficio.
Vengono sottolineate, inoltre, alcune innovazioni giurisprudenziali concernenti, tra l’altro, la trasparenza, la colpa della pubblica amministrazione, il controllo giudiziale sulla discrezionalità tecnica. Sono state ampliate diverse parti del libro, come quelle sul golden power e sui provvedimenti ablatori e sanzionatori. Si è aggiornata la bibliografia.
Anche se nell'ultimo ventennio l'attenzione nei confronti del fenomeno è nettamente cresciuta, il Terzo settore rappresenta ancora una sfida aperta per la teoria economica. I modelli interpretativi basati sul paradigma mainstream, che dipingono gli individui come agenti guidati da motivazioni egoistiche, fanno infatti fatica a render conto dell'esistenza e della vitalità di organizzazioni che non possono far leva, per mobilitare le risorse, né su strumenti coercitivi, né sulla lusinga del guadagno personale. Eppure il Terzo settore esiste e prospera a dispetto della sostanziale incomprensione della letteratura economica. Questo volume si propone di avvicinare i lettori alla conoscenza del Terzo settore attraverso un percorso articolato tra teoria economica, storia politica ed evoluzione istituzionale: vengono introdotte le nozioni base di microeconomia necessarie ad interpretare il funzionamento delle organizzazioni di Terzo settore; se ne ricostruisce il ruolo giocato nella complessa transizione dal modello di Welfare State ai modelli di Welfare Mix e Welfare Community; infine si delinea sinteticamente il quadro normativo che sta emergendo nel nostro Paese all'esito della ambiziosa operazione di riordino del settore avviata con la legge delega n. 106/2016.
Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti”. A partire da questo enunciato, contenuto nell’art. 1 della Dichiarazione universale del 1948, la comunità internazionale ha dato vita a un sistema di protezione dei diritti umani, formato da convenzioni internazionali sia universali che regionali, le quali pongono obblighi di varia natura in capo agli Stati e istituiscono organi e procedure finalizzati a garantire il rispetto di quegli obblighi. In parallelo, a partire dagli anni novanta, riprendendo un percorso interrotto dopo la celebrazione dei processi di Norimberga e di Tokyo, si è sviluppato un sistema internazionale di accertamento e punizione dei crimini internazionali degli individui. Anche il sistema collettivo di mantenimento della pace, intesa – quest’ultima – in un significato particolarmente ampio, si è fatto carico di compiti di protezione dei diritti fondamentali delle persone. Infine, al sistema intergovernativo di protezione dei diritti umani si è affiancato un movimento “popolare” per i diritti umani, di cui fanno parte numerose organizzazioni non governative, che con il primo interagiscono in vario modo. Questo volume si propone di esaminare il fenomeno della protezione internazionale dei diritti umani nel suo complesso, adottando una chiave di lettura realistica e dinamica, dando conto dei risultati ottenuti ma anche, al tempo stesso, del lungo tratto di strada ancora da percorrere in vista dell’obiettivo del pieno rispetto dei diritti riconosciuti nella Dichiarazione universale.

