
"L'opera esce, in questa sua seconda edizione (la terza, se si considera la ristampa aggiornata edita nel 2014), profondamente rinnovata nella struttura. Essa si sviluppa infatti ora in quattro volumi, essendosi articolato in una coppia di tomi distinti ciascuno dei due volumi dell'edizione originaria: al libro dedicato al diritto dell'impresa fa seguito quello, adesso autonomo, concernente il diritto della crisi d'impresa; al volume di diritto delle società se ne accompagnerà infine un quarto, sui temi del diritto del sistema finanziario. Questa articolazione ha consentito di approfondire adeguatamente quelle parti (il diritto industriale, ora arricchito da un nuovo capitolo in tema di invenzioni, disegni e modelli e dal robusto ampliamento del capo dedicato alla contrattazione d'impresa; e poi il diritto della crisi, quello dei sistemi finanziari) che, nella precedente edizione, per necessità di cose si erano dovute presentare in forma sintetica. Ha permesso altresì di dare ancora maggiore completezza di esposizione e di richiami alle Sezioni (componenti il diritto dell'impresa e delle società) cui già si era riservato ampio spazio sin dall'origine, con ciò perseguendo ulteriormente l'obiettivo che aveva animato curatore e autori nel dare vita all'opera. Sin dal suo concepimento, infatti, essa ha avuto l'ambizione di offrire, sia pure nelle forme brevi di una trattazione in pochi volumi, una presentazione quanto più possibile esaustiva della materia del diritto commerciale in tutti gli ambiti che gli appartengono. Ancor più di prima, dunque, l'opera si rivolge oggi non solo allo studente universitario (che potrà trovarvi tanto una prima illustrazione ragionata dei principi fondamentali della materia, quanto una esposizione curata dei suoi profili di dettaglio e problematici), ma anche allo studioso e al professionista che vogliano orientarsi e raccogliere indicazioni sintetiche, ma già complete, su uno specifico tema di ricerca; e in questa direzione si è curato non solo l'aggiornamento, ma anche l'arricchimento dei riferimenti bibliografici e giurisprudenziali, con una nuova, particolare attenzione agli orientamenti notarili, che tanta importanza vanno acquisendo nella formazione del diritto vivente e nel dibattito dottrinale. Si sono invece mantenuti e, semmai, affinati l'impianto generale del testo e le tecniche espositive, per la presentazione dei quali dunque rinvio alla prefazione alla prima edizione, che viene pubblicata nelle pagine che seguono. Debbo qui solo ribadire che l'opera, pur essendo il frutto dell'impegno, appassionato e attento, di autori diversi, è il risultato di un costante confronto tra i medesimi, sul piano dei contenuti, ed esprime un pensiero integralmente condiviso, su quello degli obiettivi che la animano." (Dalla Premessa)
Questa nuova edizione del Manuale tiene conto delle più recenti novità legislative che hanno interessato la materia del Diritto commerciale, tra le quali vanno segnalate le nuove disposizioni sulla s.r.l. PMI (d.l. 50/2017), la riforma delle imprese sociali e del terzo settore (d.lgs. 112/2017 e 117/2017), la nuova disciplina delle società forensi (l. 124/2017), l'avvio della riforma delle procedure concorsuali (l. delega 155/2017), l'attuazione delle Direttive MiFID2 (d.lgs. 129/2017) e PSD2 (d.lgs. 218/2017).
Il "Manuale di diritto commerciale" si rivolge agli studenti dei corsi di primo livello e ai neolaureati o a quanti vogliano accostarsi (o riaccostarsi) allo studio del diritto commerciale per mezzo di uno strumento agile, ma solido nell'esposizione e completo nelle tematiche trattate. Esso offre una presentazione ragionata, sistematicamente ordinata e chiara di una materia ormai vasta e multiforme, senza rinunciare a toccarne alcuna delle diverse aree tematiche che la compongono: il diritto dell'impresa in senso stretto, il diritto industriale, quello delle crisi d'impresa, il diritto delle società e quello dei sistemi finanziari. L'opera non propone al lettore una semplice, asettica sequenza di definizioni e di regole e dunque una massa nozionistica di dati, ma seleziona per ciascun argomento, pur nel rispetto delle esigenze di completezza irrinunciabili in un testo di questo genere, le informazioni giuridiche essenziali per un apprendimento delle sue basi istituzionali, inserendole con accuratezza nella cornice sistematica di riferimento, dandone una adeguata illustrazione sia sotto il profilo tecnico che sotto quello delle motivazioni economiche sottostanti e corredandone la presentazione con un costante richiamo alle applicazioni concrete nel tessuto socio-economico attuale. Questa nuova edizione del Manuale viene pubblicata a distanza di un anno dalla precedente. Essa si è resa necessaria anzitutto alla luce della promulgazione del nuovo Codice della crisi e dell'insolvenza, cui è dedicato un apposito capitolo, che illustra le novità della disciplina destinata ad entrare in vigore nell'estate del 2020. Le disposizioni di diritto dell'impresa e societario invece già entrate in vigore sono state approfonditamente e specificamente trattate nelle relative Sezioni (con una riarticolazione, in particolare, della Sezione dedicata all'organizzazione dell'impresa).
Questa quarta edizione del Manuale di diritto commerciale esce a distanza di due anni dalla precedente. La principale novità è rappresentata dalla rielaborazione e dall’ampliamento della Sezione dedicata al Diritto del sistema finanziario, che risulta così oggi offrire al lettore un quadro completo, e sia pur sintetico, dell’intera materia del diritto bancario, assicurativo e del mercato mobiliare nelle sue linee generali.
La Sezione dedicata alla Crisi d’impresa mantiene l’esposizione della materia parallelamente alla luce della (ancora vigente) Legge fallimentare e del (futuro) Codice della crisi; di quest’ultimo è al momento disposta l’entrata in vigore nel settembre 2021, ma pende un processo di ulteriore rielaborazione normativa di alcune sue parti (pur a valle del decreto correttivo già emanato nell’autunno 2020, e di cui evidentemente in questa edizione si è tenuto conto), che rende al momento incerto non solo il contenuto disciplinare definitivo, ma anche il tempo effettivo in cui esso verrà a sostituire l’attuale Legge fallimentare.
In questo biennio, colpito dalla tragedia della pandemia, sono state emanate poi diverse disposizioni aventi carattere emergenziale, che hanno investito importanti istituti del diritto dell’impresa e delle società (basta pensare alla sterilizzazione delle perdite prodottesi per effetto delle restrizioni imposte dalla diffusione del virus). Di tali disposizioni, per quanto rilevanti, si è scelto di non tenere conto nella trattazione, stante la natura provvisoria delle stesse e dunque la loro estraneità alla funzione di illustrazione dei fondamenti della materia, propria dell’Opera.
Autori: Mirone Aurelio; Sciuto Maurizio; Sanfilippo Pierpaolo M.; Pisani Luca; Dacco' Alessandra; Santagata De Castro Renato; Cian Marco; Cetra Antonio; Sarti Davide; Sciarrone Alibrandi Antonella; Ginevra Enrico; Speranzin Marco; De Acutis Maurizio.
Lo studio sulle forme dell'abitare parte dal presupposto che tra il corpo e lo spazio vi sia una relazione di coappartenenza e si attivi una comunicazione che diviene fortemente significativa nella casa, luogo dell'identità e della memoria, dell'esperienza personale e intersoggettiva. L'autrice analizza i modelli abitativi che accompagnano la borghesia in ascesa dell'Ottocento e quella avanzata del Novecento; essi, infatti, restituiscono fedelmente e processualmente il "volto" dell'individuo e della classe sociale di appartenenza. Nella casa del borghese si collocano e si cristallizzano i valori in cui egli si identifica e che caratterizzano la sua vita privata e pubblica: razionalità, ordine, solidità familiare, relazione con Alter, definizione dei ruoli e condivisione dello status. Quello della casa è un bisogno individuale e collettivo che mobilita e contiene dinamiche fisiche, psichiche, antropologiche, sociali e culturali: l'abitazione garantisce - a livello simbolico e materiale - la "fissità" necessaria ad allontanare il senso di spaesamento e sradicamento che caratterizza l'individuo-flâneur contemporaneo.
Il libro evidenzia nel profilo biografico di Pastore (1902-1969) uno dei temi centrali e permanenti del suo impegno civile: assicurare l’emancipazione delle lavoratrici e dei lavoratori rendendoli partecipi protagonisti dei processi di formazione delle decisioni socio-economiche. Il maturare di questa aspirazione accompagnò l’itinerario di Pastore, uomo del Novecento,
nelle sue principali esperienze pubbliche: giovane operaio autodidatta, militante del cattolicesimo sociale, attivista del PPI, giornalista antifascista, organizzatore della Gioventù cattolica, leader sociale nella DC, innovatore del sindacato italiano e internazionale, ministro per il Mezzogiorno e per le aree depresse del Paese. Come fondatore della CISL egli promosse una rappresentanza sindacale in grado di dare un apporto positivo allo sviluppo della democrazia in Italia e come uomo di governo della giovane Repubblica Italiana sostenne il pieno riconoscimento del sindacato quale attore sociale di fronte al sistema dei partiti. Per consentire di ripercorrere agevolmente la riflessione di Giulio Pastore intorno alle relazioni tra rappresentanza sociale e rappresentanza politica in uno Stato democratico, il volume offre ai lettori un’ampia scelta di interventi e di articoli proposti in diverse occasioni tra il 1925 e il 1969.
Durante l'età contemporanea i rapporti tra la Chiesa cattolica e gli Stati europei sono stati spesso caratterizzati da forti tensioni, determinate dai percorsi con i quali le istituzioni religiose e civili hanno affrontato i processi di modernizzazione. Il profilo storico di Spagna, Italia e Francia negli ultimi due secoli è stato certamente delineato, seppur attraverso crinali differenti, dall'evoluzione dell'appartenenza religiosa dentro la modernità socio-politica e dal prendere forma di un articolato cammino di secolarizzazione. È questo lo scenario nel quale si collocano i ventuno saggi del presente volume, frutto di un gruppo di lavoro europeo composto da studiosi italiani, spagnoli e francesi. Gli studi permettono, così, di indagare in chiave comparata le dinamiche di interdipendenza che caratterizzano istituzioni civili, organizzazioni ecclesiali, movimenti laicisti e associazioni sociali, sia al loro interno, sia nelle loro relazioni. In tale percorso di ricerca sono state superate accomodanti rappresentazioni storiografiche per approdare ad una maggiore comprensione della realtà storica.
Il libro evidenzia nel profilo biografico di Pastore (1902-1969) uno dei temi centrali e permanenti del suo impegno civile: assicurare l’emancipazione delle lavoratrici e dei lavoratori rendendoli partecipi protagonisti dei processi di formazione delle decisioni socio-economiche. Il maturare di questa aspirazione accompagnò l’itinerario di Pastore, uomo del Novecento,
nelle sue principali esperienze pubbliche: giovane operaio autodidatta, militante del cattolicesimo sociale, attivista del PPI, giornalista antifascista, organizzatore della Gioventù cattolica, leader sociale nella DC, innovatore del sindacato italiano e internazionale, ministro per il Mezzogiorno e per le aree depresse del Paese. Come fondatore della CISL egli promosse una rappresentanza sindacale in grado di dare un apporto positivo allo sviluppo della democrazia in Italia e come uomo di governo della giovane Repubblica Italiana sostenne il pieno riconoscimento del sindacato quale attore sociale di fronte al sistema dei partiti. Per consentire di ripercorrere agevolmente la riflessione di Giulio Pastore intorno alle relazioni tra rappresentanza sociale e rappresentanza politica in uno Stato democratico, il volume offre ai lettori un’ampia scelta di interventi e di articoli proposti in diverse occasioni tra il 1925 e il 1969.

