
Con lo scrittore Lu Xun (1881-1936) inizia, nei primi del Novecento, la letteratura cinese moderna. Autore di opere narrative e in più scritte nella «lingua piana», più comunemente parlata («il fondatore della lingua cinese moderna», lo presentava Dario Fo), completava, grazie a queste sue decisive innovazioni, due rivoluzioni nella tradizione. Nel Celeste Impero solo le opere poetiche avevano le doti per essere considerate vera letteratura, mentre ne era esclusa la narrativa, e per di più dovevano essere composte in lingua letteraria, cioè aulica, artificiale, poco comprensibile a chi era fuori dalle élite. Questa spinta al cambiamento è spesso evidente nelle situazioni e nei personaggi dei suoi racconti, che per lo più parlano di storie piccole, quotidiane, che dipingono in modo vivacissimo la vera vita nei villaggi e nei quartieri delle persone vere, incastrate nelle ironie, o nei paradossi, o nelle tragedie della loro esistenza. In uno stile ondeggiante tra il satirico e il grottesco. Opere che fra l'altro in generale mostrano la forza universale del genere racconto, capace di trasmettere in un lampo di immediatezza la colorazione emotiva di una condizione, per quanto lontana. Di farla sentire. Lu Xun fu introdotto in Italia fin dalla metà del secolo scorso, con rare anteprime precedenti. Interessava la varietà del suo lavoro, dal saggio al racconto; e probabilmente attirava che l'autore rappresentasse contemporaneamente due aspetti, gli sforzi di un enorme paese per entrare nella modernità e il peso e le permanenze di una civiltà antichissima e ammirevole. "Grida" è il primo dei tre volumi dell'edizione completa dei suoi racconti, in una nuova traduzione originale. Scrive nella Postfazione Nicoletta Pesaro che ha curato il volume: «Ma l'intuizione e la genialità dello scrittore, sicuramente il più significativo e influente di tutto il secolo scorso in Cina, non si manifestano soltanto nell'aver promosso la narrativa nel sistema letterario cinese; la forza e la passione riformista e rivoluzionaria, una straordinaria e suggestiva potenza artistica, il dualismo fra tradizione e modernità così come lo scarto tra volontà illuministica dell'intellettuale e la pessimistica constatazione dell'inerzia del popolo contadino, uno stile, infine, irregolare e a tratti spigoloso che coglie spunti sia dall'esperienza del racconto russo e dell'est europeo sia dalla tradizione lirica cinese: tutti questi elementi rendono irripetibile e artisticamente eccezionale la sua narrativa».
Una storia della Germania in due volumi, dalla caduta dell'Impero romano sino alla recentissima riunificazione dopo la caduta del muro di Berlino. La ricerca si concentra sul rapporto tra democrazia e nazione. La vicenda tedesca, infatti, è segnata dal nazismo e Winkler pone quell'epoca al centro della sua riflessione: non solo scrive pagine di grande rigore ed equilibrio, ma sceglie di misurare tutta la storia tedesca con quell'evento. L'indagine cerca anche di valutare la supposta inevitabilità del fenomeno alla ricerca di tracce nei periodi precedenti che ne motivino l'insorgenza. Un'opera monumentale, ma non un monumento a un paese raccontato senza reticenze, narrandone grandezze e miserie, tragedie e riscatti.
Nei primi anni del XXI secolo Amitav Ghosh lavorava alla stesura de "Il paese delle maree", il romanzo che si svolge nelle Sun-darban, l'immenso arcipelago di isole che si stende fra il mare e le pianure del Bengala. Occupandosi della grande foresta di mangrovie che le ricopre, Ghosh scoprì che i mutamenti geologici che ciclicamente vi avvenivano - un argine poteva sparire nell'arco di una notte, trascinando con sé case e persone - stavano diventando qualcos'altro: un cambiamento irreversibile, il segno di un inarrestabile ritrarsi delle linee costiere e di una continua infiltrazione di acque saline su terre coltivate. Che un'intera area sotto il livello del mare come le Sundarban possa essere letteralmente cancellata dalla faccia della terra non è cosa da poco. Mostra che l'impatto accelerato del surriscaldamento globale è giunto ormai a minacciare l'esistenza stessa di numerose zone costiere della terra. La domanda, per Ghosh, nacque perciò spontanea. Come reagisce la cultura e, in modo particolare, la letteratura dinanzi a questo stato di cose? La risposta è contenuta in questo libro in cui l'autore della trilogia della «Ibis» ritorna con efficacia alla scrittura saggistica. La cultura è, per Ghosh, strettamente connessa con il mondo della produzione di merci. Ne induce i desideri, producendo l'immaginario che l'accompagna. Una veloce decappottabile - un prodotto per eccellenza dell'economia basata sui combustibili fossili - non ci attrae perché ne conosciamo minuziosamente la tecnologia, ma perché evoca l'immagine di una strada che guizza in un paesaggio incontaminato; pensiamo alla libertà e al vento nei capelli; a James Dean e Peter Fonda che sfrecciano verso l'orizzonte; a Jack Kerouac e a Vladimir Nabokov. Questa cultura, così intimamente legata alla storia del capitalismo, è stata capace di raccontare guerre e numerose crisi, ma rivela una singolare, irriducibile resistenza ad affrontare il cambiamento climatico. Quando il tema del cambiamento climatico appare, infatti, in una qualche pubblicazione, si tratta quasi sempre di saggistica. La rara e fugace comparsa di questo argomento in narrativa è sufficiente a relegare un romanzo o un racconto nel campo della fantascienza. Che cosa è in gioco in questa resistenza? Un fallimento immaginativo e culturale che sta al cuore della crisi climatica? Un occultamento della realtà nell'arte e nella letteratura contemporanee tale che «questa nostra epoca, così fiera della propria consapevolezza, verrà definita l'epoca della Grande Cecità»?
La lingua è uno dei mezzi privilegiati di comunicazione a tutti i livelli; è una realtà dinamica, in continuo sviluppo, tale da esprimere i nuovi legami o rapporti che vengono a crearsi all’interno della stessa società e fra questa e il mondo che la circonda. Da qui la necessità di un metodo d’insegnamento adeguato e di un lessico aggiornato nel contenuto e nel modo di esprimere la realtà odierna. Il presente testo vuole essere un contributo in questo senso; esso intende portare lo studente, fin dal suo primo contatto con la lingua araba, ad acquisire una conoscenza della stessa, sia nella sua forma scritta e letteraria che nell’espressione orale, così come viene usata dalla radio e dalla televisione, nonché dalla stampa e dagli altri mezzi di comunicazione sociale.
Una grammatica semplice e chiara per imparare le basi della lingua tedesca. Il libro tratta gli argomenti grammaticali più importanti attraverso 12 moduli con esercizi di autoverifica e test, accompagnati da immagini e dialoghi. Oltre a presentare una nuova veste grafica, la seconda edizione contiene 60 nuovi esercizi di ripasso e offre la possibilità di svolgere più di 250 esercizi anche online, in modo interattivo, per poter fruire dei contenuti anche in formato digitale.
Il titolo dell'opera prende spunto dal suggerimento di usare una scatola come contenitore per raccogliere le parole che i bambini usano e per riflettere insieme su di esse, imparando gradualmente a classificarle in modo corretto e ordinato. Approfondisce in particolar modo il tema della motivazione degli alunni a conoscere e a comprendere la lingua per utilizzarla in modo consapevole, coltivando il piacere di lavorare con le parole. Il volume affronta la sfida che ogni insegnante si trova a dover fronteggiare quando si pone l'obiettivo di "rendere vivace e vitale" l'apprendimento delle forme, dei significati e delle strutture linguistiche dell'italiano. Il libro, destinato alla scuola primaria (ma con indicazioni utili anche per la scuola secondaria di primo grado), propone numerose e collaudate attività di morfologia e di sintassi, da inserire negli schemi di progettazione annuale già predisposti, adattandole al contesto specifico della classe in cui si interviene. Le metodologie alle quali si fa costante riferimento nel volume sono ispirate alla "didattica attiva": la discussione, il lavoro di gruppo, la costruzione collettiva e compartecipata delle conoscenze, la riflessione sul sapere linguistico che l'alunno già possiede e che manifesta attraverso la propria produzione scritta o orale.
Il libro, in una nuova edizione frutto di ulteriori sperimentazioni nelle classi e del confronto con docenti e ricercatori, offre agli insegnanti della scuola primaria un agile strumento didattico per un primo approccio allo studio del verbo. Nello specifico, viene approfondito lo studio dei tempi dell'indicativo e del loro uso in testi narrativi e viene avviata la riflessione sulla sintassi a partire proprio dall'analisi del verbo, come suggerisce la grammatica valenziale. Il metodo proposto integra l'approccio induttivo e quello deduttivo, offrendo sempre agli alunni esempi di lingua viva tratti dai reali contesti d'uso.
Rivolto agli insegnanti del secondo ciclo della scuola primaria, questo libro vuole porsi come uno strumento didattico agile per un primo approccio allo studio del verbo in italiano. Nello specifico, viene approfondito lo studio dei tempi dell'indicativo e del loro uso in testi narrativi e viene avviata la riflessione sulla sintassi a partire proprio dall'analisi del verbo, come suggerisce la grammatica valenziale. Il metodo proposto integra l'approccio induttivo e quello deduttivo, offrendo sempre agli alunni esempi di lingua viva tratti dai reali contesti d'uso.
Il libro, in una nuova edizione frutto di ulteriori sperimentazioni nelle classi e del confronto con docenti e ricercatori, offre agli insegnanti della scuola primaria un agile strumento didattico per un primo approccio allo studio del verbo. Nello specifico, viene approfondito lo studio dei tempi dell'indicativo e del loro uso in testi narrativi e viene avviata la riflessione sulla sintassi a partire proprio dall'analisi del verbo, come suggerisce la grammatica valenziale. Il metodo proposto integra l'approccio induttivo e quello deduttivo, offrendo sempre agli alunni esempi di lingua viva tratti dai reali contesti d'uso.
Questa grammatica della lingua francese colma un'importante lacuna nel panorama editoriale: essa nasce dall'idea che, nell'apprendimento di una lingua in ambito universitario, comprendere la ragione logica o l'origine delle norme grammaticali ne favorisca l'acquisizione. Perciò l'opera si caratterizza in primo luogo per la descrizione delle regole attraverso le categorie grammaticali italiane. Lo studente è così condotto alla conoscenza della lingua francese senza dover distorcere le nozioni acquisite nello studio dell'italiano e trovando semmai occasione per utili approfondimenti e raffronti. Il volume è corredato di riquadri: alcuni offrono una spiegazione storica dei paradigmi e delle eccezioni, che non si presentano come elenchi spesso arbitrari; altri lasciano spazio alle variazioni di registro per fornire allo studente, accanto all'uso della lingua standard, la giusta idea del francese attuale, colto nelle sue tendenze più vitali.