
Il libro è uno strumento per studenti universitari che si avvicinano per la prima volta ai temi della gestione delle istituzioni pubbliche o di scienza dell'amministrazione con un taglio economico-aziendale. La finalità didattica è sostenuta da alcune caratteristiche: linguaggio preciso; capitoli brevi; sequenza logica pensata per corsi universitari di 6/8 crediti; presenza di supporti per lo studio e ricco elenco di esempi attuali che permettono al testo di essere molto esemplificativo. Lo spettro dei temi indagati è molto ampio, per permettere allo studente di avere una comprensione ampia sulle caratteristiche delle istituzioni pubbliche, sulle specificità manageriali e sulle traiettorie di cambiamento in corso. L'approccio pedagogico prevalentemente adottato è di natura induttiva: partendo dall'analisi di casi, problemi pubblici o evidenze quantitative si cerca di concettualizzare e costruire la teoria interpretative e le correlate suggestioni di management e di policy.
La gestione del personale si propone come vera e propria disciplina sociale, come ambito del sapere costituito da conoscenze professionalmente necessarie che, afferenti a una pluralità di aree, si integrano all'interno di un sistema applicativo finalizzato. La gestione del personale mutua infatti componenti importanti dal diritto, dalla sociologia, dalla psicologia, dalle scienze della comunicazione e dell'educazione, dall'economia e dalle dottrine manageriali, insieme alle prassi operative consolidate dalle imprese. Le competenze di base di quanti gestiscono le persone nelle organizzazioni, grandi o piccole, consistono sia in conoscenze e capacità sia in valori e qualità professionali che formano il «collante» del processo e della sua affidabilità. Attraverso l'illustrazione delle varie tessere di questo mosaico si delinea un nuovo equilibrio tra buon senso tradizionale e nuova professionalità. Di fronte a una disciplina «giovane» ed esposta a continui mutamenti, il testo coniuga gli aspetti più istituzionali e consolidati della gestione con le profonde innovazioni che pervadono l'organizzazione e il funzionamento delle imprese. Innovazioni che richiedono un'attenzione crescente all'apprendimento e alla qualità della leadership e delle relazioni interpersonali. Giunto alla quinta edizione, il volume si presenta aggiornato e arricchito da contributi sui recenti cambiamenti in materia di rapporto di lavoro e nuove relazioni sindacati e industriati.
Il volume propone la ricerca di convergenza e sintesi tra due filoni culturali diversi che si riferiscono allo stesso fenomeno: come far funzionare al meglio istituzioni le cui finalità sono di definire e perseguire l'interesse generale e orientare - tramite la funzione di regolazione - istituzioni private a operare nell'interesse comune. Il libro presenta quindi un progetto che, consolidando le conoscenze finora sviluppate nell'ambito dell'economia aziendale applicata al settore pubblico, potrà renderle sempre più solide sul piano teorico e al tempo stesso vicine al mondo reale. Si pone come un ponte tra comunità scientifica degli aziendalisti che si occupano di amministrazioni pubbliche e operatori (politici, dirigenti, ecc.) interessati a sistematizzare concettualmente le loro esperienze. L'auspicio è che questo libro possa suscitare l'interesse degli studenti verso futuri percorsi formativi, lauree magistrali in public management o policy, che sviluppano alte professionalità orientate alla promozione dell'interesse pubblico. L'edizione 2015 si caratterizza per la sostituzione dei capitoli 11 e 15. Il primo affronta il tema dell'etica e della corruzione, che continua ad avere una sua valenza d'attualità. Il capitolo 15 riguarda la gestione delle risorse umane e si focalizza sui temi chiave dell'attrazione dei talenti migliori e la costruzione di percorsi di sviluppo delle professionalità.
L'innovazione di prodotto è una sfida incredibilmente complessa. È arduo cogliere in anticipo i segnali deboli dei cambiamenti nel contesto competitivo e nel mercato; è faticoso ricercare nuove opportunità e abbandonare il noto per l'incerto; e non è facile accettare che la creazione di qualcosa di nuovo sia il risultato di tentativi ed errori. Non è l'isolato prodotto di successo o il singolo breakthrough tecnologico che possono fare la differenza, ma la gestione sistematica delle tre attività interdipendenti su cui è fondata la capacità innovativa dell'impresa: l'assorbimento di informazioni e conoscenza dal mondo esterno, per vedere oltre i territori familiari del proprio mercato, delle proprie tecnologie e dei propri clienti; l'esplorazione delle opportunità di innovazione, attraverso l'ideazione creativa e lo sviluppo tecnologico; e, infine, lo sviluppo delle opportunità (nuove idee e tecnologie) in prodotti che siano portatori di valore per il cliente e generatori di profitto. Il libro è il frutto di vent'anni di studi e interventi che i due autori hanno svolto nel campo dell'Innovation Management. Esso offre nuove chiavi interpretative di un fenomeno complesso qual è l'innovazione di prodotto, fornendo concetti pratici, metodologie e strumenti idonei a portare rapidamente sul mercato prodotti di successo in uno scenario sempre più competitivo e fortemente mutevole.
Il testo affronta le questioni più attuali connesse ai cambiamenti significativi della professione e dei contesti organizzativi in cui essa è chiamata a operare. Contesti, tra l'altro, sempre più caratterizzati dal diffondersi della cultura managerialista: quest'ultima, in molti casi, soprattutto in un momento di grave recessione economica, pone numerose contraddizioni e rischia di condizionare e di impoverire i principi ispiratori e le metodologie di intervento, generando non di rado dilemmi e problemi etici nell'agire. Lo scenario in cui si colloca la professione oggi obbliga ad acquisire competenze e capacità gestionali che integrino abilità tecniche e conoscenze amministrative, mantenendo, comunque, coerenza con l'assetto valoriale e metodologico di riferimento. Il libro si propone come manuale per la formazione al servizio sociale sia degli studenti sia di chi già opera nel settore.
Ventuno filastrocche per ventuno illustrazioni, una per ogni lettera dell'alfabeto, sulle piccole e sconfinate cose dei neonati, della mamma e del minuscolo e immenso mondo che insieme li contiene. Età di lettura: da 1 anno.
L'opera nasce dall'esigenza di raccogliere in una pubblicazione unitaria le conoscenze sul tema dei disturbi cognitivi nella malattia di Parkinson e nei "parkinsonismi". Il forte impulso dato alla ricerca sull' argomento ha, infatti, prodotto negli ultimi anni un'ampia letteratura che documenta l'elevato livello di complessità della questione, per la cui comprensione si rende necessaria un'analisi ragionata di natura multidimensionale. La parte iniziale dell'opera è dedicata all'illustrazione delle caratteristiche neuropatologiche che definiscono la malattia di Parkinson. I successivi contributi si incentrano sulle proprietà dei deficit neuropsicologici e sui metodi di valutazione attualmente disponibili. Ampio spazio è riservato, in questa parte, alla discussione sui modelli di interpretazione neurobiologica dei deficit cognitivi con particolare attenzione all'interazione tra tali disturbi e i meccanismi d'azione di neurotrasmettitori-neuromodulatori quali, ad esempio, l'acetilcolina e la dopamina. I capitoli della sezione finale del volume sono dedicati alla disamina dei correlati neurali dei deficit neuropsicologici nella malattia di Parkinson così come emergono dall'applicazione di metodiche di neuroimaging e di stimolazione magnetica transcranica. Il volume, per sua natura, può inoltre rappresentare un utile riferimento di studio per soggetti in formazione.
Il volume offre ai lettori una panoramica articolata della storia della pedagogia a partire dall'età moderna. Da Erasmo a Bruner si snoda un'appassionante "avventura di idee" che attraversa molteplici campi disciplinari, dalla filosofia alle scienze dell'uomo. Nell'ambito di una trattazione rivolta in particolare agli scopi didattici dei corsi di laurea in Scienze dell'educazione, il manuale propone una rivisitazione problematica dei principali temi della pedagogia moderna e delle tappe decisive che hanno condotto, in particolare a partire dalla fine dell'Ottocento, la riflessione sui fini dell'educazione dall'ambito filosofico originario allo sviluppo delle scienze dell'educazione. La ricostruzione proposta cerca di far luce sui legami che, sullo sfondo delle trasformazioni sociali, collegano le principali idee intorno all'educazione alle correnti più influenti della cultura moderna e contemporanea.
Sei storie esemplari di donne del Medioevo e del loro rapporto con la maternità. C'è l'esperienza di Dhuoda (vissuta nel IX secolo), il cui figlio Guglielmo fu consegnato come ostaggio a Carlo il Calvo; c'è - due secoli dopo - la vicenda di Matilde di Canossa, donna potentissima ma delusa nelle sue aspettative di maternità. C'è l'esempio di Caterina da Siena, che pur non avendo figli agisce e scrive da 'grande madre' italiana. C'è Christine de Pizan, impegnata nell'ultimo scorcio di Medioevo a destreggiarsi tra i figli e la carriera. Ancora, c'è Margherita Datini, che cresce come fosse sua figlia una bambina che il marito ha avuto da una schiava; c'è infine Alessandra Macinghi Strozzi, vedova di un esule, che fa da madre e padre ai suoi 5 figli. Pagina dopo pagina, si rovescia ciò che crediamo di sapere sulle donne del passato: scopriamo figure di madri oltre la retorica che le relega a un ruolo angusto, incontriamo autentiche madri anche oltre l'effettiva esperienza biologica, osserviamo donne in azione oltre la sfera domestica, protagoniste oltre i limiti imposti dal tempo in cui vissero al loro genere. Insomma, madri e donne che vanno ben al di là delle nostre (spesso ristrette) concezioni del Medioevo.
Questa nuova edizione, pur immutata nell'impianto, fornisce una visione generale e integrata della macroeconomia dopo la crisi economica prodotta dal Covid-19, adottando un modello di base che studia l'economia nel breve, medio, lungo periodo. Il testo offre numerosi riferimenti all'economia italiana, e un nuovo capitolo su crescita e disuguaglianza. Molti nuovi «approfondimenti» sui temi più dibattuti (digital currencies, austerità, effetti della riforma pensionistica) arricchiscono il libro e accentuano l'attenzione sulle applicazioni del modello teorico alla realtà.