
Uscito in questi giorni negli Stati Uniti e già ai primi posti delle classifiche del «Publishers Weekly» dei libri più venduti, questo libro prevede gli effetti della grande depressione economica iniziata nel 2009 e spiega la “tempesta perfetta” che ribalterà drasticamente il modo di agire degli investitori di qualsiasi livello.
Nonostante le drammatiche previsioni, Harry Dent, famoso autore ed esperto finanziario, sostiene che esistono delle vere opportunità per superare questa situazione e offre consigli efficaci che permetteranno alle famiglie, alle aziende e agli investitori di gestire nel modo corretto il loro denaro.
“…E CADERE IN PIEDI!”
HARRY S. DENT, JR., laureato ad Harvard, è consulente di Fortune 100, famosissimo speaker finanziario e autore dei bestseller del New York Times The Roaring 2000s e The Next Great Bubble Boom.
Michael Maloney, esperto negli investimenti sui metalli preziosi e storico, fondatore della Gold & Silver Inc. e della GoldSilver.com, spiega nel suo libro:
La storia dei cicli economici che hanno reso l’oro e l’argento l’ultimo riferimento monetario
Come il governo degli Stati Uniti guidi l’inflazione diluendo il rifornimento di denaro e indebolendo il potere d’acquisto della popolazione
Perché i metalli preziosi siano uno degli investimenti più vantaggiosi, facili e sicuri che si possano fare
Dove, quando e come investire il proprio denaro e realizzare i massimi profitti, indipendentemente dallo stato dell’economia
I consigli fondamentali per avere il controllo del proprio destino finanziario negli investimenti diretti
“Hai il privilegio di avere tra le mani una bussola sicura per navigare in questa tempesta economica. Leggi questo libro attentamente e imparalo bene. Ti prometto che sarai contento di averlo fatto” (Robert Kiyosaki).
Che cosa succede durante una recessione? Qual è il ciclo del denaro? Perché dobbiamo pagare le tasse? Le grandi teorie economiche forniscono spiegazioni e modelli per rappresentare il nostro mondo, così che chiunque possa comprenderlo e viverci al meglio. Scritto in modo semplice, questo libro è ricco di spiegazioni brevi e concise che vanno dritte al nocciolo delle principali questioni, senza tralasciare di contestualizzare azioni o avvenimenti. Numerosi diagrammi e incisive didascalie aiutano a ripercorrere le tappe fondamentali dello sviluppo dell'economia; immagini semplici e immediate ne ricostruiscono la storia, aiutando a fissare con chiarezza le principali idee, e a comprendere senza sforzi il perché di tanti eventi che fanno parte del nostro quotidiano. Che tu sia un principiante assoluto, un appassionato studente, o un esperto della materia, troverai un sacco di spunti di riflessione!
Le spiegazioni chiare e l'uso dell'infografica aprono il mondo delle imprese anche ai principianti. Il manuale è lo strumento ideale per comprendere le teorie fondamentali di business e di gestione, per capire le principali strategie e i modelli di business alternativi e poter costruire i propri in autonomia. 100 citazioni chiave legate al lavoro di grandi pensatori nell'ambito del commercio e degli affari, leader e guru da Henry Ford a Steve Jobs, su argomenti che vanno dalle start-up all'etica.
La disuguaglianza economica è una delle questioni più dibattute del nostro tempo. Ma pochi sarebbero pronti a sostenere che la disuguaglianza è un male peggiore della povertà. I poveri soffrono perché non hanno abbastanza, non perché altri hanno di più, né perché qualcuno ha decisamente troppo. Allora per quale ragione tanti si preoccupano più dei ricchi che dei poveri? In questo saggio provocatorio, Harry G. Frankfurt, uno dei più influenti filosofi contemporanei, contrappone argomenti stringenti a chiunque sostenga che la giustizia sociale consiste nel raggiungere l'uguaglianza economica o nel ridurre la disuguaglianza: il nostro dovere morale è quello di eliminare la povertà, mentre stabilire l'uguaglianza economica non è di per sé un obiettivo moralmente rilevante. Anzi, può distrarre dal compito davvero importante, che è quello di assicurare a ciascuno la quantità di risorse necessarie per vivere una vita soddisfacente. In questo quadro l'eliminazione delle disuguaglianze non è più un obiettivo primario, ma semmai un effetto collaterale degli sforzi per eliminare la povertà. Presentandosi come una sfida a opinioni consolidate tanto a destra come a sinistra, "Sulla disuguaglianza" promette di avere un profondo impatto sul dibattito politico attuale. Come scrive il professor Gideon A. Rosen della Princeton University, è un libro piacevole da leggere, persuasivo nell'argomentazione, "uno di quei saggi filosofici che dovrebbero avere maggiore diffusione".
La crisi globale è ormai un dato di fatto: dall'ambito della finanza si è estesa all'economia reale, determinando implicazioni sociali, politiche, geostrategiche, ambientali che condizionano seriamente le misure adottate dai governi e le prospettive degli individui. Riconoscere e analizzare la complessità dei fattori che hanno contribuito a delineare lo scenario attuale è solo la prima tappa di questo Rapporto: esso infatti si propone di comprendere le lezioni che la recessione globale insegna, le riflessioni che impone, gli scenari di evoluzione possibile, leggendo la crisi come una "scuola" da cui trarre insegnamenti utili per il futuro. Una prima lezione è che l'epoca della "finanza globale" è tramontata, ma quella del "coordinamento globale" degli stati sovrani non è ancora sorta. I paesi occidentali sono alle prese con l'esplosione dei debiti pubblici e con l'acuirsi delle tensioni in settori strategici quali l'aerospazio e l'energia, rispetto ai quali si registra uno spostamento del baricentro del pianeta da Ovest verso Est. Su questo sfondo tumultuoso, ciascun paese può far conto su quello che ha: l'Italia mette in gioco i consistenti risparmi delle sue famiglie e la minor debolezza delle sue banche, mentre l'indebitamento pubblico è nettamente superiore a quello degli altri paesi avanzati. La lezione più importante è che le difficoltà che oggi accomunano il mondo offrono all'Italia un'occasione per recuperare il troppo tempo perduto.
"La difesa dell'etica viene spesso additata come strumento aggressivo nei confronti di chi è costretto a perseguire obiettivi difficili e quindi a non badare troppo alle scelte imposte lungo il cammino. E chi difende l'etica è tacciato di moralismo, di superficialità di giudizio. Chiediamoci allora se è possibile essere un ottimo uomo d'impresa rispettando contemporaneamente con scrupolo i valori morali. Noi rispondiamo che non solo è possibile, ma che anche il valore economico non può prescindere da una generale moralità. L'etica e il profitto sono ampiamente compatibili. E l'uomo d'azienda, essendo inevitabilmente un modello sociale, deve rispettare sempre questo ruolo perché le sue azioni vengano prese ad esempio dai cittadini come modi di vita da imitare".
Tema ormai cruciale per tutte le organizzazioni, il diversity management è un approccio consolidato di gestione del cambiamento all'interno del mondo aziendale. Lo studio coordinato da Giuditta Alessandrini dedica particolare attenzione alle situazioni di lavoro contemporanee, caratterizzate da fenomeni socioeconomici correlati alla globalizzazione, quali, per esempio, la multietnicità come fenomeno connesso alle dinamiche migratorie e all'integrazione di soggetti stranieri nelle aziende. I contributi presenti nel volume esplorano i modi attraverso i quali il dialogo interculturale può essere fondamentale per mantenere non solo la competitività delle imprese ma anche condizioni di benessere organizzativo e di equità nel rispetto dell'alterità. Strategie di accoglienza verso la diversità, infatti (intese come bagaglio di valori, professionalità e ricchezze relazionali), possono rappresentare per l'impresa un significativo valore anche nell'ottica del raggiungimento del bene comune.
La riduzione delle risorse pubbliche dedicate alle politiche sociali rende più urgente la necessità di accelerare i processi di cambiamento e innovazione che da un decennio hanno investito i sistemi di welfare locale. Gli strumenti della sussidiarietà, là dove utilizzati correttamente, portano alla creazione di reti locali in cui la produzione di servizi e la distribuzione delle risorse possono diventare più efficienti e coerenti con i bisogni delle famiglie. Questo cambiamento investe innanzitutto i Comuni, singoli e associati, coinvolgendo tutti gli attori dello spazio pubblico, compresi quelli di natura privata o di terzo settore e le organizzazioni sindacali. Per tutti si pone come inderogabile il superamento di una visione riduttiva delle politiche sociali, ponendosi come soggetti attivi e responsabili in un processo di riforma che dovrà essere sempre più ampio e partecipato. In quest'ottica il volume, nato nell'ambito di un percorso di orientamento e formazione sviluppato dall'Associazione BiblioLavoro e da Fondazione Esae e indirizzato ai quadri lombardi della Cisl, si presenta come uno strumento di lavoro utile a tutti coloro i quali sono coinvolti, a vario titolo, nella programmazione dei piani di zona.
La corruzione è endemica e universale, funzionale al mantenimento del sistema e, proprio per questo, ineliminabile, inestirpabile. Semplicemente, quando da fisiologica si tramuta in patologica, scoppiano gli scandali, fa notizia. Questa la tesi di fondo del libro, ampiamente e rigorosamente argomentata. La ripubblicazione di un testo come "Cleptocrazia", uscito per la prima volta nel 1994, rappresenta uno stimolante spunto di riflessione, incredibilmente attuale, sul tema. Certo, oggi la corruzione ha cambiato volto nel confuso scenario politico che abbiamo di fronte. Si sono disgregati i partiti, le grandi imprese non ci sono più, cambiano i rapporti di forza, si inverte la dinamica tra concussi e concussori. Tuttavia, vent'anni dopo Tangentopoli, i media continuano a essere sommersi dalle notizie di scandali finanziari, economici, politici, che sfociano persino in rivelazioni sulla collusione dei dirigenti pubblici con la criminalità organizzata. È davvero tramontata un'epoca?