
Il volume raccoglie gli atti del Convegno Le banche Popolari Cooperative: Profili Italiani ed Europei, organizzato nel febbraio 2009 dall'Istituto Centrale delle Banche Popolari Italiane in collaborazione con l'Associazione Nazionale fra le Banche Popolari. Dedicato alla memoria di Giuseppe Murè, uomo illustre che nel corso della propria vita ha dato un riconosciuto e significativo contributo allo sviluppo e alla crescita delle Banche Popolari, il convegno è stato un momento di riflessione e di confronto sul ruolo che le Istituzioni Cooperative sono chiamate a svolgere a sostegno del territorio, delle realtà locali e del Sistema Paese, nel più ampio accoglimento dei valori di sussidiarietà, solidarietà e sviluppo che ne hanno caratterizzato fin dalla nascita lo spirito e l'operato. Il coordinamento di Alberto Quadrio Curzio, il contributo di illustri accademici e l'intervento di Anna Maria Tarantola, Vice Direttore Generale della Banca d'Italia, offrono al lettore ampie e qualificate prospettive su ruolo e aspettative di evoluzione, crescita e innovazione delle Istituzioni Cooperative nel contesto nazionale ed internazionale.
Negli ultimi anni, anche se a fasi alterne, è riemersa la memoria della colonia nella società italiana; a favorire questo ritorno sono state le richieste di riparazioni provenienti da ex colonie o da paesi occupati dall'Italia durante la guerra, in particolare dall'Etiopia e dalla Libia, per i danni economici e morali procurati dalla presenza italiana ma anche l'afflusso, sempre più crescente dalla metà degli anni Ottanta del Novecento, di immigrati africani non solo in Europa ma prima di tutto in Italia, spesso provenienti da paesi ex coloniali. Il presente lavoro, alla luce di fonti inedite conservate presso l'archivio storico della Banca d'Italia, esamina il processo di decolonizzazione e il modo in cui si è articolato in Africa e in particolare in Somalia attraverso la riorganizzazione mondiale del secondo Novecento, che inferiscono sul recente processo di globalizzazione.
Come affrontare le problematiche strategiche e gestionali delle imprese alberghiere. Particolare attenzione è dedicata dagli autori alle relazioni fra il proprietario dell'immobile destinato all'attività alberghiera, il titolare dell'azienda ed il suo gestore, nonché ai rapporti instaurati con l'albergo dai clienti individuali, dalle agenzie e dai tour operator. È approfondita l'analisi delle finalità e delle forme della collaborazione tra le imprese del settore, con particolare riguardo alle catene alberghiere. Sono illustrati i principi dell'organizzazione, le unità di cui è composta un'impresa singleunit, i differenti tipi di strutture organizzative, il rilievo della gestione del personale, le principali direttrici che dovrebbero guidare la progettazione delle strutture, gli indici di economicità della gestione alberghiera. L'analisi dei fattori ambientali, interni ed esterni, dei punti di forza e di debolezza dei concorrenti, della clientela potenziale e del livello di soddisfazione dei clienti effettivi costituiscono attività di marketing indispensabili per il successo dell'impresa alberghiera. Tali informazioni consentono d'intraprendere le più opportune strategie per lo sviluppo aziendale e di adottare le più efficaci politiche di prezzo, di distribuzione e di comunicazione. Il volume è rivolto principalmente alla formazione universitaria e a tutti i corsi specialistici che affrontano i problemi inerenti alla gestione delle imprese alberghiere.
Il volume intende presentare il tema dell'intervento nelle organizzazioni finalizzato allo sviluppo dei processi organizzativi ed è rivolto a chi vuole approfondire la tematica sia come studioso di psicologia del lavoro sia come professionista HR che si trova ad affrontare l'intervento per lo sviluppo organizzativo. Il volume è strutturato in due parti. La prima parte, a carattere concettuale, si articola in tre capitoli che illustrano i principali approcci della psicologia ai temi dell'intervento, dello sviluppo, del cambiamento, delle emozioni nelle organizzazioni, e la relazione tra di essi. Nella seconda parte, di natura applicativa, tre capitoli propongono una teoria della tecnica per l'intervento a partire dalla presentazione di strumenti per la diagnosi organizzativa.
Il volume affronta l'analisi del comportamento del consumatore dal punto di vista del marketing: partendo dalle basi teoriche tipiche di questa disciplina (teorie cognitive, comportamentiste e consumer culture theory) sono presi in rassegna i processi e le condotte che gli individui pongono in essere nelle loro attività di acquisto e di utilizzo dei beni di consumo. Il punto di vista del marketing è considerato in via prioritaria in quanto costituisce la funzione più direttamente interessata alla gestione dei rapporti col mercato. Ciò vale sia per le imprese di produzione, di servizio e commerciali, sia per le istituzioni pubbliche o private che operano in questo settore: agenzie pubbliche centrali e territoriali, enti e associazioni a tutela dei consumatori ecc. Il testo fornisce una panoramica della letteratura nazionale e internazionale sull'argomento con approfondimenti relativi alle ricerche empiriche disponibili sui vari aspetti del comportamento del consumatore. In questa edizione l'analisi teorica è stata aggiornata alla luce dei significativi cambiamenti che si sono concretizzati nella seconda metà degli anni Duemila. Il volume è stato snellito e reso più essenziale al fine di renderne più agevole la lettura e coglierne le implicazioni.
Il tema della trasparenza è comune a tutte le aziende, sia a quelle di produzione per il mercato, che a quelle pubbliche, che anche alle non profit. Per queste ultime il tema è particolarmente delicato in funzione della loro attività che è caratterizzata dallo svolgimento di iniziative socialmente rilevanti, attingendo al sostegno finanziario di terzi sia pubblici sia privati. Da tempo si pone il problema della rappresentazione dei risultati della loro gestione nel modo più chiaro e trasparente della loro attività. Fino a poco tempo fa i modelli di bilancio e di rappresentazione dei risultati degli enti non profit erano mutuati in toto da quelli delle imprese. Tali schemi però si sono da tempo appalesati come inadeguati allo scopo di rendicontare le attività degli enti ed i loro risultati. Ciò in quanto il DNA delle aziende non profit è diverso da quello delle imprese, che sono orientate al profitto e sono dirette e indirizzate da ben diversi interessi proprietari. In questo volume si vogliono delineare i caratteri aziendalistici propri della gestione degli enti non profit, evidenziando anche aspetti giuridici tipici, di governance e di finanziamento; infine si presentano gli schemi e i modelli dei bilanci degli enti non profit.
Questo volume ha lo scopo di sintetizzare la storia del calcolo del PIL, dell'elaborazione del suo primo concetto fino ai giorni nostri. Le teorie prese in considerazione partono da William Petty e arrivano alle ultime formulazioni su indicatori alternativi o implementazioni del calcolo del PIL, per valutare non solo il reddito della nazione ma anche il benessere. Viene trattato il metodo di calcolo odierno del PIL e i vantaggi e gli svantaggi di tale sistema. Elaborazioni e approfondimenti della variabile macroeconomica lasciano al lettore uno spunto per ulteriori ricerche in merito a quello che oggi sembra essere uno dei principali problemi di valutazione di una nazione. È proprio grazie al PIL che una nazione acquista o perde credibilità, sia a livello nazionale che internazionale. Per tali ragioni riuscire a creare un indicatore che non crea distorsioni permetterebbe una migliore valutazione e una maggior credibilità. Ad oggi le problematiche riguardanti tale calcolo sono ancora in discussione. Sono state proposte da economisti e da governi diversi tipi di indicatori che potrebbero sostituire o integrare il PIL.
È possibile cambiare il sistema economico attuale? Esso è tanto un complesso di pratiche e di tecniche, quanto una cultura diffusa, radicata nel mito dell'homo oeconomicus. Chiunque non sia ipnotizzato dalla propaganda neoliberista vede che il capitalismo globale è nocivo all'umanità e alla natura. Quella che però sembra ancora impossibile da vedere è la via per il cambiamento del sistema. Il libro individua questa via nell'interazione di tre svolte essenziali. La prima è la svolta spirituale che conduce oltre il mito del capitalismo e scaturisce dall'incontro tra le sapienze antropologiche delle culture del mondo. Ciascuna di esse coltiva la memoria della dignità umana e la loro convergenza sa dare senso e orizzonte all'impegno per cambiare la società. La seconda svolta è metodologica e implica la riorganizzazione dell'economia. Un nuovo pensiero a riguardo potrà fiorire grazie all'apporto dei modelli alternativi sia al capitalismo che al socialismo reale. L'ultima svolta è culturale e politica. È la svolta che si nutre del potenziale motivazionale di un'etica del bene comune e della forza trasformativa di una politica che sviluppi la democrazia attraverso la prassi della giustizia restitutiva dei diritti. A quanti non vogliono rassegnarsi a subire la situazione esistente questo libro propone una via inedita di cambiamento, che permetta alla società di respirare e all'economia di servire tutta l'umanità senza distruggere la natura.
Il Branded Content rappresenta una grande novità nel mondo della comunicazione d’impresa e questo è il primo testo che aiuta a inquadrarlo e a comprenderlo. Con una scrittura scorrevole e informale, un taglio pragmatico e una ricca serie di case histories (illy, Hyunday, CocaCola, Lacta Greece, Ibm) e interviste ai maggiori esperti sul tema.
Qual è il segreto di un promotore di successo? Quali sono i comportamenti adatti per raggiungere gli obiettivi? Quali sono le capacità che in un contesto come quello attuale possono fare la differenza? Come posso pianificare la mia attività in modo strategico? Come posso incrementare l'efficacia della mia attività? Come posso creare relazioni efficaci con i miei clienti? Queste sono solo alcune delle domande alle quali abbiamo cercato di rispondere in questo libro. Non teorie, ma il risultato di una ricerca attraverso una serie di interviste, dei fattori di eccellenza del moderno promotore finanziario. Una cassetta degli attrezzi. Strumenti di immediata e concreta applicazione con l'obiettivo di creare "consapevolezza" in modo da essere in grado di analizzare comportamenti funzionali e disfunzionali per avere la possibilità di scegliere che promotore vogliamo essere o diventare. Conoscere se stessi, possedere se stessi e trasformare se stessi. È proprio questo a cui dovrebbe tendere ogni individuo: imparare progressivamente a conoscersi, a capirsi, ad accettarsi, a scoprire le proprie potenzialità, a vivere con la totalità del proprio essere, diventando sempre più consapevole della sua fondamentale libertà e possibilità di gestione creativa e responsabile.