"Chisciotte e gli invincibili" nasce intorno a un tavolo di cucina, chitarra, formaggio, pane e vino con uno scrittore, Erri De Luca, un cantautore e poeta, Gianmaria Testa, e un musicista, Gabriele Mirabassi. La cantata a tre voci si sposta a teatro, sul palcoscenico, e diventa un omaggio ai sognatori che non si arrendono, a quelli che si fanno coinvolgere, che non sono mai spettatori passivi di quanto accade. A quei seguaci delle cause perse che proprio in quanto tali sono invincibili. Ai migratori, gli innamorati, i prigionieri, i suicidi. Nelle parole di Erri De Luca "invincibile non è chi sempre vince, ma chi mai si fa sbaragliare dalle sconfitte. Invincibile è chi da nessuna disfatta, da nessuna batosta si fa togliere la spinta a battersi di nuovo. Chisciotte che risorge ammaccato dai colpi e dalla polvere è invincibile".