Il film racconta dalla nomina nel 1991 a parroco di San Gaetano nel quartiere Brancaccio di Palermo alla sua uccisione il 15 settembre 1993. Nonostante la scarsa pubblicità e la presenza di attori poco noti, ebbe oltre 8 milioni di spettatori e uno share del 34% con punte del 54% in Sicilia. A RAI1 ne fu fatta, col controllo del regista, la riduzione a una puntata di 145’ che, almeno fino a giugno 2005, non fu mai trasmessa. Oltre a una scrupolosa fedeltà alla cronaca dei fatti e a un’adesione intensa nel tracciare il percorso etico e civile del sacerdote, il film è sotto il segno di una “necessaria” prudenza (data la sede televisiva) nel trattare le figure mafiose, ma piuttosto esplicito sul silenzio e l’indifferenza che caratterizzarono il comportamento della Curia palermitana verso don Puglisi. Deve molto a Maurizio Artale, giovane direttore del Centro Padre Nostro, fondato da padre Pino, che ne continua l’opera.