
"Peggy Guggenheim. Art Addict" è un documentario sulla vita dell'icona dell'arte Peggy Guggenheim diretto da Lisa Immordino Vreeland, già regista di "Diana Vreeland. L'imperatrice della moda". È basato sulla biografia di Peggy, ereditiera della famiglia Guggenheim che finì per diventare una figura centrale del movimento dell'arte moderna. Attraversando gli sconvolgimenti culturali del ventesimo secolo, collezionò non solo opere d'arte, ma anche artisti. La sua pittoresca storia personale include figure quali Samuel Beckett, Max Ernst, Jackson Pollock, Alexander Calder, Marcel Duchamp, così come innumerevoli altri. Nonostante le delusioni che caratterizzarono la sua vita privata, rimase sempre fedele alla propria visione e mise insieme una delle più importanti collezioni di arte moderna, ora gelosamente custodita nel suo palazzo veneziano. Il film è una sintesi della migliore arte del ventesimo secolo e della vita libertina e iconoclasta di una delle donne più potenti del mondo dell'arte.
Brunhilde Pomsel lavorò come segretaria, stenografa e dattilografa per il ministro della Propaganda nazista Joseph Goebbels. La vita della signora Pomsel è stata lo specchio delle grandi tragedie storiche del ventesimo secolo e di quanto accaduto in Germania successivamente. Oggi molti pensano che i pericoli della guerra e del fascismo siano stati ormai superati. Brunhilde Pomsel ci dice chiaramente che non è così. "A German Life" costringe gli spettatori a guardarsi in faccia e suscita domande inquietanti e senza tempo: cosa avremmo fatto al suo posto? Avremmo sacrificato i nostri principi per avanzare nella carriera? Come ci poniamo di fronte ai valori morali? Cosa significa rispetto per l'umanità?
"S Is For Stanley" è la storia di Emilio D'Alessandro, autista personale di Stanley Kubrick. D'Alessandro conobbe fortuitamente Kubrick a Londra nel 1971, questi lo volle come suo autista personale e con lui instaurò un legame di amicizia profondissimo coronato nel 1999 da una serie di omaggi che il cineasta gli fece nel suo ultimo film, "Eyes Wide Shut". Lo fece recitare in un cameo, diede il suo nome al bar in cui va Tom Cruise, "assunse" la moglie e la figlia Marisa come comparse. Un'amicizia che ha attraversato trent'anni di vita. Vincitore del David di Donatello 2016 come miglior documentario.
Ritmo Sbilenco è il risultato del Laboratorio di Alta Formazione di OffiCine (un progetto IED-Istituto Europeo di Design e Anteo spazioCinema) dove una troupe di studenti ha affiancato una troupe di film-maker professionisti per realizzare il primo docufilm su Elio e le Storie Tese. Una sorta di “versione deluxe” dei filmini che si facevano da piccoli, che conserva, quindi, anche un valore affettivo oltreché rappresentare un modo per documentare come lavora un complesso all’inizio del ventunesimo secolo. E che ci fa scoprire certi momenti meno conosciuti come, per esempio, le piccole prove individuali che si fanno dietro le quinte per prepararsi prima di uscire sul palco. Non un reportage musicale, né un lavoro costruito su materiali d’archivio ma un backstage, non solo musicale, che racconta anche lati inaspettati delle loro vite: dalla partecipazione al Festival di Sanremo al tour nei grandi palazzetti dello sport. Un viaggio in compagnia delle persone che compongono gli Elio e le Storie Tese e non solo degli artisti.
Dal suo giardino soleggiato di Miami, Iggy Pop legge «Rester vivant: méthode», il saggio poetico che Michel Houellebecq ha scritto nel 1991, sul rapporto tra arte, sopravvivenza e follia, e dedicato a «tutti coloro che non ce la fanno più e che sono sul punto di mollare». In questo film esistenzialista ma venato da un tocco di humour surreale Houellebecq (e Iggy) invitano non solo i poeti, ma tutti coloro che si sentono stanchi della vita, «a tornare all'origine dell'esistenza, cioè alla sofferenza». Il regista e i coautori olandesi del film - Erik Lieshout, Arno Hagers e Reinier van Brummelen - riprendono Houellebecq nella cucina di casa dei suoi genitori, in compagnia di un gruppo di persone in cura per problemi psichiatrici che lo hanno ispirato nella scrittura del saggio. Iggy Pop raggiunge lo scrittore a Parigi, e lo sfida in un dialogo appassionato che invita ogni spettatore a evadere dalla gabbia dell'esistenza ordinaria e a spezzare la catena del dolore - anche se il prezzo da pagare per la liberazione è la solitudine. Nel booklet: curiosità e immagini dal film.
Con una profondità senza precedenti, il film descrive una comunità buddhista zen che ha rinunciato a tutti i propri beni e si è votata a una vita di castità per uno scopo comune: trasformare la propria sofferenza e praticare l’arte della consapevolezza con l’aiuto del maestro famoso in tutto il mondo Thich Nhat Hanh. Questo documentario a tinte forti, le cui riprese a cavallo fra le strade degli Usa e un monastero nella campagna francese sono durate più di tre anni, è una riflessione su una comunità che si scontra con domande esistenziali e sulla routine quotidiana della vita monastica. Con il trascorrere delle stagioni, i monaci ricercano un rapporto sempre più profondo con se stessi, mentre il mondo circostante viene illustrato dai diari di Thich Nhat Hanh, con la voce di Benedict Cumberbatch.
Quarta di copertina
“È silenzioso e puro; contiene immagini e suoni che si traducono in una dimenticata concisione. Mi è piaciuto come i registi siano riusciti a catturare e trasmettere, cinematograficamente, lo stato a volte inspiegabile di essere risvegliato.” Alejandro González Iñárritu Con una profondità senza precedenti, il film descrive una comunità buddhista zen che ha rinunciato a tutti i propri beni e si è votata a una vita di castità per uno scopo comune: trasformare la propria sofferenza e praticare l’arte della consapevolezza con l’aiuto del maestro famoso in tutto il mondo Thích Nhâ’t Hanh. Questo documentario a tinte forti – le cui riprese a cavallo tra le strade degli Stati Uniti e un monastero nella campagna francese sono durate più di tre anni – è una riflessione su una comunità che si scontra con domande esistenziali e sulla routine quotidiana della vita monastica. Con il trascorrere delle stagioni, i monaci ricercano un rapporto sempre più profondo con se stessi, mentre il mondo circostante viene illustrato dai diari di Thích Nhâ’t Hanh, attraverso la voce di Benedict Cumberbatch. Nel booklet: Testi di Elisabetta Beccaria, Stefano Bettera, Adriana Rocco e Carolina Traverso.
Settantasette città, quaranta giorni, una campagna elettorale on the road, in mezzo alla gente, lungo tutto lo Stivale. Più di un milione di persone nelle piazze, più di otto milioni di voti nelle urne. Un solo grande protagonista: Beppe Grillo. Lo tsunami del Movimento 5 Stelle, che ha travolto la politica italiana, ora raccontato in un libro e in un film di oltre un'ora.
Qual è la vera storia di Fatima? Perché la Madonna scelse di affidare il suo messaggio a tre semplici pastorelli come Lucia, Francisco e Giacinta? A quasi 100 anni dalle apparizioni mariane, questo straordinario DVD ci accompagna alla scoperta di uno dei più importanti fatti di fede dei nostri tempi. Ricostruzioni, testimonianze e interviste a esperti e personalità di spicco, svelano il significato profondo delle visioni avute dai tre bambini, mettendole in relazione con avvenimenti della storia recente. Esse, però, ci guidano anche nella comprensione del messaggio della Vergine: un messaggio di pace e speranza, semplice e universale, che continua a far riflettere credenti e non credenti, segno che la storia di Fatima è tutt’altro che conclusa.
PATMOS È L’ISOLA DELL’EGEO, CITATA NEL LIBRO DELL’APOCALISSE DI SAN GIOVANNI. È QUI INFATTI CHE L’APOSTOLO PREDILETTO DI GESÙ FU ESILIATO VIVENDO IN UNA GROTTA DOVE, ISPIRATO DA DIO, DETTÒ AL DISCEPOLO PROCORO L’ULTIMO LIBRO DELLA BIBBIA, IL PIÙ DIFFICILE DA COMPRENDERE MA ANCHE QUELLO PIÙ RICCO DI FASCINO.
L’APOCALISSE INFATTI INFONDE SPERANZA DI CUI L’UOMO CONTEMPORANEO HA URGENTE BISOGNO. OGGI PATMOS È META DI PELLEGRINI CHE VI SI RECANO PER VISITARE I LUOGHI DEL SANTO E I MOLTI MONASTERI A LUI DEDICATI, TRA CUI QUELLO DI SAN GIOVANNI TEOLOGO FONDATO NEL 1088.
Formato: PAL
Audio: Tedesco (Dolby Digital 5.1), Inglese (Dolby Digital 5.1), Italiano (Dolby Digital 5.1), Francese (Dolby Digital 5.1), Spagnolo (Dolby Digital 5.1)
Lingua: Italiano, Inglese, Spagnolo, Francese, Tedesco
Sottotitoli: Italiano
Regione: Regione A, Regione B
Oltre 500 anni di storia, geniale ispirazione, passione per ciò che è “universalmente bello”, celebrati in un DVD. Grazie all'alta definizione, la collezione dei Papi è presentata con un realismo mai provato prima, in un’esperienza visiva unica e coinvolgente e con l’autorevole guida del Direttore dei Musei Antonio Paolucci. Le statue classiche, la Cappella Sistina, le stanze di Raffaello, capolavori di Leonardo, Giotto, Caravaggio, Van Gogh, Chagall, Dalì e Fontana: tappe di un viaggio emozionale tra presente e futuro, dove l’arte è il mezzo sublime per far emergere il legame tra uomo e Dio.
Nel corso di un trentennio (1971-2001) alla guida di Caritas Italiana si sono succeduti tre direttori: Giovanni Nervo (1918-2013), Giuseppe B. Pasini ed Elvio Damoli. A loro è dedicato il DVD, che si propone di essere una testimonianza della carità vissuta in modo profetico dentro eventi e cambiamenti che hanno fortemente segnato quei decenni.
Accanto ai tre direttori vengono presentate sei figure - Maria Teresa Tavassi, Roberto Rambaldi, Silvio Tessari, don Ruggero Di Piazza, Alfonso Canale, Silvana Piccinini - che nello stesso trentennio, a vario titolo e con ruoli diversi, hanno vissuto in prima persona l'attenzione ai fenomeni di sofferenza, emarginazione e povertà, l'intervento in occasione delle calamità naturali nazionali e internazionali, l'accoglienza ai profughi e agli extracomunitari, la promozione dell'obiezione di coscienza e l'educazione della comunità alla condivisione e alla solidarietà.
Sommario
Giovanni Nervo. Giuseppe B. Pasini. Elvio Damoli. Maria Teresa Tavassi. Roberto Rambaldi. Silvio Tessari. Ruggero Di Piazza. Alfonso Canale. Silvana Piccinini.
Note sul curatore
SALVATORE FERDINANDI, sacerdote della diocesi Terni-Narni-Amelia, dal 1982 al 2001 è stato direttore della Caritas diocesana, esperienza pastorale riversata poi in Caritas Italiana, dove è responsabile per gli ambiti della formazione e della promozione delle Caritas diocesane e parrocchiali, della documentazione e della sussidiazione. Dopo la specializzazione all'Accademia Alfonsiana di Roma, ha insegnato Dottrina sociale della Chiesa alla Pontificia Università Urbaniana ed è ora docente di Teologia pastorale al Pontificio Collegio Leonino di Anagni. Per EDB ha pubblicato Per una carità aperta al mondo (2003); Radicati e fondati nella carità. Itinerario di formazione alla carità per sacerdoti, seminaristi e diaconi nella Chiesa italiana (22008); Quarant'anni di Caritas. Metodo e strumenti pastorali per educare alla carità (22012) e ha curato La grammatica della carità. Dall'assistenza alla condivisione nel pensiero di Giuseppe B. Pasini (2013).