Il rapporto di Lutero con la mistica è assai più significativo di quanto si ritenga comunemente: la ricerca internazionale degli ultimi anni ha dimostrato che essa non fu per Lutero solo un entusiasmo giovanile. Identificare il fondamento mistico del pensiero del Riformatore tedesco contribuisce a portare alla luce le radici del suo pensiero nel monachesimo e nella teologia medievale, permettendone una migliore comprensione e una valorizzazione per l'oggi, anche in ottica ecumenica. Come affermano gli studiosi Bernd Hamm e Volker Leppin, la stessa "composizione d'insieme della teologia di Lutero ha carattere mistico e la genesi di tale teologia è da descrivere come l'ideazione di una nuova forma di mistica".
Prima traduzione italiana, con testo a fronte
Il cuore del messaggio della Riforma dalla viva voce di Lutero
La questione delle indulgenze e i temi centrali della fede cristiana
L'inattesa risonanza delle 95 Tesi affisse il 31 ottobre 1517 alla porta della chiesa del castello di Wittenberg indusse Lutero a redigere un sostanzioso commento a ciascuna di esse, le Resolutiones, pubblicate nell’estate dell'anno successivo.
Lutero vi espone il suo pensiero non solo sulle indulgenze, pomo iniziale della discordia, ma anche su temi centrali della fede cristiana quali la penitenza evangelica (che è la conversione quotidiana del cuore e della mente), il perdono dei peccati (che si ottiene per sola fede), i poteri del papa, il vero tesoro della Chiesa (che è la croce di Cristo), la necessità di una riforma della Chiesa (che solo Dio può compiere).
Ovvero, l'essenza del messaggio della Riforma illustrato dalla viva voce di Lutero.