Formato gigante cm 34 x 24
Lasciatevi guidare alla visita della Città Eterna dai suoi più graziosi abitanti: i gatti!
Oltre ai luoghi celebri, conoscono come le proprie tasche e frequentano liberamente gli angoli più segreti, i tesori più nascosti della città. La presenza silenziosa dei gatti è una delle caratteristiche più amabili di Roma. Nel labirinto di vie e viuzze del vecchio centro li si incontra ovunque: sdraiati mollemente al sole sul tetto di un’auto o sopra un antico capitello, aggirarsi misteriosi nei vicoli bui o spiare oziosamente i passanti da una delle mille fessure nelle vecchie mura.
Ma meglio di ogni altra città Roma offre una “privacy” invidiabile ai nostri viziati felini tra le pietre dei fori, nelle rovine della città antica sparse un po’ ovunque di cui i gatti sono gli incontrastati padroni notturni. E poi, forse i gatti si trovano a proprio agio in questa città perchè il loro carattere somiglia per taluni aspetti a quello che una vecchia tradizione vuole sia il carattere tipico dei romani: un po’ sornioni, un po’ pigri, amanti della siesta...
Questa Settima Edizione del volume curato dalla Pontificia Università della Santa Croce contiene un completo aggiornamento al 31 dicembre 2021 delle norme del Codice di Diritto Canonico e della principale legislazione che regola l’organizzazione centrale della Chiesa. In particolare, riporta il nuovo testo del Libro VI sulle sanzioni penali nella Chiesa – in vigore dall’8 dicembre 2021 – con puntuali commenti del tutto originali, nonché opportuni riferimenti e commenti alle restanti norme disciplinari e penali di più recente emanazione: il motu proprio Vos estis lux mundi, il Vademecum della Dottrina della Fede e le nuove Norme sui delicta graviora pubblicate nel dicembre 2021. I commenti del testo sono stati aggiornati accogliendo altre recenti disposizioni concernenti la parrocchia – a seguito dell’istr. La conversione pastorale della Congr. per il Clero –, del nuovo Direttorio per la catechesi, della riforma del Sinodo dei Vescovi, così come di altre innovazioni apportate ai vari canoni negli ultimi anni. La preparazione dell’edizione ha richiesto, di conseguenza, un’accurata revisione dei riferimenti interni contenuti nell’intero volume così come una rielaborazione dei vari indici, in particolare dell’Indice analitico, con l’inserzione di nuove voci. Il volume è la settima edizione dell’ormai noto Codice di Diritto Canonico e Leggi Complementari commentato, curato dalla Facoltà di Diritto Canonico della Pontificia Università ella Santa Croce, sotto la direzione del prof. Mons Juan Ignacio Arrieta.
Questa settima edizione è completamente aggiornata, sia nei canoni che nei commenti e in tutti i sussidi e indici che accompagnano il volume. L’intera documentazione riportata è aggiornata a dicembre 2021, data dell’ultimo aggiornamento dei documenti presi in considerazione. In particolare, questa nuova edizione risulta da una rivisitazione generale di tutti i commenti per verificare l’adeguamento con la disciplina più moderna, avendosi modificato dove occorreva i testi o i richiami dottrinali precedenti. In modo particolare, il volume è il primo Codice che appare con il nuovo Libro VI sulle sanzioni penali nella Chiesa, e con i corrispondenti commenti completamente originali. Pari modo, il volume ha tenuto ovviamente conto delle restanti modifiche operate nei canoni dalle ultimissime disposizioni pontificie, includendo nuovi commenti indicativi della portata dottrinale e giuridica dei singoli cambiamenti. Dalla sesta precedente edizione, del 2018 e ristampata nel 2020, questa edizione tiene conto di tutti i documenti di rilevanza dottrinale e giuridica emanati dai dicasteri della Santa Sede. In modo speciale, viene richiamata la nuova legislazione sul Sinodo dei Vescovi, la disciplina sull’organizzazione parrocchiale a seguito dell’istruzione La conversione pastorale della comunità parrocchiale, della Congregazione per il Clero, le nuove norme sui delicta graviora, del dicembre 2020, l’istruzione e il nuovo Direttorio sulla catechesi. Come conseguenza del lavoro, l’intero indice analitico e quello concernente le corrispondenze con il Codice del 1917 sono stati pure arricchiti e aggiornati.
Ormai un classico della spiritualita contemporanea. L'esperienza mistica della santa polacca Faustina Kowalska espressa attraverso il suo Diario. Religiosa semplice, senza istruzione, ma forte e infinitamente fiduciosa in Dio, Suor Faustina Kowalska ebbe una grande missione, ricordare una verita di fede da sempre conosciuta, ma dimenticata spesso, riguardante l'amore misericordioso di Dio per l'uomo. Il culto della Divina Misericordia, che ha ricevuto impulso proprio da questo Diario, si festeggia la prima domenica dopo la Santa Pasqua.
************* RISTAMPA DI NOVEMBRE 2020 DELLA SESTA EDIZIONE RIVEDUTA E AMPLIATA DEL 2018 *************
Questa Sesta edizione del “Codice di Diritto Canonico e leggi complementari” rappresenta una profonda revisione dell’opera precedente resasi necessaria dai rilevanti cambiamenti normativi apportati negli ultimi tre anni del pontificato di Papa Francesco.
Dal maggio 2015, data della precedente edizione, l’ordinamento canonico è stato rinnovato a più riprese, interessando sia canoni del Codice che documenti utilizzati nei commenti. In questo breve periodo, per esempio, sono stati modificati più di trenta canoni del Codice: cosa del tutto inusuale in epoche precedenti.
Il presente volume contiene, di conseguenza, l’aggiornamento completo di una delle sezioni più utilizzate del Codice, com’è quella del processo speciale per dichiarare la nullità del matrimonio, modificata a seguito del m. p. Mitis Iudex Dominus Iesus. Analogo lavoro era richiesto dalle modifiche introdotte dalla legge che ha armonizzato la disciplina latina con quella del Codex Canonum Ecclesiarum Orientalium in diversi aspetti di prassi pastorale, o dalle svariate modifiche realizzate nell’organizzazione della Curia Romana. In molti altri casi, nuove disposizioni normative hanno richiesto l’intera rielaborazione dei commenti ai canoni, come ad esempio circa la disciplina sugli studi ecclesiastici riorganizzata dalla cost. ap. Veritatis gaudium. Appendici e sussidi sono stati altrettanto aggiornati alla data odierna e, in particolare modo, si è fatto un approfondito adeguamento dell’indice analitico con l’inclusione di nuove voci.
L'Annuario Pontificio a cura della Segreteria di Stato Vaticano contiene informazioni e gli indirizzi completi della Santa Sede, di tutte le sedi apostoliche e le istituzioni cattoliche nel mondo: gli uffici della Curia Romana, i corpi diplomatici presso la Santa Sede, gli ordini religiosi in tutto il mondo, le Accademie Pontificie e le Università, un sommario statistico e molto altro ancora. Uno strumento indispensabile per essere aggiornati sulla vita e l'organizzazione della Chiesa.
E' pubblicato unicamente in versione cartacea.
Un invito alla riflessione personale che aiuta a vivere più serenamente la giornata: un piccolo dono per farsi ricordare tutto l'anno e per far giungere a tutti la parola di Dio. Nel suo pratico formato, si adatta sia a essere appeso che a un utilizzo da scrivania. Per la copertina, sono disponibili soggetti differenti, in modo da accompagnare ogni giorno dell'anno con l'immagine sacra preferita.
Il nostro "Calendario liturgico dell'ascolto" è un calendario a strappo giornaliero con le indicazioni per la celebrazione dell'eucaristia feriale e domenicale, i santi del giorno, la liturgia delle ore. Ogni giorno dell'anno evidenzia una frase diversa tratta dalle letture quotidiane della Santa Messa accompagnata da un breve commento tratto dalla patristica, dagli scritti dei santi, dal magistero della Chiesa. Un invito alla riflessione personale che aiuta a vivere più serenamente la giornata: un piccolo dono per farsi ricordare tutto l'anno e per far giungere a tutti la parola di Dio.
Il volume contiene il testo della terza Lettera Enciclica di Papa Francesco sulla fraternità e l’amicizia sociale che verrà firmata ad Assisi il 3 ottobre 2020. Il titolo trae spunto dallo scritto di San Francesco: «Guardiamo, fratelli tutti, il buon pastore che per salvare le sue pecore sostenne la passione della croce» (Ammonizioni, 6, 1: FF 155) ed è esso stesso uno dei punti focali del magistero di Francesco che già «dalla sera della sua elezione, il 13 marzo 2013, si presenta al mondo con la parola “fratelli”. E fratelli sono gli invisibili che abbraccia a Lampedusa, gli immigrati, nella sua prima uscita da Pontefice. Anche Shimon Peres e Abu Mazen che si stringono la mano assieme al Papa nel 2014 sono un esempio di quella fraternità che ha come obiettivo la pace. Fino alla Dichiarazione di Abu Dhabi dell’anno scorso, anche in questo caso un documento sulla “fratellanza umana” che, dirà Francesco, “nasce dalla fede in Dio che è Padre di tutti e Padre della pace”».
L'attesa e straordinaria terza Enciclica di Papa Francesco, sul tema che più ha caratterizzato il suo pontificato e che lo lega al Santo di cui ha scelto di portare il nome. Dopo diverse Esortazioni apostoliche, il Papa torna alla forma solenne, estesa e libera, della Lettera enciclica che verrà firmata e presentata al mondo il 3 ottobre ad Assisi sulla tomba del Santo. L'introduzione di Antonio Spadaro, direttore della Civiltà Cattolica, presenta il testo, contestualizza i passaggi cruciali e li spiega in modo chiaro in relazione al magistero di Bergoglio.
El Diccionario General de Derecho Canónico conjuga el rigor con la accesibilidad. Contiene 2.509 voces en siete volúmenes. Han colaborado en él un total de 583 autores de 33 países.
Quiere ser útil a quienes se dedican a cuestiones académicas, a los abogados en general, a los profesionales de la curia administrativa y judicial canónica, y a cualquier persona interesada en las cuestiones jurídicas o eclesiales.
El Diccionario aborda todos los aspectos del derecho canónico: derecho latino y oriental, derecho codicial y extracodicial, derecho actual y ius vetus, dogmática jurídica e historia del derecho, fuentes e instituciones.
El carácter general del Diccionario permite considerar también nociones con un vivo relieve en la escena cultural, como la familia, la sexualidad humana, la vida, la conciencia, la libertad o la dimensión pública de la religión.
Se la teologia giuseppina è piuttosto scarsa, cui fanno eccezione gli studi svolti da padre Tarcisio Stramare (1928-2020) degli Oblati di san Giuseppe, uno dei massimi studiosi di sana giosefologia, l’iconografica del Patriarca e Patrono della Chiesa è molto nutrita. A questo riguardo, vorremmo sottolineare un singolare aspetto che molti artisti hanno preso in considerazione per evidenziare la sua sapienza: lo hanno rappresentato mentre tiene fra le mani un libro, chiuso o aperto perché lo sta leggendo o scrutando. Questo atto intellettuale e spirituale insieme proviene da un’antica deduzione teologica, che risponde alla domanda: quali origini ha la saggezza di san Giuseppe nel dirimere e giudicare la realtà? E questa fu la risposta dei Padri della Chiesa: dalla volontà di Dio che si esprime non solo attraverso la grazia e l’illuminazione, ma anche attraverso le Sacre Scritture.
San Giovanni Crisostomo (344/354-407) presenta san Giuseppe come un eccellente conoscitore delle Sacre Scritture, un loro «scrutatore», come insegnerà Gesù: «Voi scrutate le Scritture credendo di avere in esse la vita eterna; ebbene, sono proprio esse che mi rendono testimonianza» (Gv 5, 39). Il Padre della Chiesa, infatti, riflette e insiste su ciò che si legge nei Vangeli: «“Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa, perché quel che è generato in lei viene dallo Spirito Santo. Essa partorirà un figlio e tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati”. Tutto questo avvenne perché si adempisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta: Ecco, la vergine concepirà e partorirà un figlio che sarà chiamato Emmanuele, che significa Dio con noi» (Mt 1, 20-239).
Perciò spiega il Crisostomo: «Ecco, dunque, che l’angelo rimanda Giuseppe ad Isaia, affinché, se svegliandosi, dimenticasse le parole che sta ascoltando, possa ricordarle per mezzo di quelle dei profeti, dei quali faceva il suo nutrimento abituale (in quorum meditatione nutritus fuerat)». Proprio in virtù del fatto che san Giuseppe aveva continua familiarità e dimestichezza con le parole profetiche che l’Angelo lo invita al passo del Libro di Isaia: «Ecco: la vergine concepirà e partorirà un figlio, che chiamerà Emmanuele» (7,14), a differenza di Maria Santissima alla quale l’Arcangelo Gabriele nulla dice in proposito.
Anche per il bizantino Teodoto di Ancira del V secolo, vescovo e teologo, la conoscenza dell’Antico Testamento per il padre adottivo di Gesù era un fatto imprescindibile poiché era necessario, nel piano della Salvezza, che, al fine di sposare Maria Vergine, egli fosse assolutamente consapevole dei misteri divini predetti al Popolo eletto: «É allora che egli comprese quanto avevano detto i profeti. Egli ebbe l’intelligenza delle loro profezie: poiché era giusto, aveva l’abitudine di meditare quei testi».
La narrazione iconografica attinse da queste fonti l’ispirazione di raffigurare san Giuseppe, perlopiù in compagnia della sua beatissima Sposa e di Gesù Bambino, con le Sacre Scritture fra le mani. Fu soprattutto dal Rinascimento in poi che questo tema venne trattato con maggiore insistenza, ricordiamo alcuni nomi: da Gian Maria Falconetto a Lorenzo Lotto, da Girolamo Marchesi da Cotignola a Bonifacio de Pitati (detto Veronese), da Caravaggio a Santi di Tito, da Bartolomeo Schedoni a Marcantonio Bellavia, da Egidio Dall’Oglio a Francesco Albani, da Nicolas Poussin a Pompeo Batoni…
Tale stilema artistico giuseppino si replicherà costantemente. Molto suggestiva è l’immagine che ci consegna il pittore Georges de La Tour nel suo Sogno di San Giuseppe, opera che risale al 1640 circa, conservata nel Musée des Beaux-Arts, a Nantes, in Francia. Il capolavoro riprende il tipico metodo intimo e raccolto dell’artista con i personaggi presentati in primo piano e illuminati dalla flebile luce di una candela, in questo caso solo due, il protagonista san Giuseppe e un Angelo. Il racconto è direttamente tratto dal Nuovo Testamento e descrive pittoricamente l’episodio in cui l’Angelo appare in sogno a san Giuseppe per avvisarlo di fuggire in Egitto e mettere così in salvo il Redentore dalla strage degli innocenti programmata da re Erode. San Giuseppe è addormentato soavemente: è seduto; sulle sue gambe è appoggiato un volume, con la mano sinistra ancora intenta a sostenere le pagine aperte; mentre con il braccio destro, puntato sul tavolo, sostiene il capo. L’Angelo, dipinto come un ragazzino in abiti eleganti, gli parla nel sonno con gesti molto eloquenti. Simultaneamente ci tornano alla mente le considerazioni che una grande mistica fece a riguardo della frequentazione angelica di san Giuseppe nella sua vita ed anche della peculiarità del Patriarca come scrutatore delle Sacre Scritture.
«Fu poi dato da Dio a Giuseppe, oltre l’Angelo di sua custodia, anche un altro Angelo, che gli parlava nel sonno molto spesso e l’ammaestrava in tutto quello che doveva fare per più piacere al suo Dio», così Madre Cecilia Baij (1694-1766), monaca del monastero delle Benedettine di Montefiascone (Viterbo), scrisse nella Vita del glorioso patriarca San Giuseppe, un ricco lavoro spirituale che viene proposto, in questo anno dedicato al Patrono della Chiesa universale, in una bella veste grafica dalla Casa Editrice Fiducia (pp. 429, € 25,00). L’opera fu composta sulla base di rivelazioni divine, accuratamente vagliate dal teologo e direttore spirituale della serva di Dio, monsignor Pietro Bergamaschi, che la pubblicò in una prima edizione nel 1921.
In base alle esperienze mistiche di Madre Baij, similari a quelle della beata Katharina Emmerick (1774-1824), alle quali fu loro concesso di conoscere in maniera precisa gli accadimenti di ciascun componente della Sacra Famiglia, veniamo a sapere che: «[…] incominciò il nostro Giuseppe ad imparare a leggere e gli riusciva mirabilmente, in modo che il suo genitore non ebbe mai occasione di riprenderlo. Appena aveva tre anni, che già incominciava a leggere, con molta consolazione dei suoi genitori e suo profitto; e si andava esercitando nella lettura della Sacra Scrittura e nei Salmi di David, i quali poi il Padre glieli spiegava. Era molta la consolazione che sperimentava il nostro Giuseppe in leggere e sentirsi spiegare dal padre quel tanto che leggeva, ed in questo esercizio vi pose tutto il suo studio, non tralasciando però, mai i soliti esercizi di orazioni e preghiere a Dio, e tutto il suo tempo spendeva in questo esercizio, cioè di orare, studiare e leggere, avendo per tutto il suo tempo assegnato» (pp. 44-45). L’attività di scrutare le Sacre Scritture da parte di san Giuseppe sarà ancora ribadita nel testo, ponendo san Giuseppe anche come modello per gli altri in riferimento a questo preciso esercizio religioso. Il libro di Madre Cecilia Baij, oltre ad essere utile strumento per accrescere la conoscenza del Santo che l’Onnipotente scelse per essere degno della Madre di Dio e padre in terra di Suo Figlio, offre un’ulteriore fonte per avvalorare la tesi tradizionale che san Giuseppe è stato un perfetto scrutatore dei Sacri Testi della Vera religione.
Da 30 anni, un piccolo dono per farsi ricordare tutto l’anno e lo stimolo per una riflessione quotidiana che aiuta a vivere più serenamente la giornata. Il calendario Cinque Pani d’Orzo è il regalo ideale da fare ad amici, parenti o colleghi. Le brevi frasi sono della Liturgia del giorno secondo il calendario romano. Sul retro sono riportate le citazioni dei brani completi e una breve riflessione.
A cura della Fraternità Gesù Risorto
Guido liturgico pastorale 2021 - 2022 per le diocesi di Roma