30 aprile 1945: quando l'Armata Rossa è ormai a pochi metri dal bunker sotterraneo della Cancelleria di Berlino, Adolf Hitler si suicida con un colpo alla testa. Ma l'altro grande dittatore del Novecento, Josif Stalin, detto "la tigre" dallo stesso Führer, non si rassegna alla notizia della morte del nemico e rivale: lo sente simile a sé, in una sorta di «affinità spirituale» che lo affascina fin dalla sfrontata e rischiosa aggressione alla Russia del 1941. Dominato dall'inquietudine, Stalin chiede i documenti delle autopsie, fa interrogare ufficiali e civili e, alla fine dell'anno, ordina ai servizi segreti politici l'avvio dell'"Operazione Mito": un'ambiziosa e dettagliata ricerca sulla vita e la carriera politica del Führer. Il 29 dicembre 1949 il "dossier Hitler" è sulla sua scrivania. Da allora il documento n. 462a, a suo modo sospetto e compromettente, è stato sempre tenuto nascosto negli archivi sovietici, da cui emergerà solo nei tardi anni Novanta. Scopriamo così una sorprendente biografia di Hitler, basata sui ricordi estorti ai suoi assistenti di campo personali, Otto Günsche e Heinz Linge, che restarono al suo fianco fino alla fine, al punto da occuparsi di bruciare il suo cadavere. Le testimonianze dei due restituiscono, oltre ai pettegolezzi di partito e alle strategie belliche, anche gli aspetti più umili e quotidiani della vita del dittatore: gli umori discontinui e le abitudini alimentari, gli scoppi d'ira e le piccole miserie del suo fragile stato di salute. Tutte queste rivelazioni vanno a comporre una curiosa biografia redatta per un solo lettore, e da quell'unico lettore condizionata. Il dossier glissa infatti opportunamente su idee e dottrine non conformi al pensiero comunista, esalta le scene drammatiche e si premura di riportare maldicenze, anche triviali o infondate, pur di soddisfare e blandire il suo lettore. Così, da quello stesso testo, finiscono per emergere in controluce anche la figura, gli interessi e le idiosincrasie di Stalin. In un gioco di specchi sulfureo e affascinante, II dossier Hitler restituisce tutto il sottile antagonismo tra i due dittatori: un contrasto di personalità simili e opposte, un'insolita chiave d'accesso alla tragica storia del XX secolo.
Esplora il mondo delle emozioni con questo libro illustrato. Pagina dopo pagina, grazie alla delicata bellezza dei disegni e alla poesia dei testi in rima, le emozioni prendono vita e scaldano il cuore. Età di lettura: da 5 anni.
Perché nel mare ci sono le onde? Perché sullo strada ci sono le strisce? Perché gli orsi vanno in letargo? Dietro i "perché" dei bambini c'è un mondo da scoprire, che prende forma - aletta dopo aletta - tra le pagine di questo libro. Età di lettura: da 4 anni.
«Come si arriva a Trapananda?» domanda un personaggio del libro "Patagonia Express" di Luis Sepùlveda. E come si arriva ad Atlantide, alla caverna di Ali Babà, a Camelot o a Narnia? «Con pazienza, amico» è la risposta, «con molta pazienza.» Infatti, come tutti i luoghi immaginari della letteratura, nessuno è segnato sulla mappa. Ma questo non li rende meno reali: ciascuno ha nutrito per anni, o addirittura per secoli, la vita interiore dei suoi lettori. Nel "Dizionario dei luoghi letterari immaginari" Anna Ferrari ne raccoglie moltissimi: sono isole del giorno prima, collocate oltre i limiti dello spazio o del tempo; paesi del tutto simili a quelli esistenti ma anche città perdute o invisibili; caverne e palazzi sotterranei così come asteroidi alieni e metropoli galleggianti nell'aria; giardini dai sentieri che si biforcano e terre di mezzo abitate da nani, elfi e draghi. Questo dizionario è un vero e proprio elogio della fantasia e del genio letterario e, pagina dopo pagina, disegna una vasta, sorprendente mappa della creatività occidentale.
Sul finire del Seicento l'Inghilterra attraversava forse il suo periodo più confuso e sanguinoso: le lotte fra papisti e puritani dilaniavano il paese fin nelle più alte cariche dello Stato. In questo clima di terrore e diffidenza, quando lo scontro fra la pluralità delle confessioni post-riformiste era all'ordine del giorno e il re cattolico Giacomo II imponeva la sua religione negli uffici pubblici, nell'esercito e nella flotta, si innesta e si sviluppa la riflessione di Locke attorno alla tolleranza. Come nelle leggi della fisica, che proprio allora muoveva i suoi pruni passi in Inghilterra, tanta violenza civile contribuì a innescare nel pensiero del filosofo una reazione uguale e contraria. Per Locke, infatti, non bisogna limitarsi ad applicare la tolleranza in ambito religioso e morale, ma anzi considerarla soprattutto un concetto politico, una soluzione storica: la storia della tolleranza è prima di tutto la storia della definizione del rapporto fra Stato e Chiese. Se la religione cattolica ha immediate ricadute sul comportamento civile dei suoi fedeli, la tolleranza assume invece le caratteristiche di un efficace metodo di governo, un mezzo attraverso cui perseguire la sicurezza dello Stato e la prosperità della società. Locke si batté per la tolleranza religiosa per oltre quarant'anni, dal 1667 fino alla sua morte. I suoi scritti furono di immediata ispirazione per l'evoluzione del dibattito europeo, in quegli stessi anni ma non solo: ben presto il continente avrebbe conosciuto il secolo dei lumi.
Un morbido libro di stoffa imbottita per fare amicizia con tanti simpatici animali. Arricchiti da elementi touch-and-feel in copertina e da una maniglia con sonaglio, sono perfetti per un primo incontro tra il bambino e l'oggetto libro e per iniziare a leggere con tutti i sensi. Età di lettura: da 1 anno.
Un morbido libro di stoffa imbottita per fare amicizia con tanti simpatici animali. Arricchiti da elementi touch-and-feel in copertina e da una maniglia con sonaglio, sono perfetti per un primo incontro tra il bambino e l'oggetto libro e per iniziare a leggere con tutti i sensi. Età di lettura: da 1 anno.
Ferite. Traumi inflitti dall'uomo o dall'ambiente circostante. È così che nasce il legno di betulla più bello e ricercato: dallo sforzo del tronco di riparare se stesso, stagione dopo stagione, cicatrice dopo cicatrice. E di traumi non è certo privo il passato di Edvard, ritrovato appena treenne a chilometri di distanza dalla località della Somme in cui entrambi i genitori misteriosamente morirono. Da quel giorno Edvard è cresciuto con i nonni paterni in una piccola fattoria della Norvegia, non lontano dal bosco di betulle appartenuto allo zio Einar. Ma di Einar - fratello del nonno e fine ebanista inghiottito dalla violenza della Seconda guerra mondiale - Edvard sa poco o niente, come di tutta la sua complicata famiglia. Quando il nonno, taciturno e protettivo custode di troppi segreti, muore all'improvviso, ad attenderlo c'è una bara di legno pregiato. E se il feretro fosse opera proprio di Einar? Ansioso di dare risposta alle domande che da sempre lo assillano, Edvard parte per un viaggio che dai paesaggi collinosi del Gudbrandsdalen lo porterà fino alle isole Shetland e poi in Francia, sulle tracce dello zio e di una preziosa, inattesa eredità.
Benvenuto nella fattoria! Impara, gioca e divertiti con tante attività stuzzicanti per il tuo ingegno e i bellissimi disegni. Parti per un viaggio tra gli animali della fattoria e passa ore di straordinaria allegria! All'interno: 1 albo da colorare;, 1 libro-gioco con tante attività (puzzle, trova le differenze, disegna tu...); più di 100 coloratissimi sticker,; 1 mazzo con 32 carte per giocare a memory o da usare come più ti piace. Età di lettura: da 5 anni.
Sei pronto per un faccia a faccia con i dinosauri? Impara, gioca e divertiti con tante attività stuzzicanti per il tuo ingegno e i bellissimi disegni. Parti per un incredibile viaggio nella preistoria e passa ore di straordinaria allegria! All'interno: 1 albo da colorare; 1 libro-gioco con diverse attività (puzzle, trova le differenze, disegna tu...); più di 100 sticker coloratissimi; 1 mazzo di 32 carte per giocare a memory o da usare come più ti piace. Età di lettura: da 5 anni.
Com'era Beethoven da bambino? E Margherita Hack? Apri la valigetta per conoscere questi e tanti altri personaggi diventati famosi grazie al loro talento. Divertiti a giocare con loro e scopri il piccolo genio che c'è in te. All'interno: 1 albo da colorare; 1 libro-gioco con tante attività (puzzle, trova le differenze, disegna tu...); più di 100 coloratissimi sticker; 1 mazzo con 32 carte per giocare a memory o da usare come più ti piace. Età di lettura: da 5 anni.
Nel 1899, ricordando i suoi soggiorni in Italia, Lev Tolstoj scriveva alla moglie: «Firenze, è vero, anche a me piace per la modestia e la gradevolezza. Al mio tempo - tuttavia - d'improvviso si cominciò a sciupare: era diventata capitale». Molti dei viaggiatori stranieri che in quegli anni intraprendevano il grand tour lungo le strade italiane rimanevano interdetti davanti ai cantieri che affollavano il centro storico. Osservando gli sventramenti degli stretti vicoli fiorentini, Ruskin rimpiangeva la Firenze immobile di alcuni anni prima, quando era ancora possibile attraversare le stesse strade percorse da Dante. La trasformazione aveva preso il via con l'unità d'Italia, quando i politici sabaudi avevano deciso di spostare temporaneamente la capitale da Torino a Firenze, nella speranza di stabilirla un giorno a Roma, ancora da conquistare. Il ruolo di capitale, seppure provvisoria, aveva reso necessari cambiamenti strutturali che minacciavano l'antica pianta della città: le mura medievali furono abbattute e al loro posto nacquero ariosi boulevard e interi quartieri sorsero a ridosso della città vecchia. Le trasformazioni di Firenze tuttavia non sono paragonabili a quelle che coinvolsero Roma. Dal 1871 le vie dell'Urbe sono invase di calcinacci e ponteggi, mucchi di pozzolana rossa e muraglie di detriti, lastre di travertino e polvere. I borghi del centro demoliti o ridisegnati, gli enormi spazi verdi delle ville patrizie all'interno delle mura - caratteristica peculiare della geografia urbana di Roma - venduti e edificati. Quella che era la provinciale e immobile città dei papi cominciò a crescere a dismisura, senza controllo. Utilizzando le testimonianze e i diari dei viaggiatori del tempo, Attilio Brilli insegue la capitale nel suo viaggio da Torino a Roma, attraverso Firenze, e ci restituisce la cronaca avvincente di un momento decisivo della storia italiana: la nascita di una società moderna, espressione di una nuova classe sociale, che avrebbe cambiato nel profondo la fisionomia delle grandi città italiane.