Questo volume raccoglie gli interventi degli specialisti intervenuti nel convegno tenutosi a Barcellona (novembre di 2019), presso l'«Ateneu sant Pacià» (AUSP). Rappresenta una buona opportunità per avvicinarsi nuovamente alla proposta missionaria di papa Francesco e per capire meglio come papa Francesco sia visto dai diversi continenti e da zone culturali diverse. L'obiettivo perseguito da queste pagine è stato quello di dare risposte alle domande più urgenti sul cristianesimo di oggi e, soprattutto, effettuare in modo definitivo una buona correlazione tra pastorale e teologia, nella convinzione che parlare di pastoralità della teologia, nel senso di una proposta della missione, ha bisogno di complementarietà tra queste due dimensioni. La vita e la fede, la riflessione e il discernimento, la pastorale e la teologia sono giunti a un punto di convergenza stimolante e necessario, che dona forza e credibilità alla missione di un popolo mosso dallo Spirito, un popolo che vive e manifesta la misericordia di Dio, un popolo che è presenza incarnata di Cristo nelle periferie della vita. La lettura di queste pagine aiuterà ad entrare nel mondo di un pensiero che non dimentica mai le persone con un desiderio centrato su Dio.
"L'ardente aspettativa della creazione è protesa verso la rivelazione dei figli di Dio" (Rm 8,19)
L'agenda quotidiana tutta francescana. Ogni giorno, spunti di riflessione forniti da una frase del Santo di Assisi o di papa Francesco sul tema del mese: pace, amore, crocifisso, Vangelo, umiltà, Trinità, lode e letizia, Creato, povertà, fraternità, preghiera, virtù. Un piccolo pensiero quotidiano disposto tra gli spazi per gli impegni quotidiani della famiglia, le letture bibliche, il calendario liturgico romano e i santi del giorno, con una particolare attenzione al Santorale francescano.
La buona politica è al servizio della pace.
Messaggio di Papa Francesco per la cinquantaduesima giornata mondiale della pace 2019.
In questo volume che raccoglie gli esercizi spirituali predicati a papa Francesco, dom Bernardo Gianni traccia una profonda riflessione sul valore della profezia cristiana nelle città affaticate dei nostri giorni.
A papa Francesco, il predicatore offre un punto di vista originale per rileggere la sua stessa evangelizzazione da parte di una Chiesa “in uscita” e a noi lettori propone una splendida dialettica tra fede e bellezza: una bellezza del lavoro quotidiano che deve nutrire la fede e una fede che non può che produrre nuovamente bellezza.
Un libro che risveglia per noi le profezie di una Gerusalemme celeste che si nutre delle occasioni terrene per invitarci a camminare verso di essa.
Dom Bernardo Gianni è nato a Prato 47 anni fa. Monaco olivetano, figura di spicco della spiritualità e cultura fiorentina, è abate di San Miniato al Monte. Questo è il suo primo libro per le Edizioni San Paolo.
Il senso del titolo che abbiamo voluto conferire a questo libro di riflessione al tempo stesso congiunta, negli intendimenti e negli argomenti, e disgiunta, nella diversità dei punti di vista, che dovrebbe fungere da calmiere di esperienze, di impegni professionali e accademici, di percorsi di scrittura ovviamente diversi, anche se spesso convergenti. "In media", appunto, nel senso di mettere a confronto questi punti di vista, articolati intorno ai problemi della innovazione nel campo della comunicazione e in quello della formazione, intesa in senso lato, come formazione istituzionale e come formazione personale. "In media", perché questi problemi derivano dalla grande rivoluzione mediatica della seconda metà del Novecento e perché su questa stessa rivoluzione dovrebbero inevitabilmente fare leva le diverse soluzioni auspicabili e possibili. "In media", infine, perché l'orizzonte filosofico di queste nostre riflessioni, scaturite da occasioni e da sollecitazioni diverse, si articola sostanzialmente intorno al valore della "mediazione", intesa sia come istanza di una responsabilità critica, sia come perseguimento di quella etica aristotelica che non pretendeva, come molti ritengono, che la verità e la virtù stiano sempre "nel mezzo", ma che, al contrario quel "mezzo" interpretava come un percorso difficile e faticoso tra tutte quelle forme intermedie in cui consiste l'autentica dimensione etica: forme di incontro, forme di dialogo, forme di progetto, forme di decisione condivisa.