27 ottobre 1986. Papa Wojtyla convoca ad Assisi le religioni del mondo per un'inedita "Giornata mondiale di preghiera per la pace". Lo "Spirito di Assisi" è ancora vivo nei cuori di moltitudini di uomini perché sono stati i 30 anni trascorsi fin qui a mostrare quanto potente e lungimirante fu l'ispirazione che animò quella e le successive "Giornate" (1993, 2002, 2011, 2016): la pace è un dono di Dio, non è "religione" quella che fa guerra in Suo nome.
In occasione del 30° anniversario dell'incontro di Assisi voluto da Giovanni Paolo II (27 ottobre 1986), che in tema di dialogo interreligioso ha segnato un "prima" e un "dopo", l'autore si cimenta in una sua prima contestualizzazione storico-religiosa: cominciare a conoscere questa pagina, a partire dai suoi "preamboli" negli anni del Concilio e seguendone gli sviluppi nelle iniziative dei successivi pontefici, costituisce un passo fondamentale per combattere pregiudizi e precomprensioni che creano barriere tra gli uomini. Conoscere cosa è stato l'incontro di preghiera delle religioni per la pace di Assisi è un passaggio fondamentale per comprendere anche le novità e le continuità di papa Francesco nella costruzione della cultura dell'accoglienza, fondata sull'ascolto e sul dialogo: condannare la violenza in quanto tale e denunciare i tentativi di giustificarla facendo ricorso alla religione rappresentano solo il primo passo per vivere, nella quotidianità, lo "spirito di Assisi", uno spirito che cambia il mondo chiedendo alle religioni di essere protagoniste nella costruzione della pace. Per dare una luce all'oggi e una speranza al domani. Prefazione di Andrea Riccardi.
"In riferimento ad Assisi - tanto nel 1986 quanto nel 2002 - ci si è chiesti ripetutamente e in termini molto seri se questo sia legittimo. La maggior parte della gente non penserà che si finge una comunanza che in realtà non esiste? Non si favorisce così il relativismo, l'opinione che in fondo siano solo differenze secondarie quelle che si frappongono tra le "religioni"? Non si indebolisce così la serietà della fede [...]? Non si possono accantonare con leggerezza tali interrogativi. I pericoli sono innegabili, e non si può negare che Assisi, particolarmente nel 1986, da molti sia stato interpretato in modo errato." (J. Ratzinger) Sono questi gli interrogativi fondamentali alla base del Convegno tenuto il 1 ottobre 2011 a Roma, interrogativi che richiedono una risposta seria, fondata sul dogma, lontana da ogni esaltazione e da ogni polemica. I relatori ci guidano per mano a scoprire il senso autentico degli incontri di Assisi e a guardarci da pericolose interpretazioni sincretistiche e relativiste, che minerebbero la verità della fede, che è Gesù Cristo, Verbo di Dio.