Il volume offre un panorama ampio e nello stesso tempo ricco di puntualizzazioni della società italiana di fronte allo sconvolgimento bellico. Si affrontano temi e nodi storici sui quali la storiografia ha poco lavorato, ricostruendo in modo originale la vivace e complessa azione dei soggetti che negli anni del conflitto hanno dato vita a quello che ormai si definisce 'il fronte interno'. L'intento è far interagire realtà e fenomeni diversi, a volte non facilmente relazionabili, come l'ampia e articolata azione sociale e politica delle donne borghesi e aristocratiche, delle interventiste, delle cattoliche, fino alle pacifiste e alle operaie; le vicende dei giovani esploratori laici, delle varie associazioni nazionaliste, irredentiste, ginniche, pacifiste ed emancipazioniste, nonché della miriade di comitati e gruppi nati in occasione del conflitto.
Frammenti rilevanti della nostra storia vivono nelle lapidi disseminate sui muri delle città, espressioni del potere dedito a costruire una memoria pubblica ma anche segni fragili destinati spesso all'invisibilità. Marmi, targhe e cippi sono le pagine di pietra di un sapere esposto poco conosciuto e poco interpretato, ma appassionante patrimonio da indagare per la storiografia. Proprio su questa esplorazione si fonda la presente ricerca, che sviluppa un'analisi puntuale delle lapidi ebraiche fiorentine attraverso la particolare prospettiva delle guerre del Novecento e della Shoah. Sono messi a fuoco i capitoli decisivi della storia e della memoria di una comunità vivace come quella locale, ma anche le complesse interazioni tra minoranza ebraica e società maggioritaria nelle tormentate vicende del secolo scorso.