Questa è la storia della prima globalizzazione della prostituzione vista dalla prospettiva del caso italiano. È una storia di corpi, di migrazioni, di lavoro, costruita attraverso fonti originali e che copre un ampio arco cronologico, dove l'interesse per le vicende personali si intreccia con quello per le politiche, le iniziative diplomatiche e le misure di polizia. Studiare il mondo della prostituzione nel suo divenire mercato transnazionale significa guardare da un punto di vista nuovo, laterale e perciò meno frequentato dalla storiografia, alcune delle pagine più significative della storia contemporanea: i fenomeni migratori, l'espansione coloniale, i processi di costruzione della nazione.
La nascita del movimento operaio e socialista produsse un cambiamento profondo in una società in via di industrializzazione e portò uomini e donne, operai e contadini alla conquista - significativa anche se parziale - di diritti civili, sindacali e politici. Un tale fenomeno, pur così imponente, oggi non suscita più interesse come cinquanta o quaranta anni fa. La caduta del muro di Berlino nel 1989 e i cambiamenti che hanno investito l'Europa orientale hanno finito col corrodere i caratteri della stessa tradizione socialista e favorito un clima di immiserimento culturale. Questo volume intende rilanciare il tema della cultura dei socialisti italiani, esaminando la composizione della classe dirigente del Psi, la stampa e la propaganda, la scarsa conoscenza del marxismo e la letteratura popolare nel quadro dello scontro tra idealismo e positivismo.