Codice: 9788863723656
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Pauline de Castellane tenne per quarant'anni (1855-1894) un diario. Pauline era la terza dei quattro figli del maresciallo di Castellane (1788-1862). Andò in sposa nel 1844 a Maximilien von Hatzfeld (1813-1859), ambasciatore di Prussia a Parigi e poi, vedova, nel 1861 a Louis de Talleyrand-Périgord, duca di Valançay, nipote del famoso diplomatico e della non men famosa duchessa di Dino. Ebbe dal primo consorte sei figli ed una figlia dal secondo. Nel suo diario Pauline evoca la sua vita di ambasciatrice in Francia, tra le feste alle Tuileries, interessi politici e vita mondana brillante. Col secondo marito visse tra Sagan, immensa proprietà in Slesia, che Louis de Talleyrand aveva ereditato dalla madre, e Berlino, dove anche lì condusse un'intensa vita di corte. Il diario di Pauline de Castellane fa rivivere sotto i nostri occhi, giorno dopo giorno, l'esistenza di una donna dell'alta aristocrazia della seconda metà dell'800, tra Francia e Germania, in un momento sto rico particolarmente agitato che giudica con lo sguardo della sua classe, osservatorio particolarmente privilegiato, con occhio acuto e spesso ironico.
Pauline de Castellane tenne per quarant'anni (1855-1894) un diario. Pauline era la terza dei quattro figli del maresciallo di Castellane (1788-1862). Andò in sposa nel 1844 a Maximilien von Hatzfeld (1813-1859), ambasciatore di Prussia a Parigi e poi, vedova, nel 1861 a Louis de Talleyrand-Périgord, duca di Valançay, nipote del famoso diplomatico e della non men famosa duchessa di Dino. Ebbe dal primo consorte sei figli ed una figlia dal secondo. Nel suo diario Pauline evoca la sua vita di ambasciatrice in Francia, tra le feste alle Tuileries, interessi politici e vita mondana brillante. Col secondo marito visse tra Sagan, immensa proprietà in Slesia, che Louis de Talleyrand aveva ereditato dalla madre, e Berlino, dove anche lì condusse un'intensa vita di corte. Il diario di Pauline de Castellane fa rivivere sotto i nostri occhi, giorno dopo giorno, l'esistenza di una donna dell'alta aristocrazia della seconda metà dell'800, tra Francia e Germania, in un momento sto rico particolarmente agitato che giudica con lo sguardo della sua classe, osservatorio particolarmente privilegiato, con occhio acuto e spesso ironico.