La storia della biblioteca familiare dei nobili de Brandis, vissuti in Friuli per circa settecento anni, è delineata in quest'opera attraverso una puntuale analisi delle relazioni tra i nuclei tematici della raccolta e la vita, le professioni, gli interessi e la dimensione intellettuale dei diversi componenti del casato. L'autore documenta, attraverso uno studio biblioteconomico e un'indagine archivistica, l'evoluzione di questa biblioteca storica dalle origini fino alla donazione testamentaria che l'ha trasformata da privata a pubblica, da memoria particolare e familiare a patrimonio di un'intera comunità.
Questo libro raccoglie una serie di articoli tra i tanti che Alessandro Cogolo ha scritto intorno ai temi che gli sono stati più congeniali: l'intreccio interdisciplinare tra le forme dell'arte contemporanea, la biografia dell'artista come elemento generatore dell'opera d'arte, il viaggio come stile di vita e di pensiero. Questi temi sono esplorati attraverso analisi e interviste con artisti, scrittori, uomini di cinema e di teatro, che l'autore mette a confronto con le problematiche della società contemporanea, secondo un taglio interpretativo che si fonda sulla convinzione del rapporto inscindibile tra opera e vita. Passando da autori e artisti come Arbasino o Tamaro, Spazzapan o Pasolini, Greenaway o Hollein, dalla casa di Parise a Ponte di Piave a quella di Vikram Seth a New Delhi, Cogolo interpreta la cultura artistica italiana e quella dell'Europa centrale con gli strumenti più significativi del suo impegno professionale e della sua biografia: un acuto spirito di conoscenza e un rispetto profondo delle diversità