Christopher Seitz affronta la prima parte del libro di Isaia con particolare attenzione alla prospettiva teologica in un tempo di decadenza etico-religiosa e di drammatiche vicende politiche. Paul D. Hanson esamina invece il testo dei cosiddetti Secondo e Terzo Isaia, fornendo preziose intuizioni sulla crisi della comunità ebraica nella difficile seconda metà del VI secolo.
L’intento editoriale che ha dato forma al libro di Isaia nel suo complesso
L’impianto strutturale del libro di Isaia come chiave interpretativa
La rappresentazione del profeta Isaia e del suo messaggio
Nel suo commentario, Chistopher R. Seitz orienta l’interpretazione della prima parte di Isaia – ovvero i capitoli 1 - 39, precedenti a quelli dei cosiddetti Secondo e Terzo Isaia – in base alla forma finale del libro nella sua interezza, concentrando l’attenzione sulla prospettiva teologica.
Seitz getta così luce sul libro nel suo complesso nonché sulla figura di Isaia, uno dei principali protagonisti della Bibbia, profeta di Israele in un tempo di decadenza religiosa e morale nonché di drammatiche vicende politiche: la sua voce richiama con forza sovrano e popolo agli impegni con il Signore, proclamando l’imprescindibilità della fede rispetto ai semplici mezzi umani e riportando al centro la salvezza.
I cinque volumi del Pentateuco in un unico cofanetto con i commentari di Brueggemann (Genesi), Fretheim (Esodo), Olson (Numeri), Miller (Deuteronomio) e Balentine (Levitico).
La chiesa dei primi secoli. Vol. 1: Storia e sviluppo teologico. Vol. 2: I testi. 2 volumi indivisibili.
Con Amica esegesi Huldrych Zwingli si rivolge per la prima volta a Lutero per confutarne gli insulti e le accuse di eresia contro i riformatori svizzeri per la loro concezione dell'eucaristia. Il teologo tedesco, che in un primo tempo si era espresso a favore di un'interpretazione spirituale della Santa Cena, era poi passato a un'interpretazione letterale delle parole di Gesù «Questo è il mio corpo», bastione indistruttibile che nessuna esegesi avrebbe potuto scalfire. Attraverso un'esegesi dettagliata del Nuovo Testamento, in particolare del Vangelo secondo Giovanni, che recita «È lo Spirito che dà la vita, la carne non serve a nulla», Zwingli si propone quindi di dimostrare la fragilità della tesi luterana, opponendogli che Cristo è, sì, realmente presente nella celebrazione eucaristica, non però nel pane e nel vino, bensì nell'assemblea dei credenti, vero «corpo di Cristo».
Maestro incontestato della materia, Jean Zumstein propone un commentario, in due volumi, a un tempo scientifico e pastorale con una traduzione basata su critica testuale, informazioni storiche, letterarie e teologiche.
I principali eventi storici dalla conquista alla distruzione di Gerusalemme
Le forme dell'ideologia imperiale romana
La risposta degli ebrei e cristiani del I secolo
Affermando la risurrezione di Cristo come inizio del Regno e proclamando la sua divinità, il cristianesimo non poteva eludere il confronto-scontro con l'ideologia dell'impero romano, che sosteneva la divinità dell'imperatore e il suo potere assoluto sulla terra.
Le vicende interne della chiesa e le controversie teologiche fino al V secolo
Confessioni di fede e posizioni rifiutate
Selezione di fonti e testi utilizzati nella ricostruzione storica
L'opera è una felice sintesi in due volumi dello sviluppo del pensiero cristiano dei primi cinque secoli: un primo volume sulla chiesa delle origini che alla storia unisce lo sviluppo della riflessione teologica; un secondo volume in cui sono raccolti documenti storici e teologici.
Opera in due volumi indipendenti ma integrati, La chiesa dei primi secoli propone una felice sintesi della storia e dell'evoluzione teologica della cristianità dal I al V secolo oltre a un prezioso secondo volume che raccoglie le principali fonti documentali utilizzate nella ricostruzione.
In questo primo volume, Stuart G. Hall ripercorre l'articolarsi della struttura interna della chiesa delle origini, le controversie teologiche e la progressiva definizione della fede nonché il rapporto con il territorio e il peso sempre maggiore della sede (e del vescovo) di Roma.
Non manca l'analisi del rapporto con lo Stato, conflittuale nel periodo delle persecuzioni, quindi sempre più vicino, dall'accordo con Costantino al riconoscimento del cristianesimo come religione ufficiale.