Considerato da molti critici come uno dei libri più stimolanti e provocatori di Thich Nhat Hanh, "L'unico mondo che abbiamo" suggerisce una visione cruda e drammatica del futuro del nostro pianeta, senza però fermarsi alla sterile denuncia dello stato delle cose. Anzi, il libro si presenta come un appello accorato e ricco di speranze, dove Thich Nhat Hanh, con il suo linguaggio profondo e toccante, offre una chiara visione della via da percorrere per uscire dalla grave crisi culturale e ambientale che investe tutta la Terra: impegnarsi attivamente e in prima persona è la chiave per la sopravvivenza collettiva e individuale. La ricchezza e l'unicità di questo libro è nella grande visione d'insieme, che unisce ambientalismo e crescita interiore. "Solo combinando difesa dell'ambiente e pratica spirituale" suggerisce Thich Nhat Hanh, maestro del buddhismo impegnato "sarà possibile trovare gli strumenti per una trasformazione profonda del nostro stile di vita e insieme dell'attuale modello culturale ed economico".