John Henry Newman es uno de los ingleses más célebres del siglo XIX. Su rica personalidad se hace presente en la Iglesia del siglo XXI, y ha sido un factor de influencia en el espíritu de apertura y comunicación que el Concilio Vaticano II (1962-1965) ha tratado de instaurar en la Iglesia.
Comprendió muy bien la importancia de difundir una cultura cristiana, y trató de contribuir a ese objetivo mejorando la formación de los sacerdotes y promoviendo los estudios profanos del laicado católico.
Como pocos de sus contemporáneos, pudo tomar el pulso a la cultura moderna y acertó a descubrir las falacias del liberalismo desde una honda comprensión de lo profano. La percepción de Newman como hombre santo -actualmente camino de los altares- ha seguido de modo natural a la idea que se tenía de él como gran intelectual.
José Morales, sacerdote, es profesor de Teología Dogmática en la Facultad de Teología de la Universidad de Navarra. Es autor de numerosos estudios de Literatura, Teología, Historia y cuestiones islámicas. Entre sus libros, destacan El Islam, La experiencia de Dios, Introducción a la Teología, Jesús de Nazaret, Los santos y santas de Dios, Madre de la Gracia, Fidelidad, y El hombre nuevo.
Morales Marin Juan John Henry Newman
La vita di John Henry Newman, pensatore e teologo di genio, poeta, predicatore, educatore e modello di santità, attraversa tutto l’Ottocento (dal 1801 al 1890), imprimendo in esso il sigillo di una personalità eccezionale, trasfusa in opere della mente, dell’arte e della carità che hanno esercitato e continuano a esercitare un influsso potente non solo sul mondo anglosassone. La sua riflessione ampia e pacata, ma nello stesso tempo appassionata e penetrante sul cristianesimo – sulle sue caratteristiche interne e sulle vicende della sua incarnazione storica – e la sua acuta capacità di giudizio critico, storico e spirituale lo orientarono a una scelta decisiva di verità in favore della Tradizione cattolica: una scelta che fu anche simbolo di un mutamento epocale nei rapporti tra cattolici e protestanti. All’interno del cattolicesimo la poliedrica attività di Newman fu sprone costante (non sempre adeguatamente ascoltato e compreso) a un rinnovamento interiore aperto a ogni valore autentico e alieno solo da ogni settarismo e da ogni angustia di spirito: basti pensare alla sua opera di pioniere in favore di una scuola cattolica autenticamente formativa, fino all’Università, e alla sua valutazione positiva del ruolo del laicato nella Chiesa. L’eredità di Newman è vastissima e affascinante. Molte delle sue visioni iniziarono ad essere comprese più esattamente molto tempo dopo la sua morte, e dopo periodi di oscuramento e fraintendimenti tendenziosi. Oggi il suo pensiero teologico e filosofico, in particolare, esprime una forza ispiratrice del tutto straordinaria, e la sua ardente spiritualità lo rende maestro amabile e persuasivo di vita cristiana.