I quattordici anni della Repubblica di Weimar rappresentano una fase che lascia un'impronta decisiva sullo sviluppo di Ernst Junger (1895-1998). L'ufficiale del fronte della prima guerra mondiale pluridecorato, disilluso, si trasforma rapidamente in un acuto critico delle relazioni allora dominanti. In una serie di saggi sommamente provocatori, il giovane pubblicista fustiga spietatamente le piaghe della politica e della società e, ciò facendo, sviluppa l'alternativa radicale di uno "Stato nazionale, sociale armato e gerarchicamente articolato". Ben presto il ruolo di Junger sarà quello della testa speculativa del "nuovo nazionalismo" e la sua sarà una posizione di guida entro la cerchia della cosiddetta Rivoluzione Conservatrice.