Due donne, di età e condizione sociale e storica diverse, una di fronte all'altra e in dialogo: è questa la situazione di questo libro singolare e affascinante che vede sinotticamente giustapposte le loro scritture in un serrato corpo a corpo di verità. La prima è Teresa di Lisieux, monaca carmelitana francese, morta di tubercolosi giovanissima, a soli 24 anni, nel 1897, al termine di una vita vissuta con passione mistica, e proclamata Dottore della Chiesa, terza donna a ricevere tale riconoscimento, nel 1997. La seconda, l'autrice del Dialogo, Maria Rita Bozzetti, è una donna di oggi, "immersa nella vita". L'autrice penetra nel "laboratorio" interiore di santa Teresa di Gesù Bambino, rivelandone la luce della sua evangelica piccolezza che la rende grande nell'Amore. Con la Prefazione del Cardinale Marcello Semeraro; l'Introduzione di Vincenzo Guarracino; una Nota di Madre Benedetta Grasso e la Postfazione di Don Carmelo Mezzasalma.
DESCRIZIONE
Pensato in occasione del Santo Natale il volume propone per la prima volta in traduzione italiana due omelie, la prima Sul Natale e la seconda Sulla Madre di Dio, Simeone e Anna, del vescovo di Iconio Anfilochio, un Padre cappadoce del V secolo. Egli è forse meno conosciuto eppure la sua opera è ugualmente significativa al pari di quella dei suoi conterranei Basilio Magno, Gregorio di Nazianzo, Gregorio di Nissa ed Evagrio Pontico. Anfilochio nacque intorno al 340/345 a Diocesarea, città nella quale il padre, Anfilochio il Vecchio, esercitava la professione di retore. La prefazione al testo è a firma del cardinale Angelo Comastri, Vicario Generale di Sua Santità per la Città del Vaticano e Arciprete della Basilica Papale di San Pietro.
Anfilochio di Iconio, nato intorno al 340-345 a Diocesarea-Nazianzo in Cappadocia, ha studiato retorica presso la scuola del retore e sofista greco Libanio, per poi esercitare questa professione a Costantinopoli; abbandonò presto la carriera forense per ritirarsi in solitudine come monaco. Gregorio di Nazianzo, suo cugino, lo mise in contatto con Basilio di Cesarea che lo volle vescovo di Iconio. Presiedette il concilio tenutosi a Iconio nel 376 dove si fece araldo della teologia trinitaria del concilio di Nicea (325) e dell’insegnamento sullo Spirito santo promosso da Basilio contro le posizione eretiche di ariani e pneumatomachi. Intervenne nel 381 al concilio di Costantinopoli e fu an - cora lui a presiedere il sinodo di Side, con - vocato per trattare la questione dei messaliani (383 ca.). Ebbe un ruolo importante nell’elaborazione delle leggi dell’imperatore Teodosio contro gli ariani. La morte lo ha raggiunto tra il 398 e il 404. È pervenuto poco della sua produzione letteraria (alcuni frammenti, un poemetto parenetico, alcune omelie e la lettera sinodale di Iconio) ma la sua fama gli ha fatto valere l’appellativo di Famosissimo per la santità della sua vita e la sua profonda dottrina.
A CURA DI
Lucio Coco (1961) affianca all’attività di docente il lavoro di ricerca e di edizione di opere di Giovanni Crisostomo, Evagrio Pontico, Gregorio di Nazianzo e Gregorio di Nissa. È autore di diversi saggi di spiritualità per l’uomo contemporaneo e ha approfondito diversi autori bizantini. Tra le varie pubblicazioni di cui è autore, per LEV ha curato diverse raccolte di pensieri spirituali di papa Benedetto XVI e di Papa Francesco.
"La supplica di Brahma" è 'la struggente preghiera mistica' con cui Lamberti si fa 'macchina da scrivere dell'universo'. L'autore "trascrive il suo itinerario affettivo, le sue pene d'amore perdute, la sua personale scoperta delle quattro 'sofferenze' della vita, proprio come il giovane principe Siddharta uscito un giorno 'dal palazzo reale della nostra autoillusione', perché 'cogliere la bellezza del suo momento fiorito è la via della liberazione'. "Mi strugge l'idea, seduto davanti al mare, che sono io quell'onda che ritorna uguale."
Il volume contiene gli atti dell'Incontro annuale con i moderatori delle associazioni internazionali di fedeli, dei movimenti ecclesiali e delle nuove comunità che il Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita ha organizzato a giugno 2023. La giornata di riflessione, che cadeva nel venticinquesimo anniversario del primo congresso mondiale dei movimenti ecclesiali del 1998, ha voluto riproporre ai partecipanti le stimolanti riflessioni della conferenza del cardinale Joseph Ratzinger sulla collocazione teologica dei movimenti, per invitare tutti i responsabili di tali realtà aggregative a ripensare alla propria identità, alla propria missione e alla situazione attuale di ogni associazione o movimento. Oltre al testo del cardinale Kevin Farrell che introduce i lavori illustrando contenuto e finalità del tema, il volume contiene un approfondito studio di don Paolo Prosperi che ha ripreso i contenuti del discorso del cardinale Ratzinger rileggendoli e attualizzandoli alla luce del magistero pastorale di Papa Francesco sui movimenti ecclesiali, indicando anche alcune possibili vie per affrontare in modo costruttivo le sfide che ogni carisma orientato all'apostolicità pone ai membri stessi dei movimenti ecclesiali. Sono presenti, inoltre, alcune testimonianze presentate nei momenti di condivisione e di interventi liberi previsti dal programma, frutto della riflessione delle associazioni sulle "sfide della vita apostolica".
Il Libro dell'Esodo narra l'evento fondante della «storia» di Israele: la «mano» di Dio che libera il popolo ebraico schiavo dalla «mano» degli oppressori egiziani. Secondo la struttura propria della collana l'autore propone dapprima una lettura del testo biblico prestando attenzione alla trama del racconto, all'interazione dei personaggi e al vocabolario utilizzato; in seguito propone una interpretazione, un momento in cui i lettori sono chiamati a un atteggiamento di affinità e di distanza, diventando cioè contemporanei e familiari del testo senza dimenticare che esso è stato scritto in epoca, lingua e modalità che non sono le nostre; il terzo e ultimo momento è l'applicazione del testo a noi stessi prolungando nell'oggi i significati della Scrittura perché diventi Parola capace di alimentare la nostra fede, motivare la nostra carità e rafforzare la nostra speranza.