Da uno degli autori più fecondi dei primi secoli cristiani, un'opera di grande originalità, ricchezza e complessità. Secondo di quattro volumi.
Siamo abituati a pensare all’Avvento e al Natale come all’inizio di un nuovo anno liturgico. L’autore, attraverso le sue meditazioni sulla parola di Dio, vuole abituarci a pensare il Natale (con le settimane che lo precedono) come un vero e proprio centro, e non tanto come un banale inizio. Il primo centro ovviamente è la Pasqua, ma il mistero della redenzione poggia saldamente sul mistero dell’incarnazione.
Questo breve percorso si articola in tre parti.
La prima è un tracciato cronologico che va dalla Prima domenica di Avvento all’Epifania: esso prende le mosse dalla domanda di Gesù a coloro che lo seguono: «Che cosa cercate?»; e trova il suo sbocco nella vocazione alla sequela dei primi discepoli, lungo il mare di Galilea.
La seconda parte è una meditazione sull’itinerario dei Magi, vera e propria icona di una ricerca che trova e di un ritrovamento che mette nuovamente in ricerca.
La terza parte è un breve excursus sull’incrociarsi del Natale con il passaggio da un anno all’altro, che avviene proprio quando la Natività di Cristo raggiunge, da un punto di vista celebrativo, la sua pienezza nell’Ottava del Natale, solennità di Maria Madre di Dio.
Autore
Agostino Clerici, nato a Rovellasca (Como) nel 1959, dottore in filosofia presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano (1985), sacerdote dal 1991, direttore de Il Settimanale della diocesi di Como (dal 1999 al 2011), è parroco di Ponzate (dal 2003) e cura un blog: «L’essenziale è visibile». Ha all’attivo numerose pubblicazioni nel campo della patristica (soprattutto sant’Agostino) e della spiritualità. Per Paoline Editoriale ha pubblicato: Il Padre nostro commentato dai Padri della Chiesa (1994), Il tesoro nel campo (2007), Lettera di Gesù Bambino (2007), L’essenziale è visibile (2008), Incontrare il Risorto (2010).
La Preghiera Semplice è certamente uno dei testi francescani più conosciuti e forse anche più pregati.
Undici disegni di suor Chiara Amata rendono visivo il contenuto di ognuna delle invocazioni:
Signore, fa’ di me uno strumento della tua pace:
Dov’è l’odio che io porti l’amore.
Dov’è l’offesa che io porti il perdono.
Dov’è la discordia che io porti l’unione.
Dov’è il dubbio che io porti la fede.
Dov’è l’errore che io porti la verità.
Dov’è la disperazione che io porti la speranza.
Dove sono le tenebre che io porti la luce.
Dov’è la tristezza, che io porti la gioia.
Altrettante preghiere tratte dal commento di san Francesco al Padre Nostro e ai Salmi, traducono in lode, supplica, benedizione, ringraziamento le invocazioni.
Il libretto è una simpatica proposta di preghiera con le parole e lo spirito del Poverello di Assisi. Uno strumento che ha una sua bellezza e armonia.
Ogni passaggio del nostro viaggio verso la maturità, verso la pienezza della vita, inizia con la fine di un periodo.
Per avanzare dobbiamo elaborare la perdita delle persone care, i lutti, i distacchi, le ferite e mettere in conto un tempo di sofferenza.
Nel breve testo vengono descritti i diversi momenti che occorrono per l’elaborazione della perdita subita, per fare gradatamente scomparire il dolore fino a raggiungere un nuovo equilibrio psicospirituale, e prendere maggiore consapevolezza della propria identità e un nuovo orientamento verso lo scopo della propria vita.
"Individuare con chiarezza l’entità della ferita subita aiuta molto l’elaborazione positiva del lutto. Sono proprio le perdite, le sofferenze della vita, a darci indicazioni per proseguire il nostro viaggio personale di crescita psicospirituale".
Autore
Valerio Albisetti, psicologo, scrittore e psicoterapeuta, è una delle presenze più significative della psicoanalisi contemporanea, consulente di direzione aziendale, conferenziere internazionale, è autore di numerosi libri di psico-spiritualità, autentici best-sellers, tradotti in molte lingue. Fra i più recenti: Felici di essere nati (2007), Una vita a tutto tondo (2007), Il bello dell’età di mezzo (2007), Essere un po’ depressi fa bene (2008), I sogni dell’anima (2009), Di fronte alla vita (2009), Felici nonostante tutto (2010), La vita, fragilità del cuore (2011), Genitori per sempre (2011), Amare è vivere (2011), Liberi di amare (2012), editi da Paoline.
La bellezza ha da sempre costituito un elemento privilegiato nella vita dell’uomo anche per i massimi problemi dell’esistenza: è infatti in grado di parlare di noi stessi, della vita, di Dio, come nient’altro.
La bellezza conosce tuttavia anche derive manipolative e seducenti, ben note a chi opera nel mondo degli affari, dell’informazione, della pubblicità. Nel libro si indagano i molteplici e controversi aspetti di questa tematica affascinante, raccogliendo il ricco contributo offerto dai saperi più diversi: l’estetica, la filosofia, la Bibbia, ma anche la psicologia, la letteratura e la storia.
Questa caratteristica “poliedrica” della bellezza viene mostrata anche dalla varietà dei capitoli che scandiscono il libro, accogliendo le sollecitazioni di discipline e autori che a diverso titolo si sono occupati di essa: pur provenendo da contesti sociali e culturali differenti, essi concordano nel riconoscere alla bellezza una dimensione più grande dell’uomo, non ultimamente “afferrabile”.
Tale ingresso in una dimensione più grande può avere a sua volta notevoli ripercussioni circa la relazione con Dio: non a caso essa ha trovato proprio nella bellezza artistica uno dei luoghi privilegiati della Sua manifestazione, associandola ad una pienezza che ogni uomo desidera e di cui fa esperienza solo in alcuni fugaci momenti.
La bellezza non è un mero optional, né un lusso superfluo: essa è indispensabile per una vita degna di questo nome.
Autore
P. Giovanni Cucci è laureato in filosofia presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Dopo l’ingresso nella Compagnia di Gesù ha compiuto gli studi di teologia a Napoli presso la Facoltà S. Luigi. Successivamente ha conseguito la licenza in psicologia e il dottorato in filosofia presso la Pontificia Università Gregoriana di Roma. È professore di filosofia e psicologia all’Università Gregoriana di Roma e a Padova. Esercita l’attività di psicologo e scrive sulla rivista La Civiltà Cattolica. Tra le sue pubblicazioni: Ricoeur oltre Freud. L’etica verso un’estetica, Cittadella, 2007; La forza dalla debolezza. Aspetti psicologici della vita spirituale, Adp, 2011 (trad. in spagnolo); Il fascino del male. I vizi capitali, Adp, 2012; Esperienza religiosa e psicologia, Ldc-La Civiltà Cattolica, 2009; Il sapore della vita, Cittadella, 2009; (con H. ZOLLNER), Chiesa e pedofilia. Una ferita aperta. Un approccio psicologico-pastorale, Ancora, 2010 (trad. in spagnolo, portoghese, polacco, croato, ucraino); (con A. MONDA), L’arazzo rovesciato. L’enigma del male, Cittadella, 2010; La maturità dell’esperienza di fede, Ldc-La Civiltà Cattolica, 2010; P come perdono, Cittadella, 2011.
Il volume presenta una riflessione su come, oggi, vengono affrontati il lutto e il dolore nel momento del distacco da una persona cara. La nostra società tende a rifiutare la morte e si trova impreparata a vivere consapevolmente e a superare il momento del lutto. Gli autori, specialisti nell'accompagnamento psicologico, analizzano le tappe che si attraversano nel tempo del lutto, quali meccanismi emotivi e psicologici possono assalire e come affrontarli, gestirli e superarli. Il loro obiettivo è quello di far sì che tutti possano uscire da un tempo di lutto più maturi, più ricchi, aperti alla speranza e con un atteggiamento di responsabilità e saggezza di fronte alla morte.
Nell’attuale situazione educativa, molti adulti hanno gettato la spugna della responsabilità.
La famiglia, nel suo agitato ménage quotidiano, si percepisce sempre più debole rispetto ad altre agenzie sociali quali tv, gruppi, cultura di massa.
Non pare più in grado di costruire con i figli un dialogo sui valori fondanti della vita.
Gli insegnanti sembrano stanchi e scoraggiati. Essi avvertono la poca valutazione sociale del loro ruolo e l’inadeguatezza del loro compito di fronte ai nuovi sofisticati linguaggi mediatici.
Assistiamo a un fenomeno sottile e destabilizzante nel rapporto educativo...
E l’autore prosegue puntualizzando l’importanza del processo educativo che segna il passaggio dalla natura alla cultura ed è partecipazione, da parte delle nuove generazioni, al patrimonio culturale del gruppo sociale a cui si appartiene.
Importante il clima familiare e un atteggiamento autorevole con molto dialogo, calore, protezione ma anche aspettative e controllo.
Autori
Luciano Verdone, è professore di Psicologia e Filosofia. Insegna in un liceo di Teramo. Pubblicista, è guida del sito internet «Grafologia e test» nel portale Supereva. È autore di vari testi a carattere psicologico e sociologico. Tra gli ultimi, per Paoline Editoriale Libri: Come superare l’angoscia (2006), Una vita senza fine (2007); Terapia dei valori. Come raggiungere un benessere psicofisico (2007); Emergenza educativa in un mondo che cambia (2009). L’ottimismo (2009); L’autostima (2009). Se dico amore (2010); I figli della rete (2011); L’adolescenza (2011); Progettare la vita (2012).
Il volume presenta una riflessione realista e creativa sulla pace da costruire con mezzi di pace, con spirito critico e appassionato, affrontando i conflitti con animo costruttivo.La scelta nonviolenta di don Tonino è presentata spesso con le sue parole-immagini, perché possiamo penetrarvi come in un grembo generatore. Cuore del suo pensiero attivo: la nonviolenza e il processo di pace.
L’autore è il postulatore della causa di beatificazione di don Pino Puglisi.
La beatificazione di don Pino è sempre stata rimandata perché la sua uccisione era letta come motivata dal suo aver agito contro la mafia. E quindi la sua morte non sarebbe stato martirio.
Proprio gli approfondimenti di Bertolone hanno permesso il cambio di angolatura. E in questo testo l’autore dimostra, attraverso la vita, gli insegnamenti, l’agire tutto di don Puglisi, come egli sia stato ucciso “in odio alla fede” perché proprio il suo essere sacerdote e pastore fino in fondo, fedele al Vangelo che viveva e annunciava, nell’amore ai fratelli che il Signore gli aveva affidato, specialmente i più piccoli, proprio questo l’ha messo in rotta di collisione con la mafia. È la sua fede - vissuta nel concreto nel quartiere di Brancaccio - che ha “disturbato” i mafiosi. «Don Puglisi venne ucciso a motivo del suo costante impegno evangelico e sociale nel quartiere Brancaccio di Palermo, controllato dalla criminalità».
Dopo un primo capitolo sul valore del martirio, l’autore narra l’ultimo giorno di vita di don Pino, ne presenta un profilo biografico, evidenzia i tentativi di depistaggio sulla sua morte, quindi analizza i perché della sua condanna a morte da parte della mafia e insieme evidenzia la sua consapevolezza e accettazione libera e responsabile della probabile morte violenta.
Viene quindi fatto emergere lo stile del ministero sacerdotale di don Pino Puglisi e il messaggio che ci ha lasciato: un invito a guardare oltre.
Il tutto sempre attraverso le parole di don Puglisi e le molteplici testimonianze da parte di esponenti di diverse categorie di persone e istituzioni.
Autore
Vincenzo Bertolone (1946), della Congregazione dei Missionari Servi dei Poveri, è attualmente arcivescovo della diocesi di Catanzaro-Squillace. Ordinato sacerdote, ha ottenuto successivamente la laurea in Pedagogia all’università di Palermo e il dottorato in Diritto Canonico all’Angelicum. È autore di molte pubblicazioni in ambito agiografico e di spiritualità. Il suo programma: da attuare «prima in me, poi nei sacerdoti, poi nel popolo e tra le istituzioni» Ampia scheda nel risvolto della IV di copertina.
Il periodo di preparazione al Natale, che va dal 16 al 24 dicembre, è uno dei momenti più sentiti dell’Anno liturgico; il mistero del Dio-bambino tocca le profondità del cuore umano. I testi che la liturgia offre sono densi di significato teologico e spirituale.
La presente Novena attingendo proprio alla liturgia suggerisce un itinerario di preghiera meditativa per comunità parrocchiali, comunità religiose, altri gruppi ecclesiali.
Ogni giorno propone:
una breve introduzione, l’Inno, un brano di Vangelo, il commento dei Padri della Chiesa alla pericope evangelica, la preghiera di invocazione e la preghiera di supplica, queste ispirate alle antifone «O», che contengono alcuni dei titoli più significativi che la Sacra Scrittura attribuisce al Messia.
Autrice
Dina Scognamiglio, della Congregazione delle Figlie di San Paolo, attualmente vive a Roma. Si è occupata della promozione del settore libri e audiovisivi delle Paoline ed è stata responsabile per i Minimedia. Inoltre, da vari anni è impegnata nell’Ufficio Comunicazioni sociali dell’USMI (Unione Superiore Maggiori d’Italia).
Nell’intento di annunciare il Vangelo a uomini e donne che compiono il passo significativo del matrimonio, in anni recenti è stata data vita a feconde esperienze di comunione in tal senso, raccolte nel Direttorio di pastorale familiare per la Chiesa in Italia del 1993. Successivamente una vasta indagine sui percorsi di preparazione al matrimonio, compiuta negli anni 2008-2009 dall’Ufficio Nazionale per la pastorale della famiglia con il supporto del Centro Internazionale Studi Famiglia ha permesso una vasta e capillare conoscenza della prassi in atto, nella varietà e ricchezza, ma anche evidenziando problemi e difficoltà.
Questo ha sollecitato l’ufficio competente a proporre questo documento, in cui viene evidenziato come l’itinerario di preparazione al matrimonio sarà tanto più valido se assume il carattere di un autentico percorso di fede. Infatti, mentre «sostiene i fidanzati in una rinnovata adesione al Signore, offre loro l’occasione per ripartire nella fede, raccogliendo domande e richieste profonde che essi pongono alla Chiesa».
Dopo aver chiarito che la Chiesa è «madre accogliente», i vari capitoli affrontano il tema dell’affettività e dell’innamoramento (II), il percorso verso il matrimonio (III), verso la celebrazione delle nozze (IV) e quindi le giovani coppie in cammino.
Pur chiaro nei principi, il testo è sempre positivo e propositivo.
Destinatari
• Più direttamente ai parroci e a tutti coloro che collaborano nei corsi di preparazione al matrimonio.
• Ma anche a tutta la comunità cristiana che è chiamata a collaborare in diverse forme nell’accompagnamento verso il sacramento del matrimonio: «Questo documento si rivolge ai presbiteri e agli sposi, alle persone consacrate, ai laici impegnati nell’azione pastorale e a tutti coloro che, nella comunità cristiana, hanno a cuore che si compia un buon cammino verso le nozze».
Il volume presenta la traduzione latina del De anima di Aristotele condotta e commentata da san Tommaso d’Aquino, con testo a fronte in italiano. La cura e la traduzione di questo libro è stata condotta da un gruppo di studiosi provenienti dalle Facoltà di Filosofia italiane, statali ed ecclesiastiche, riuniti nel Progetto Tommaso e impegnati da anni nella lettura e nell’esame puntuale delle opere tommasiane, in lingua originale.
Opera della maturità dell’Aquinate (scritta tra il 1268 e il 1270), la Sentencia de anima mostra un Tommaso che sviluppa le teorie metafisiche e antropologiche dell’aristotelismo in modo personale ed originale. La traduzione critica qui pubblicata è dotata di ricchi apparati di introduzioni, lessico e indici, ed è destinata a segnare una tappa importante nella bibliografia tomistica.
L'Autore
Tommaso D’Aquino, profondo indagatore della psiche umana, autore di una originale sintesi di fede e ragione, a confronto con Aristotele, e unanimemente considerato uno dei più grandi pensatori dell’antichità.