Il KIT BASE Concorso Scuola Infanzia e Primaria 2020 posti comuni e sostegno comprende:
526/1 – Concorso Infanzia e Primaria - La Prova Preselettiva per l'accesso ai posti comuni e di sostegno
2650 Quiz a risposta multipla svolti e commentati su: • Capacità logiche • Comprensione del testo • Legislazione scolastica • Con schede esplicative delle tecniche di risoluzione - Software con migliaia di Quiz ufficiali MIUR
Pagine: 672
526/A – Concorso Scuola dell’Infanzia e Primaria - Manuale completo
Manuale completo per la preparazione al concorso • Legislazione e normativa scolastica • Psicologia dello sviluppo • Pedagogia e apprendimento • Inclusione scolastica e svantaggio • Progettazione curriculare e didattica • Analisi critica delle indicazioni nazionali - con ESPANSIONI ONLINE
Pagine: 800
526/A3 – Concorso Infanzia e Primaria - La prova scritta
Quesiti aperti su tematiche disciplinari, culturali e professionali • Conoscenze pscico-pedagogiche e sociali • Spazi, ambienti e contesti di apprendimento • Bisogni educativi speciali, intercultura e inclusione • Competenze didattiche e metodologiche • Legislazione scolastica • Inglese - con ESPANSIONI ONLINE
Pagine: 352
L’ Azienda Sanitaria Locale Roma 1, accorpando le esigenze delle diverse Aziende sanitarie locali operanti sul territorio, ha indetto un concorso, per titoli ed esami, per la copertura di 326 Collaboratori Amministrativi Cat. D (BURL 26-5-2020, n. 67). Il concorso prevede una prova scritta consistente i quesiti a risposta multipla o a risposta sintetica o in un tema, una prova pratica vertente sulla compilazione di atti o provvedimenti amministrativi connessi alla qualifica professionale richiesta e infine una prova orale sulle materie oggetto della prova scritta e in cui si accerteranno altresì le competenze informatiche e di una lingua straniera a scelta tra francese e inglese. Nel caso in cui il numero delle domande presentate dovesse essere troppo elevato, le tre prove potrebbero essere precedute da una preselezione a quiz. Questo Manuale, tenendo conto anche dell’Avviso di rettifica pubblicato sul BURL n. 75 del 11 giugno 2020, offre una adeguata trattazione di tutte le materie d’esame: diritto civile; diritto amministrativo; legislazione sanitaria nazionale; contabilità economica e patrimoniale; contrattualistica pubblica; pubblico impiego, generale e nel settore sanitario. Inoltre sono state previste ulteriori sezioni dedicate alla legislazione sanitaria della Regione Lazio e all’ informatica oggetto di prova orale. Ai fini di una adeguata preparazione alla prova pratica, il volume si completa con una raccolta di atti e modelli connessi alla qualifica professionale richiesta. Attraverso il QR Code è possibile accedere ad un software con centinaia di quiz e metodo di autovalutazione per consentire al candidato di esercitarsi adeguatamente in vista delle prove d’esame.
Il volume è uno strumento utile per la preparazione alla prova preselettiva prevista per il Concorso RIPAM di 92 posti presso Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo e Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. Il testo presenta una selezione di prove ufficiali assegnate nei concorsi gestiti dal Ripam Formez degli ultimi 2 anni. Le prove raccolgono quiz delle seguenti tipologie: ragionamento astratto; comprensione verbale; ragionamento verbale; ragionamento critico verbale; logica deduttiva; problem solving; ragionamento numerico; ragionamento numerico deduttivo; ragionamento critico numerico. All'interno delle prove ufficiali sono presenti anche quiz di altre materie di cui sono fornite le risposte esatte. Ad ogni quiz di logica di tutte le prove è collegata una video-lezione di Giuseppe Cotruvo con la spiegazione della giusta tecnica di risoluzione. Il testo permette al candidato di verificare la propria preparazione ed esercitarsi simulando realmente la prova concorsuale grazie ad alcuni utili strumenti: moduli delle risposte staccabili, da compilare seguendo le indicazioni fornite nel primo capitolo del volume; "valutometro" per capire e calcolare se la prova è stata superata. Leggendo il testo e studiando le videolezioni allegate il candidato potrà anche: capire come si svolgano le prove di tipo RIPAM FORMEZ; comprendere come affrontare una prova di tipo RIPAM FORMEZ; analizzare la struttura dei quiz assegnati in passato nelle prove di tipo RIPAM FORMEZ. Nella sezione online su https://www.maggiolieditore.it (raggiungibile tramite il codice riportato in fondo al volume) sono disponibili: 800 videolezioni con le tecniche di risoluzione; ulteriori prove ufficiali utili per continuare ad esercitarsi.
Su don Lorenzo Milani è stato scritto molto. La sua figura, infatti, ha scosso in profondità le coscienze e diviso gli animi. Ma chi è stato davvero don Milani? A tale interrogativo vuole rispondere questo libro di Michele Gesualdi, uno dei primi sei "ragazzi- di Barbiana. Dando voce alle vive testimonianze di quanti lo hanno conosciuto direttamente, basandosi anche sulle sue lettere, alcune delle quali inedite, Gesualdi ricostruisce il percorso che ha portato don Milani all'"esilio- di Barbiana. La sua narrazione prende il via dagli anni del Seminario, ma si sofferma diffusamente e opportunamente sul periodo in cui don Lorenzo è stato cappellano a San Donato di Calenzano, perché se Barbiana è stato il "capolavoro" di don Milani, Calenzano ne è stata l'officina. È però nel niente di Barbiana, di cui don Lorenzo diviene Priore nel 1954, che si compie il "miracolo" del Milani, quel niente che egli ha fatto fiorire e fruttificare, prendendosi cura degli esclusi e degli emarginati. Un libro straordinario e commovente in cui Gesualdi, che ha vissuto in casa con don Lorenzo tutto il periodo di Barbiana, apre il suo cuore e ci svela il vero volto di don Milani: un prete, un maestro, un uomo, un "padre" che ha fatto del suo sacerdozio un dono ai poveri più poveri. «Michele Gesualdi ha incontrato davvero don Milani. Con questo libro ci offre il distillato della sua ricerca e della sua memoria.» (dalla Prefazione di Andrea Riccardi) «A emergere da queste pagine è un don Milani ben diverso da quello stilizzato - a volte stereotipato - di certi testi.» (dalla Postfazione di Don Luigi Ciotti)
Calendario liturgico quotidiano per il Rito romano dalla I domenica di Avvento. Nell'anno liturgico 2021 si segue: il Ciclo domenicale e festivo dell'Anno B, il Ciclo feriale I (Anno dispari). In appendice sono aggiunti sinteticamente gli snodi fondamentali del Calendario liturgico per il Rito ambrosiano, ugualmente dalla sua I domenica di Avvento sino alla domenica conclusiva dell'anno liturgico.
Sayoko e Yoichi hanno avuto un incidente, lei è rimasta gravemente ferita, lui invece non c'è più. La loro era una storia bellissima, in cui la scarsa volontà di impegnarsi era compensata da un amore profondo e libero, e senza di lui Sayoko si sente vuota, o forse, come le dice l'amico okinawano Shingaki, deve solo andarsi a riprendere il suo mabui. È proprio la ricerca del mabui, qualcosa che somiglia molto all'anima e che Sayoko non sa nemmeno se lo rivuole per davvero, il tema centrale di un romanzo che, con profondità e delicatezza, racconta il dolore e la rinascita di chi è sopravvissuto alla morte di qualcuno che amava. Ambientato fra i templi e gli onsen di Kyoto, "Il dolce domani", scritto all'indomani del terremoto e dello tsunami di Fukushima, è il messaggio di speranza che Banana Yoshimoto ha voluto dedicare alle popolazioni colpite.
Un ebreo? Un portoghese? Un mercante? Un filosofo? Chiamatelo come preferite, ma è di voi stessi che parlate. Lui firmava le sue lettere come Bento, Benedictus o, semplicemente, B. Nel 1677, a pochi mesi dalla morte, uscì la prima edizione delle sue opere fondamentali. Il nome dell'autore compariva soltanto con le iniziali: B.d.S. Spinoza nacque ad Amsterdam, in una famiglia di ebrei sefarditi costretti a convertirsi al cristianesimo e fuggiti dal Portogallo. Nell'Olanda del Seicento pensare è un atto, scrivere è un atto, un gesto spettacolare e coraggioso. In questo tempo di rivoluzioni scientifiche e di guerre di religione, di epidemie e di vertiginosa espansione del commercio, i filosofi sono uomini d'azione. Modificare il corso delle verità è un compito pericoloso. Conoscere Spinoza significa entrare nelle vite che si sono intrecciate con la sua: Saul Levi Morteira, il rabbino capo della comunità ebraica di Amsterdam; Adriaen Koerbagh, enciclopedista in anticipo di un secolo; Franciscus Van den Enden, attivista fortemente contrario a Luigi XIV; Stenone, anatomista geniale; Leibniz, che si confronta con Spinoza sulla grande scacchiera metafisica degli infiniti e delle virtù, di Dio e delle certezze. Nel racconto di Maxime Rovere la vita entra prepotentemente nella storia del pensiero e getta luce su un mondo lontano nei secoli. È un ritorno alle nostre origini nella forma di un sogno storico e filosofico, completamente costruito su fatti e testi: Spinoza è il protagonista dell'avventura della ragione moderna, di cui in questa grande narrazione si può seguire giorno per giorno la nascita, guardando come si animano le idee e come il pensiero si fa strada nell'esistenza. Non un romanzo scritto a partire da una storia vera, ma una ricerca per avvicinarsi, attraverso tutti i mezzi della letteratura, alla verità di un universo perduto.
La campagna elettorale permanente, un partito che non è di destra né di sinistra ma "del popolo", un improbabile contratto di governo, la voce grossa che mette a tacere i giornali, l'odio che penetra nel discorso pubblico, le accuse ai tecnici infidi, il debito, la gestione demagogica e irresponsabile delle finanze. Sono le analogie che minacciano il presente e rischiano di farlo somigliare pericolosamente a un passato che credevamo di esserci lasciati alle spalle. Quando Hitler nel 1933 divenne cancelliere del Reich, i cittadini tedeschi cominciarono a seguire incantati il pifferaio che li portava nel burrone. La cosa più strana, ma niente affatto inspiegabile, è che avrebbero continuato a credere religiosamente in lui anche dopo che erano già precipitati. "I nazisti," scrive Ginzberg, "non erano bravi solo in fatto di propaganda. Toccavano tasti cui la gente era sensibile, blandivano interessi reali e diffusi (non solo gli interessi del grande capitale, come voleva la vulgata). A elargizioni concrete corrispondeva un consenso reale, crescente e formidabile. La cosa che più impressiona è come siano riusciti a trovare consenso anche sui comportamenti più atroci e disumani del regime." Le analogie superficiali possono portare fuori strada. Eppure non possiamo farne a meno. La mente umana funziona per analogie. Le analogie si sono sempre rivelate uno strumento potentissimo per capire e distinguere, cioè l'esatto contrario del fare di ogni erba un fascio.
La paura è l'emozione che più di altre sta segnando in profondità questi giorni: ci toglie il respiro, ci costringe sulla difensiva e al contempo ci rende istintivamente più aggressivi. Ma avere paura, suggerisce Vito Mancuso, non è sempre un'esperienza totalmente negativa, e nelle situazioni estreme sa far emergere con più chiarezza la verità su noi stessi: è solo infatti quando realizziamo di essere incatenati che possiamo intraprendere il percorso verso l'autentica libertà. Riscoprendo la secolare saggezza che accomuna la grande spiritualità orientale, la filosofia classica e gli insegnamenti della tradizione cristiana, Mancuso dimostra che il contatto con il pericolo può farci comprendere chi siamo: una mente impaurita, senza dubbio, ma in potenza anche un cuore che supera il timore, ed è capace di conoscere e poi sconfiggere con il coraggio i pericoli della realtà. Noi siamo paura, ma possiamo diventare coraggio e riuscire così a essere migliori.
Chi di noi non è stato il bello di mamma e papà? Chi di noi non ha mai detto «come sei bella!» o «come sei bello!» all'amore della sua vita? E quali sono gli ultimi film italiani che hanno vinto l'Oscar? «La vita è bella» (1999) e «La grande bellezza» (2014). «Bello» è una parola fondamentale della nostra lingua e della nostra cultura, e riguarda la vita quotidiana di tutti gli italiani. Il termine ha radici antiche, ma anche grande vitalità nella lingua di oggi, con una bella (!) varietà di usi tra toponimi, cognomi, canzoni, proverbi, gerghi, dialetti e letteratura. Una parola di grande fascino, perfetta per rappresentare il nostro Bel Paese.