Sede del Papato, del Santo Uffizio, della Compagnia di Gesù, Roma moderna non ha la reputazione di un centro di produzione e di consumo di scienza. Eppure, nel corso dell'800, ben prima che Quintino Sella progettasse di trasformare la nuova capitale d'Italia in un «centro scientifico di luce», le due donne che coltivarono in Italia un interesse non dilettantesco per le scienze vissero proprio nella città del papa: la botanica Elisabetta Fiorini Mazzanti (1799-1879) e l'astronoma Caterina Scarpellini (1808-1873). Consuetudini e pregiudizi impedirono loro di frequentare l'Università e di coltivare apertamente la loro vocazione entro le istituzioni pubbliche; tuttavia entrambe ricavarono per sé spazi ove perseguire una ricerca di prim'ordine, degna della scienza "professionale", ancora interamente maschile. Attraverso una ricca documentazione inedita, il libro ripercorre le tappe salienti del loro percorso, gettando luce sulla cultura scientifica romana nell'800 preunitario, tuttora poco conosciuta. Figure perfettamente complementari, Fiorini e Scarpellini offrono anche uno specchio dell'evoluzione del modello femminile e del valore della scienza in una società in trasformazione.
Esito di un lungo e tortuoso percorso di ricerca, Storia notturna è il capolavoro che Carlo Ginzburg ha consacrato al tentativo di spiegare la genesi storica dello stereotipo del sabba stregonesco nella forma in cui questo si cristallizzò, tra la fine del XIV e l’inizio del XVI secolo, durante i processi inquisitoriali contro uomini e donne accusati di stregoneria. Ciò che rende questa opera straordinaria è il fatto che lo studio del sabba venga affrontato con strumenti di tipo storiografico e, al contempo, con strumenti morfologici, a partire dallo studio di miti e riti provenienti da un vastissimo numero di culture sparse nello spazio e nel tempo.
Insieme a un saggio retrospettivo di Ginzburg, il volume raccoglie interventi di studiosi di varie discipline: ebraistica, storia del cristianesimo, storia delle religioni, filosofia. Gli studi qui raccolti testimoniano la persistente fecondità delle domande poste da Storia notturna, anche in campi meno segnati dal vasto dibattito internazionale che, da trent’anni, la riguarda.
Completa il volume la bibliografia integrale degli scritti di Carlo Ginzburg.
Per la prima volta in Italia, il volume ricostruisce la storia del parto e della nascita in Occidente dal mondo antico ai nostri giorni, analizzandone gli snodi e i cambiamenti più significativi: la fondazione del discorso medico-scientifico nella Grecia antica, la svolta impressa dal cristianesimo, l'affermarsi della figura del chirurgo-ostetrico nel Settecento, la medicalizzazione del parto, fino alla rivoluzione delle tecnologie riproduttive del Novecento. In un percorso appassionante ripercorre una storia tutt'altro che lineare, progressiva od omogenea; densa di permanenze, oltre che di trasformazioni; di confronti, scontri, conflitti. La storia è indagata nelle sue molteplici sfaccettature culturali, sociali, religiose, da cui discendono rituali e pratiche terapeutiche, norme religiose e civili, forme di potere e disciplinamento del corpo femminile. In questa prospettiva si rivela un capitolo cruciale della storia culturale, sociale e di genere, un osservatorio fondamentale per la storia delle donne, oltre che uno strumento indispensabile per capire la complessa realtà del presente.