Solidarietà significa essere solidi insieme. Si aderisce a un progetto o a una intenzione senza un particolare e chiaro motivo, si sente che è così, non si esplica con una strategia logica anche se non contraddice la ragionevolezza. La solidarietà fonda l’essere, una persona sente che lì respira qualcosa che lo riguarda, che lo fa sta bene. Pertanto tutto questo libro è percorso da una domanda, questa: per noi è ancora un moti fondativo la solidarietà
Nell’anestesia generale riusciamo a provare il sentimento di generosità necessario per salvaguardare il pianeta, il nostro Paese, la nostra città, la nostra casa, il nostro cervello? Quali sono i dispositivi economici e ambientali che si possono attuare nelle aree produttive? Quali sono le azioni possibili e concrete per salvarci dalla pulsione distruttiva? Quali sono i progetti da incoraggiare e le ricerche di lungo periodo da promuovere? Quali sono le riflessioni sull'ambiente da comunicare immediatamente ai bambini che avranno vent’anni fra vent’anni?
Una radiografia, un censimento, con due facce: da una parte l'agenda delle cose da farsi subito con tanto di indirizzo e specialità della struttura proposta, e dall'altra un motivo di riflessione in più per le scuole di ogni ordine e grado.
Ci sono in Italia quasi sessantamila complessi scolastici: è da lì che bisogna iniziare. Una radiografia (chi fa cosa e dove e perché) sulle capacità di ragionare, progettare, determinare innovazione del nostro Paese.
La nostra volontà è immaginare (e raccontare) uno scenario di potenzialità con valore e portata culturale internazionali.
Una visione grandangolare: dal sistema del credito finanziario, alla pianificazione dei contenuti della conoscenza, dal territorio alla comunicazione, fra la ricerca dei saperi e le attività economiche e imprenditoriali.
Jeff Howe, in un articolo su "Wired", coniò il termine "Crowdsourcing" per indicare una metodologia di collaborazione con la quale le imprese chiedono un contributo attivo tramite la rete, agli utenti riuniti in piattaforme partecipative, blog, social network... Crowdsourcing descrive anche il processo attraverso il quale il sapere diffuso di molti può essere utilizzato per compiere attività che un tempo erano territorio di pochi specializzati. La folla è più funzionale del singolo: possiede talento, creatività ed è straordinariamente produttiva. Si pone in atto una meritocrazia perfetta, in cui età, sesso, razza, istruzione e storia personale non contano, la qualità del lavoro è tutto ciò che importa, e ogni settore è aperto a persone con diversi background sociali e culturali. Prefazione di Riccardo Luna, introduzione di Bruno Pellegrini.
Welfare non è un servizio, ma è una relazione. Avere cura degli altri è agire un modo di stare al mondo, è una dimen- sione umana che tocca alcuni snodi significativi: ospitalità, autorità, dovere, responsabilità.
Ma negli anni il welfare è stato istituzionalizzato, perden- do il suo senso originario. “La mia porta è sempre aper- ta”, ha detto Papa Francesco. Aver chiuso la nostra porta, aver spostato tutto, in questi anni, verso l’istituzione è stato frutto di un processo culturale profondo, che ha compor- tato conseguenze altrettanto profonde. Occorre tornare a un’idea del welfare fondata sulla fiducia, sulla socialità, sulle idee di convivenza e cittadinanza.
Questo libro avanza alcune proposte concrete e realizzabili ma soprattutto cerca di disegnare una visione comunitaria del welfare, nel suo necessario legame con la democrazia e la partecipazione.
"Che cos'è l'economia?" è una "lezione" che si sviluppa in tre parti. Nella prima si contempla il modo in cui l'uomo usa le risorse del suo ambiente: il rapporto tra economia, tecnologia, ecologia. Nella seconda si analizza il modo in cui si svolgono gli scambi all'interno dell'economia, in particolare il mercato e il ruolo della moneta. Nella terza si indagano i rapporti tra la potenza del capitalismo e il potere della democrazia. Dice Giorgio Ruffolo: "L'economia politica deve poter spiegare qual è il modo in cui le cose possono maggiormente servire per aumentare il benessere, certamente la ricchezza, ma anche la felicità, la felicità che è inscritta non nei libri di economia, ma addirittura in una delle più grandi costituzioni politiche della storia, la costituzione americana: "happiness", la felicità del popolo. Gli economisti dovrebbero essere coscienti che la ricchezza serve alla felicità, che l'economia serve all'uomo e non è l'uomo a servire l'economia".