Tutte le civiltà, dalla Mesopotamia all'estremo Oriente, dal mondo classico al Medioevo cristiano, dalle culture tribali dell'Africa e dell'Oceania alla società contemporanea, si sono nutrite di simboli, e simboli antichi e moderni riaffiorano quotidianamente nella nostra vita, formando l'essenza stessa del nostro pensiero e della nostra immaginazione. Grazie all'unione di conoscenze e spiegazioni provenienti da molteplici ambiti di ricerca dalla storia delle religioni alla mitologia, dall'antropologia alla psicoanalisi questo dizionario offre le chiavi per interpretare le allegorie e gli archetipi che si sono affermati nelle diverse parti del mondo dall'antichità a oggi, mostrando i meccanismi che ne hanno permesso la nascita e la diffusione e permettendoci di comprendere le ragioni profonde della suggestione che da sempre i simboli esercitano sugli esseri umani.
Il libro è diviso in tre parti. Nella prima lo scrittore racconta del padre, di tutti i romanzi da lui scritti senza mai trovare pubblicazione. Nella seconda si dedica all'esposizione della pratica della scrittura e del rapporto tra vita vissuta e vita scritta. Nella terza, infine, illustra i motivi intimi che lo hanno spinto a scrivere, la sua concezione della scrittura come di un compito nella vita.
Questo manuale è uno strumento offerto a chi vuole avvicinarsi in modo corretto alla calligrafia, riscoprendo il gusto per la scrittura a mano, il rapporto diretto e quasi familiare con la lettera, studiata minuziosamente e realizzata con virtuosismo e abilità. Ma è anche una fonte inesauribile di idee per tante applicazioni utili e fantasiose: etichette, partecipazioni, scatole, calendari e così via.
Un colpo di stato organizzato ad Atene, alla fine del V secolo a.C., da quattrocento intellettuali. Un processo politico clamorosamente demagogico in cui il capo della rivoluzione fallita, Antifonte, pur pronunciando "la miglior difesa che la storia giudiziaria ricordi, viene condannato e giustiziato. Un grande storico, Tucidide, che dissemina nella sua opera, "La guerra del Peloponneso", informazioni segrete provenienti dal vertice della cospirazione, e che verrà assassinato mentre la sta affidando alla scrittura.
Una libreria tinta di rosa, sulla costa atlantica degli Stati Uniti. Una bella libraia, divorziata senza rimpianti e appassionata del suo mestiere. Un variegato ventaglio di clienti e commessi. Infine, una lettera d'amore che sbuca fra la posta. Non si sa chi l'abbia scritta, non si capisce a chi sia rivolta. Ma quelle parole si insinuano nella mente della libraia e creano una serie di eventi. Fino alla sorpresa finale.
Segni disarticolati, scomposti, distorti, che si accavallano gli uni sugli altri, talvolta parole discrete, talaltra espressioni sfacciate e oscene, occasionalmente semplici segni figurati di acceso realismo: gli antichi graffiti latini rompono non soltanto la "grammatica della lingua", ma anche la "grammatica della scrittura". Domina un'anarchia della disposizione che contesta continuamente programma, ordine e geometria delle iscrizioni pubbliche e private di rango istituzionale, restituendoci una letteratura marginale e straordinaria che nasceva nelle piazze, nei bordelli, nelle scuole, nelle osterie, nelle case private e negli edifici pubblici. Ne risulta un'immagine dell'antica Roma profondamente viva.