Rappresentata ad Atene nel 421, quando stava per concludersi la prima fase della guerra del Peloponneso, "La pace" è una delle più graffianti, poetiche e amare commedie di Aristofane. C'è il contadino attico Trigeo che ascende all'Olimpo in groppa a un gigantesco scarafaggio per trovare la pace ma lo trova vuoto, perché gli dei lo hanno abbandonato; c'è Polemos (la guerra) che tiene in schiavitù Irene (la pace) e medita di distruggere tutte le città greche. Trigeo, con l'aiuto del coro, formato di contadini, cercherà di porre fine al conflitto.
Dopo una scabrosa confessione cominciata come per gioco con la moglie, ha inizio tra visioni e apparenze, tra desideri proibiti e paura di assaporarli, la notte "brava" del dottor Fridolin, medico viennese alla moda sposato a una donna bellissima. In un'atmosfera allucinata e onirica si imbatte in quattro donne che gli si offrono inutilmente: la figlia di un paziente defunto, una prostituta, la ragazza-bambina di un affitta-costumi, una donna nuda e bellissima, incontrata a una festa in maschera in una villa misteriosa. Tornato a casa, frustrato per non avere commesso l'adulterio, ascolterà dalla moglie il racconto di un sogno in cui veniva tradito e, il giorno seguente, scoprirà che la realtà ha cancellato ciò che è avvenuto la notte precedente.
Una delle più fosche tragede dell'antichità si consuma nella casa maledetta delle Atridi: due fratelli, Tieste e Ateo - tiranno di Micene - si odiano per la sete di potere. Tieste torna in città lusingato dalle promesse di pace del fratello che invece, istigato dall'ombra di Tantalo, liberato dall'Ade dalle Furie, gli servirà subdolamente come pasto riconciliatore le carni dei figli. Una tragedia che ha suscitato al tempo stesso orrore e torbida attrazione in tutte le epoche; una spaventosa metafora dell'abiezione in cui può cadere chi vive solo per il potere.
Chiara nasce aristocratica in una famiglia tra le più in vista di Assisi, città ferita dal Barbarossa, divisa tra potenti ed emergenti. Ragazza ricca e colta, è tuttavia sedotta dalla scelta radicale di Francesco; lo imita presto, avviando la forma di vita delle Povere Dame a San Damiano, dove vivrà fino alla morte, l'11 agosto 1253. La seguiranno in molte, in tutta l'Europa: fra loro anche Agnese di Boemia, già promessa sposa dell'imperatore Federico II. Sul fondale della vita quotidiana della gente più povera, della nascita dei comuni, delle lotte fra Papato e Impero e delle controversie religiose, lucida e detrminata, Chiara detta le regole della sua comunità, resistendo alle pressioni di cardinali protettori e papi.
Dalla storia di padron 'Ntoni e della sua famiglia, tenacemente unita nella lotta contro la miseria, oppressa dai debiti, dai lutti, dal traviamento di alcuni dei suoi, emerge l'immagine di un'arcaica società isolana in cui tutto è condizionato dal bisogno e dall'ignoranza. Nel romanzo vivono personaggi indimenticabili, fedeli a una loro radicata onestà in una vita che è solo sacrificio e fatica, oppure piegati, come il giovane 'Ntoni, da una impossibile rivolta; ma vivono anche i pregiudizi, gli egoismi, gli affanni di una comunità rurale dell'Ottocento, chiusa in un'amara condizione di isolamento e arretratezza e oppressa dai gravissimi problemi apportati dal nuovo Stato unitario. Con un saggio di Gustavo Zagrebelsky.
Partendo dal presupposto che "siamo troppo civilizzati per riuscire ad afferrare ciò che è ovvio" e che ciò che è ovvio può essere meglio recuperato dal senso comune, l'autore tocca i vari argomenti (dall'arte alla letteratura alla politica) con tono ironico e paradossale. Un libro sulla libertà e l'indipendenza intellettuale che nasce dal desiderio di sottrarsi al conformismo della cultura degradata di massa che minaccia di privare l'individuo della propria originalità impoverendone la sensibilità e la capacità di pensare in modo autonomo.
In questa antologia sono rappresentati tutti gli stili della lirica di Puskin, e la complessità della sua tematica. Però si è voluto privilegiare non tanto le sue poesie politiche, quanto le poesie in cui meglio e più intensamente si manifesta il suo credo. Perché Puskin crede soprattutto nella bellezza, in termini prevalentemente neoclassici, crede nell'Eterno Femminino, che si esprime attraverso la bellezza delle donne, amate o solo desiderate dal poeta, e attraverso la bellezza della natura. Puskin è per eccellenza il poeta dell'armonia. E questa armonia diventa reale sia nell'armonia del suo verso, sia nell'armonia dei suoi sentimenti, dei suoi dubbi, delle sue speranze, delle sue delusioni, dei suoi amori.
Dalla storia di padron 'Ntoni e della sua famiglia, tenacemente unita nella lotta contro la miseria, oppressa dai debiti, dai lutti, dal traviamento di alcuni dei suoi, emerge l'immagine di un'arcaica società isolana in cui tutto è condizionato dal bisogno e dall'ignoranza. Nel romanzo vivono personaggi indimenticabili, fedeli a una loro radicata onestà in una vita che è solo sacrificio e fatica, oppure piegati, come il giovane 'Ntoni, da una impossibile rivolta; ma vivono anche i pregiudizi, gli egoismi, gli affanni di una comunità rurale dell'Ottocento, chiusa in un'amara condizione di isolamento e arretratezza e oppressa dai gravissimi problemi apportati dal nuovo Stato unitario.
Il libro affronta, in modo politicamente "non corretto", il tema quanto mai attuale di una società multirazziale che darà i suoi frutti migliori non inseguendo il superficiale sogno di un pluralismo indifferenziato, ma attuando un multiculturalismo che, grazie alla tolleranza e al riconoscimento delle peculiarità delle diverse culture, abbia come conseguenza una società veramente pluralistica.
Pechino: colpo di Stato. Le nuove autorità vogliono legittimarsi occupando militarmente le isole Spratly ricche di giacimenti petroliferi. Da Washington giunge un fermo altolà e nelle acque delle isole contese incrocia il gruppo di battaglia della portaerei "Independence". Ma saranno il comandante Mackey e i suoi uomini imbarcati sul sottomarino d'attacco "Cheyenne" a risolvere questo drammatico scontro.
La fede intesa come dramma e lotta spirituale, la ragione che si scontra con la fede, la solitudine e l'emarginazione, il silenzio di Dio ma la sua presenza costante: questi e altri i temi che compongono questo canzoniere di frate David Maria Turoldo.
In questo libro Vittorino Andreoli mette a nudo la sua psiche e l'intero suo essere. E' il diario sentimentale di un anno particolare, quello in cui Andreoli ha voluto andare in pensione, dopo decenni di impegno a contatto quotidiano con i malati, per dedicarsi a tempo pieno all'insegnamento e alla scrittura. Attraverso la descrizione dei viaggi, degli incontri, delle esperienze di un anno, l'autore riflette su di sé e su di noi, sui grandi cambiamenti non solo personali ma anche collettivi che la nostra società sta sperimentando. "Cronaca dei sentimenti" è un libro sulla follia che si cela dentro ogni uomo, sulle grandi e piccole ossessioni della nostra epoca, sulla ricerca spesso vana di Dio.