Un grande caso letterario. Dopo un silenzio durato più di sessant'anni torna a sorprendere il racconto che anticipava gli orrori dell'Olocausto.
Che cos'è la santità? Cos'è la pietà religiosa? Quali azioni degli uomini sono gradite agli dèi e quali no? È sempre possibile identificare "santità" e "giustizia"? Ecco alcuni dei temi dibattuti in questo dialogo, uno dei più antichi, tra Socrate e l'indovino Eutifrone. Un esempio di come il pensiero e il dubbio socratico riescano a mettere in crisi i luoghi comuni e i valori dati per scontati nell'Atene del V secolo a. C. Un dialogo in cui domina ancora la figura di Socrate con la sua azione volta alla ricerca di una verità ormai sommersa da falsi valori.
"Per poter evocare nel suo ritmo pulsante l'attività artistica del Rinascimento bisogna collocare anche la storia delle botteghe entro il quadro geografico e sociale definito dai centri. Il Quattrocento è, in Italia, il tempo delle botteghe, come ditte organizzate in piccole officine, con direttori e assistenti. Vi sono "situazioni" proprie a ciascun centro. Ma i momenti di effervescenza e di iniziativa costituiscono gli "avvenimenti" della storia artistica, e sono loro ad animare le situazioni. Tutte le botteghe partecipano all'affermarsi dell'Italia intera. E qui si scopre la grande bottega d'Italia, l'officina italiana."
Nonostante le differenze marginali, il Rinascimento resta, sul piano storico, un fenomeno globale di autentica realtà: la parola «Rinascita», menzionata fin dal Quattrocento, esprime tutto l'impeto dell'entusiasmo intellettuale a cui partecipano i contemporanei di questo avvenimento. Nell'agitata Europa agli inizi del secolo XV cominciano a delinearsi nuove e importanti svolte di carattere spirituale, politico e sociale. L'Italia più di ogni altro paese beneficia di una solida base storica: la coscienza di un grande passato, la sua «romanità», e ne trae quella feconda energia che anima il suo pensiero e la sua arte.
Il diario che quasi quotidianamente Michel de Montaigne scrisse dal 5 settembre 1580 al 30 novembre 1581 nel corso del lungo viaggio che lo portò da Beaumont-sur-Oise ad attraversare l'Italia fino a Roma, che raggiunse il 3 novembre 1580, per tornare infine nella sua tenuta di Montaigne, nelle vicinanze di Bordeaux. Quello dell'autore degli Essais può essere considerato come il primo grande viaggio compiuto da un intellettuale a scopo formativo, e da questo diario derivano infatti tutti quelli che autori come Goethe, Heine, Mommsen, De Sade, Montesquieu, Stendhal scriveranno sulle loro esperienze in Italia.
Un'avventura psicologica, morale ed estetica: il viaggio da Albany, piccolo paese del New England, a Firenze, città dell'arte e della bellezza, alla ricerca di un'esistenza felice, di una vita perfetta da ricamare sulla rozza tela del tempo e della storia. Dal paradiso del nuovo e ancora troppo ingenuo continente americano verso un'Europa matura e seducente, in cui l'incantevole protagonista Isabel Archer rischia di perdersi, vittima di un'ossessione che la rende docile, passiva e soffocata nelle oscure trame del desiderio e dell'inganno.
Non passa, ormai, quasi giorno in cui i media non ci comunichino delitti atroci, aberranti. Genitori che uccidono figli, figli che massacrano genitori, delitti "di branco", omicidi a sfondo sessuale, uccisioni nate da cause futili e inesistenti... È stato scritto che anche un tempo certi fatti avvenivano, ma se allora la condanna era unanime e generale, ai nostri giorni, dopo un primo sdegno e alcuni giorni di primo piano televisivo, tutto viene per così dire "digerito", quasi si accettasse la normalità del male o si liquidasse quest'ultimo sotto il termine generico di "follia". Vittorino Andreoli, invece, cerca di farci capire come e perché nascano queste storie scellerate, analizzando dieci casi estremi che hanno sconvolto l'Italia.
La cronaca appassionata del 6 giugno 1944, in cui le forze da sbarco alleate, sotto la guida del generale Eisenhower, sbarcarono in Normandia e crearono il secondo fronte, a lungo invocato da Stalin, dal quale sarebbero scattate per puntare direttamente al cuore della "Fortezza Europa". In questo libro Cornelius Ryan ricostruisce quelle 24 ore decisive facendo parlare i protagonisti di entrambi i fronti, conducendoci sui mezzi da sbarco, sugli alianti a bordo dei quali si trovavano i paracadutisti britannici e americani, nell'alto comando del generale von Rundstedt, nello studio di Hitler a Berlino, a bordo dei due soli caccia tedeschi che mitragliarono le forze alleate al momento dello sbarco.
A Zurigo, un giovane americano in vacanza, Ben Hartman, figlio di un ricco industriale di origini tedesche, rischia di essere ucciso da un vecchio compagno di università che lo aggredisce senza nessuna ragione. Negli Stati Uniti, un'agente di polizia, Anna Navarro, viene incaricata di indagare sulla morte misteriosa, in varie parti del mondo, di undici anziani sui quali negli archivi della Cia esistono fascicoli vecchi di mezzo secolo contrassegnati dalla stessa parola in codice: Sigma. Ben e Anna capiscono di essere entrambi coinvolti in un intrigo mortale, in cui il passato più atroce riprende vita sotto i loro occhi e getta un'ombra minacciosa sul futuro.
"Dostoevskij era uno di quei rari geni che avanzano d'opera in opera, per una sorta di progressione continua, fin che la morte non li venga bruscamente a interrompere. Nessun ripiegamento in quella sua focosa vecchiaia, non più che in quella di Rembrandt o di Beethoven, al quale mi piace paragonarlo; un sicuro e violento approfondirsi del suo pensiero" (André Gide). Fëdor M. Dostoevskij (1821-1881), scrittore russo. Cominciò a pubblicare nel 1846, con Povera gente e Il sosia. Seguirono Umiliati e offesi (1861); Memorie dal sottosuolo (1864); Delitto e castigo e Il giocatore (1866); L'idiota (1868); I demoni (1871-72).
Tre opere di Giovanni testori che costituiscono un trittico di poesia teatrale con cui l'autore, drammaturgo italiano del Novecento, fa i conti con il mistero della sua fede e della sua esistenza. Nelle parole dette dialogando con la morte, o interrogando Maria, e nel balbettio potente della vita che preme per nascere, Testori concentra e in qualche modo rivisita tutta la sua vasta esperienza di artista e di uomo.