Un'ombra cupa si stende sull'infanzia di Harriet Cleve, che cresce con la famiglia in una cittadina del Mississippi: è l'omicidio, senza colpevoli, del fratello Robin, impiccato a un albero del giardino quando lei era appena nata. Quella tragedia ha segnato tutta la famiglia, che non è più riuscita a superare il dolore. Per Harriet, Robin è il "piccolo amico", il legame con un passato felice che lei conosce solo attraverso le fotografie, i ricordi, i racconti dei familiari. Così, nell'estate in cui compie dodici anni, decide di scoprire l'assassino del fratello e di compiere la sua vendetta.
Un colonnello trascorre la propria vita studiando i maestri dell'arte militare, preparandosi a quella che sarà "la sua battaglia" e credendo che la guerra possa essere soggetta alle leggi della razionalità. L'appuntamento con il destino è via via rimandato. Quando giungerà, l'ufficiale scoprirà che tutto ciò in cui ha creduto è solo illusione.
Mentre lentamente scompaiono le generazioni che hanno vissuto gli anni del fascismo, riemergono di tanto in tanto nostalgie e "riabilitazioni". Ma cos'è stato davvero il fascismo? Cosa ha rappresentato nella storia civile e politica dell'Italia? Una "parentesi", come pensava Benedetto Croce? Espressione di un capitalismo in crisi di crescita? Fu causato dalla guerra e dalla crisi economica o fu una reazione alla rivoluzione bolscevica? Fu una forma esemplare della controrivoluzione europea o un colpo di mano riuscito di una banda di avventurieri? Questi e altri temi cruciali, essenziali anche per comprendere l'Italia di oggi.
Facendo tesoro delle inchieste giudiziarie e con la testimonianza diretta di Alberto Franceschini, fondatore delle Br, si può chiarire la storia e individuare la rete del terrorismo rosso, a partire dagli inizi, dai legami con la Resistenza, il Pci, e i personaggi di spicco legati al mondo cattolico. Per poi capire che cos'è e cosa è stata la rete clandestina parallela, accertata in documenti e testimonianze. Questo libro ha il merito di riavviare la macchina della verità e i meccanismi della memoria per cercare di comprendere quanto e perché è successo. Senza dietrologie, rimanendo ai fatti e alle parole. Perché il passato ritorna, se vogliamo decifrarlo.
Ripensare alle Baccanti significa ripensare alla cultura dell'antica Grecia. Ma quale cultura? Quella della filosofia e della letteratura o quella della gente incolta? Euripide, intellettuale raffinato, rifiuta una visione elitaria del sapere, e crea una tragedia straordinaria, con risvolti profondamente conflittuali rispetto alla tradizione. C'è un dio, Dioniso, che inganna e vince ma senza esiti trionfalistici; c'è un antagonista, Penteo, che viene beffato e fatto a pezzi dalla sua stessa madre: impulsi selvaggi, spettacolarità esasperata, e però anche pietà e sofferenza. L'edizione, curata da Vincenzo Di Benedetto, propone un commento sistematico, che si accompagna a un riesame critico del testo originale e a un'analisi dei moduli scenici.
"L'Olocausto si è dimostrato un'indispensabile arma ideologica." "L'anomalia dell'Olocausto nazista non deriva dall'evento in sé ma dallo sfruttamento industriale che è cresciuto attorno a esso." "La campagna in corso dell'industria dell'Olocausto per estorcere denaro all'Europa in nome delle 'vittime bisognose dell'Olocausto' ha ridotto la statura morale del loro martirio a quella di un casinò di Montecarlo." Sono solo alcune delle tesi provocatorie sostenute in questo libro da Finkelstein, ebreo americano e figlio di sopravvissuti allo sterminio, che in questo libro mette in discussione due dogmi: l'Olocausto è un evento storico unico ed è il punto culminante di un'odio irrazionale ed eterno dei gentili contro gli ebrei.
Si tratta della terza delle quattro "Considerazioni inattuali" di Nietzsche. Fu pubblicata nel 1874, quando aveva trent'anni, ed è riconosciuta come la più bella delle quattro. È il suo diario, la sua "storia più intima" e il suo manifesto, che consente di comprendere la molla fondamentale e il motivo generatore di tutta la sua vita e la sua opera. Attraverso l'esaltazione del suo "unico e grande maestro" Schopenhauer, è Nietzsche stesso dunque che si presenta come educatore: educatore alla grandezza e a "compiti di portata storica universale". In essa egli espone la teoria del filosofo non come un contemplatore neutro e oggettivo, ma come un legislatore, un uomo destinato a trasformare i valori, a sovvertire ogni ordine esistente.
Una raccolta delle fiabe che hanno inciso come poche altre sull'immaginario collettivo di tante generazioni. Prendendo spunto da racconti popolari, Perrault costruisce con ogni sua favola un racconto perfetto ed esemplare dove si incontrano i grandi opposti come la paura e il coraggio, l'angoscia e la gioia, la cattiveria punita e la bontà premiata, e dove è il buonsenso a dettare le scelte decisive.
Per secoli e secoli il succedersi delle feste dei santi ha scandito la vita italiana. Chi entrava in chiesa e contemplava un quadro o un affresco capiva immediatamente di quale santo venissero celebrate le opere, il folclore univa quanto rimaneva di antichi riti pagani e religione cristiana. Questa nuova edizione dei "Santi d'Italia" recupera un patrimonio culturale, oltreché religioso, che rischia di andare perduto e disperso.
Personaggi misteriosi, mostri crudeli, sacrifici rituali e "riti terribili" popolano questo testo complesso e affascinante che con la violenza delle sue visioni ha sedotto lo stesso Jung, a cui si deve il merito di averlo sottratto a un oblio millenario. Scritto agli inizi del IV secolo, Visioni e risvegli raccoglie quattro brevi trattati di alchimia, il più famoso dei quali, Sulla virtù, descrive con toni onirici e fantasiosi i diversi gradi di un rito di iniziazione. Dell'antica storia di questi testi, ricchi di aneliti mistici ed echi religiosi, parla nell'introduzione Angelo Tonelli, che analizza anche i legami tra l'alchimia greca e la psicologia dell'inconscio di Jung.
Giovanni Gentile, filosofo tra i maggiori d'Europa, aderì al fascismo, varò come Ministro della Pubblica istruzione un'importante riforma della scuola superiore, fu presidente e ispiratore dell'Enciclopedia Italiana e direttore della Scuola Normale Superiore di Pisa. Dopo il 25 luglio 1943, tentò di promuovere una sorta di solidarietà nazionale, ma scelse di aderire alla Repubblica Sociale. Fu ucciso a Firenze il 14 aprile 1944 in un agguato condannato dal CNL, rivendicato dal Partito comunista e attorno al quale aleggia ancora il mistero. Il volume illustra il pensiero di Gentile e il suo ruolo decisivo nella cultura italiana del Ventennio, ma anche l'influenza esercitata nel dopoguerra sugli intellettuali e nel mondo politico.
Mettendo in risalto ciò che accomuna i sistemi biologici, i processi cognitivi e le organizzazioni sociali umane, Capra affronta i grandi problemi che affliggono la società contemporanea e le sfide che ci riserva il XXI secolo, nei campi dell'organizzazione aziendale, delle strutture dell'economia globale, delle biotecnologie e dello sviluppo sostenibile. Le tesi di Capra, partendo dalla nuova concezione della vita che è emersa dalla teoria della complessità, sono la formulazione più approfondita e rigorosa delle idee del "movimento di Seattle": ma più che un rifiuto ideologico della globalizzazione suggeriscono una sua visione alternativa, fondata sulla concezione del nostro pianeta come unico sistema vivente.