Due donne, un agosto piovoso, una conversazione. Questo lo scenario contro cui le tragedie del reale si trasfigurano nel dialogo tra l'affettuoso inquisire di Dacia Maraini e l'inquieto rievocare di Piera Degli Esposti "pieno di aria e di vento" dotato di una comicità che "è insieme crudele e segreta e surreale". Questo libro è uno straordinario scrigno di storie: intricate, tristi, amorose, drammatiche. Le vicende di famiglia, gli aneddoti su registi, attori e compagni di lavoro e in controluce la storia di un'amicizia lunga una vita, quella tra le due autrici.
Due biografie plutarchiane dedicate a due condottieri che si batterono per un ideale di giustizia e di dignità. Quinto Sertorio, generale romano fedele a Mario e rivale di Silla, tentò di fare della Spagna una terra nella quale il partito popolare potesse riorganizzarsi per combattere la tirannia. Eumene di Cardia, segretario di Filippo II di Macedonia e capo della cancelleria di Alessandro Magno, dopo la morte di quest'ultimo, cercò di conservare l'unità dell'impero e impedire che venisse diviso fra i Diadochi. Due vicende che si svolsero in tempi di crudeltà, di tradimento e di cupidigia; la storia di due uomini che non si batterono per avidità di potere o per ambizione personale, ma in nome di una causa superiore: l'interesse di Roma e dell'Impero Macedone.
Raccolta di riflessioni per sfruttare al meglio le proprie risorse nei momenti difficili.
Un uomo ritrova casualmente un quaderno che aveva nascosto da ragazzo. Nelle pagine ingiallite dal tempo sono descritti le speranze e i sogni di viaggi avventurosi. Rileggendolo, rivive i ricordi della giovinezza e viene attratto dalla leggenda di un veliero bianco e di un navigatore solitario che, insoddisfatto di una vita monotona e senza sbocchi, era partito alla ricerca della verità. Ascoltando il racconto dei vecchi del paese, viene a sapere della storia straordinaria di Adelmo di Santapietra, navigatore, artista e profeta. La narrazione ha inizio sulla riva del mare, affollata di gente in attesa del veliero bianco e del coraggioso Adelmo. Dal viaggio riporterà un grande tesoro che un vecchio misterioso gli ha affidato.
Comici e divertenti, dai toni leggeri e talvolta sboccacciati, i drammi satireschi venivano rappresentati nell'antica Grecia alla fine di ogni trilogia tragica, allo scopo di alleggerire i racconti spesso feroci e cupi delle tragedie. Protagonisti di queste storie avventurose, buffe parodie delle tragedie più famose, erano eroi e mostri mitologici. Polifemo, l'orribile orco omerico, nel Ciclope di Euripide diventa un elegante gentiluomo di campagna, mentre satiri e sileni sono i maldestri seduttori di Danae nei Pescatori, o i goffi atleti negli Spettatori. In questo volume sono raccolti e tradotti i più importanti frammenti dei drammi satireschi, corredati da un ampio apparato di note e da una dettagliata introduzione.
New York, Boston, Washington DC, Rochester, Evansville, Montreal... sono dodici le città che raccontano un nuovo inizio in America. È la storia di un'amicizia che attraversa territori immensi, dalla East alla West Coast. Una storia che parte da volti e ambienti diversissimi e riunisce in un disegno misterioso ma reale le vicende di persone comuni: un musicista, un soldato, un manager, due fratelli imprenditori, un sacerdote, una famiglia condotta al cristianesimo da una madre tenace, e altre ancora. L'esperienza del Mistero torna tra la folla per la scoperta "casuale" di un libro su uno scaffale o di un giornale nell'anticamera di un medico: dal nulla, eppure nasce qualcosa.
La storia avventurosa e tormentata dei partiti politici italiani, quali vennero costituendosi e organizzandosi dopo la caduta del fascismo, coincide con quella dell'evoluzione economica e democratica del nostro paese. Giorgio Galli analizza la specificità della storia partitica italiana nella sua evoluzione, e ci racconta come il sistema dei partiti si è via via mutato, prima in quella che venne definita partitocrazia, fatta di spartizioni e veti incrociati, per arrivare, dopo la burrasca di Tangentopoli, all'attuale declino, che vede la nascita del partito-azienda, l'ampliarsi dell'astensionismo, l'affermarsi della politica-spettacolo e la crescita del potere delle lobby. Edizione aggiornata ai risultati elettorali del 2004.
Questo libro è una lunga e appassionata lettera di Enzo Biagi a Lucia, una lettera d'amore a una ragazza di una volta e le parole rivolte alla compagna scomparsa si trasformano in una dolce e commossa rievocazione del tempo perduto, di anni lontani in cui il futuro brillava davanti a entrambi, in cui tutto appariva possibile. Il nascere dell'amore nell'Italia del secondo conflitto mondiale, le prime esperienze professionali, l'approdo a Milano, la chiamata alla RAI, il lavoro nei grandi giornali... E poi gli amici (uno per tutti: Federico Fellini), i genitori, Pianaccio - il paese natale quasi fuori dal tempo -, i viaggi, gli incontri, i potenti e la gente comune. Sessantadue anni di vita schiva, lontana per scelta di entrambi dai salotti alla moda.
Di autore ignoto, ma per molti secoli attribuita a Seneca, l'Octavia è una tragedia di ambientazione romana, l'unica praetexta che sia sopravvissuta integra di tutto il teatro latino. Mette in scena la fine del matrimonio tra Ottavia, figlia dell'imperatore Claudio, e Nerone, un matrimonio al limite dell'incesto e turbato dagli assassini che avevano determinato l'ascesa di Nerone sul trono imperiale. Ottavia, sorellastra e moglie di Nerone, condannata all'esilio, assiste impotente al precipitare degli eventi.
Da Bembo a Torquato Tasso, dalle poetesse alle varie forme di classicismo, dall'Accademia fiorentina al gruppo napoletano. E quindi, un ampio panorama delle aree linguistiche di diffusione europea del petrarchismo, che tocca Francia e Portogallo, Spagna e Inghilterra, per approdare alle esperienze neolatine fuori d'Italia. Questa raccolta, che riunisce sotto il segno del Petrarca esperienze italiane ed europee, documenta come il "Canzoniere" e i "Trionfi" abbiano avuto un ruolo determinante per la nascita e lo sviluppo della grande poesia alle soglie della modernità.
Il dialogo quotidiano con i lettori è stato uno dei momenti più importanti del lavoro di giornalista di Montanelli e la sua "stanza" era uno dei punti di forza del "Corriere della Sera". In queste pagine Montanelli esprime penetranti giudizi sulla politica, la cronaca, il costume dei nostri anni e rievoca gli incontri con i protagonisti del secolo scorso ed episodi della sua vita avventurosa, fornendo così al lettore, allineati in ordine sparso, i frammenti di quell'autobiografia che non ha mai scritto.
Che cos'è il genio? È un'idea che la cultura materialista del nostro tempo non ama, e che tenta di spiegare, riconducendone la portata, con l'analisi del contesto storico, sociale o culturale, o con il determinismo genetico. Ma per il critico americano Harold Bloom una definizione materialistica del genio è impossibile, dato che il genio è proprio l'aspirazione allo straordinario e al trascendentale che, magari inconsapevolmente, coltiviamo dentro di noi e che alcuni individui hanno saputo realizzare con le loro opere. In questo saggio l'autore limita la ricognizione al campo dei suoi studi, cioè ai geni che hanno scelto la parola come mezzo di espressione, in un racconto che spazia dalla Palestina del X secolo avanti Cristo alla fine del XX secolo.